30 novembre 2022 e VERDETTO






 Oggi, 30 novembre 2022 

la Corte Costituzionale si pronuncerà


Il compito dell’organo è infatti stabilire se una legge rispetta o meno la Costituzione italiana, oltre a dirimere i conflitti sui poteri di Stato e Regioni. La Consulta è formata da 15 giudici che restano in carica per 9 anni: 5 sono eletti dal Presidente della Repubblica, 5 dal Parlamento in seduta comune e altri 5 dalle supreme magistrature ordinarie e amministrative. I componenti della Corte Costituzionale eleggono un presidente che, dallo scorso 20 settembre, è Silvana Sciarra.


Ma come si è arrivati all’importante pronuncia della Corte su 12 questioni di legittimità in tema di obbligo vaccinale? Tutto è partito dalla Sicilia: il Consiglio di giustizia amministrativa della Regione chiese dei chiarimenti al Ministero della Salute sulla legittimità costituzionale della norma. In particolare, il caso vide protagonista uno studente al terzo anno di infermieristica dell’Università di Palermo che si era rifiutato di vaccinarsi ed era stato dunque sospeso.

Per i giudici siciliani la decisione sarebbe in contrasto con la Costituzione, perché “il numero di eventi avversi, l’inadeguatezza della farmacovigilanza passiva e attiva, il mancato coinvolgimento dei medici di famiglia nella fase pre-vaccinale e la mancanza nella fase di valutazione di approfonditi accertamenti e persino di test di positività/negatività al Covid” mettono potenzialmente a rischio la salute del vaccinato. Adesso la palla passa alla Corte Costituzionale.


Il mio personale pensiero è che dubito fortemente che la sentenza sarà a favore dei diritti umani civili e costituzionali,  troppi soldi in ballo. La Corte Costituzionale non vanifichera' il lavoro svolto dai criminali in questi anni, il loro scopo è il transumanesimo, non dimentichiamolo...


Programma

🔴 Alle 9.30 di oggi inizia l’udienza Pubblica in cui si discute su 14 questioni di legittimità costituzionale sull’obbligo "vaccinale". Pubblichiamo il PDF con il Ruolo delle Cause.

Alle 16 si deciderà in Camera di Consiglio.

Veglia notturna nelle città italiane per chiedere l’illegittimità costituzionale dell’obbligo "vaccinale" 👇

https://presskit.it/2022/11/29/veglia-notturna-nelle-citta-italiane-chiedere-lillegittimita-costituzionale-dellobbligo-vaccinale/



QUI le sentenze precedenti sull'illegittimita'

https://presskit.it/2022/09/16/lobbligo-vaccinale-incostituzionale-consiglio-giustizia-amministrativa-regione-sicilia/


https://presskit.it/2022/10/26/new-york-obbligo-vaccinale-incostituzionale-lo-deciso-la-suprema-corte/


https://presskit.it/2022/08/18/diffida-al-governo-ritiro-immediato-dei-vaccini-mrna-dal-commercio-testo-integrale-4-avvocati/


https://presskit.it/2022/07/25/tar-del-lazio-sanzioni-inopportune-ai-non-vaccinati-lassegno-alimentare-andava-corrisposto/


https://presskit.it/2022/05/11/dovuto-lassegno-alimentare-agli-operatori-sanitari-sospesi-tribunale-brescia/


https://presskit.it/2022/05/02/la-garanzia-la-persona-vaccinata-non-sia-infetta-pari-zero-tribunale-padova/



Le obiezioni avanzate in udienza davanti alla corte costituzionale sono state molte. Vediamo alcuni punti cardine assieme:

I dati raccolti da Aifa sono sottostimati sia per quanto concerne gli effetti collaterali, sia per quanto concerne i rischi cardiaci, lo si deduce da una relazione del dott. Alberto Donzelli intervistato da Il Giornale d’Italia Ne ha parlato l’avvocato Samanta Forasassi, che ha difeso un’ostetrica a cui è stato negato anche di partecipare ai congressi medici, alla ricerca. E’ per quanto concerne l’ordinanza del Tribunale di Brescia.

I sieri “non testati sulla trasmissibilità del virus“,

I morti causati dalla vaccinazione,

I l consenso informato richiesto ai cittadini che violerebbe l’articolo 21 e 32 della Costituzione, in quanto “non libero, ma imposto“.

E’ stato sollevato il profilo di illegittimità costituzionale per quanto concerne gli articoli 1, 2, 3, 7, 9, 21 e 32 della Costituzione.

“Ci chiediamo se la norma 172 che modifica l’originaria versione dell’obbligo vaccinale sia effettivamente ragionevole nei termini in cui raggiunge il fine che il legislatore si è prefigurato, che è quello di limitare la diffusione del contagio”, spiega l’avvocato Forassi. “l’inibizione di qualsivoglia attività sanitaria” che significa in concreto? Impedire ad un medico dissenziente di partecipare a consessi scientifici, di fare ricerca, di fare telemedicina, di partecipare a convegni anche a distanza in realtà, di fatto, impedisce un dibattito scientifico che, al di là del fatto che chi non si voglia vaccinare abbia fondamento scientifico, sono comunque parte di quella scienza e seppure sia una minoranza dovrebbero potersi confrontare”.

Mancata tutela delle minoranze. “Nel nostro Stato ancora ci dovrebbe essere la tutela delle minoranze che dovrebbero poter parlare”, continua l’avvocato Fracassi.

La norma a di esenzione totale dal lavoro è stata prorogata più volte. “In questo senso diventa incostituzionale l’obbligo e in un certo senso diventa coercitivo. La coercizione non è possibile nel nostro paese fortunatamente ma non c’è nessuna differenza tra una coercizione fisica e una di fatto, sostanziale, perché lascio qualcuno senza stipendio e senza nessun’altro tipo di sostegno per quasi due anni”, spiega l’avvocato Fracassi.

I dati sono su cui sono stati decisi gli obblighi sono falsati, la denuncia è arrivata dall’avvocato Mauro Sandri a partire dal problema dei tamponi usati a scopo diagnostico: “Siamo l’unico Paese al mondo che ha 23 milioni di asseriti malati di Covid che tali non sono“, ha spiegato davanti alla Corte Costituzionale l’avvocato, che ha insistito sul fatto che sia stata indentificata la malattia Covid con il virus Sars Cov2: in questo modo è stata sovrapposta “la causa con l’effetto“, “due concetti scientifici totalmente diversi“, in base a questo, “ogni soggetto rilevato positivo ad uno strumento in vitro” è diventato “automaticamente un malato di Covid”. Sandri ha toccato il problema dei cicli di amplificazione dei test PCR, usati impropriamente a scopo diagnostico, e ha ribadito l’evidenza sull’inutilità dei vaccini Covid nell’impedire il contagio, questione peraltro confermata al Parlamento europeo dalla stessa Pfizer durante l’audizione della dirigente della casa farmaceutica Janine Small.”

L’avvocato Augusto Sinagra denuncia: “Mi è stato precluso di depositare un’istanza scritta di rinvio per potere avere conoscenza di quanto le altre parti presenti nell’interesse di altri intervenienti avessero dedotto sul punto. Mi è stato precluso di spiegare le ragioni di un rinvio in attesa della decisione della Corte di giustizia dell’Unione europea a titolo di interpretazione pregiudiziale della efficacia perdurante o meno del Regolamento n. 507/2006/CE. Così pure mi è stato precluso di spiegare le ragioni di opportunità di un rinvio che avesse consentito anche di valutare la seconda Ordinanza n. 118 del 7/12 settembre 2022 del Consiglio di Giustizia Amministrativa per la Regione Sicilia. Il peggio è successo quando ho dato notizia (suppongo già ben conosciuta da parte della Presidente e degli altri giudici) dell’articolo apparso il 28 novembre scorso su “La Stampa” di Torino, secondo cui “l’obbligo vaccinale tutela i diritti costituzionali”, firmato da tale Donatella Stasio che è (o fino al mese scorso è stata) responsabile per le Comunicazioni della Corte costituzionale!
C’è stato dell’altro, ma quello che rileva è che ho registrato la violazione dell’art. 117 e 111 della Costituzione, oltre che dell’art. 24 che garantisce i diritti e le prerogative della difesa”.


Il 1 dicembre arriva il verdetto ( nessuna sorpresa)

La Corte ha ritenuto inammissibile, per ragioni processuali, la questione relativa alla impossibilità, per gli esercenti le professioni sanitarie che non abbiano adempiuto all’obbligo vaccinale, di svolgere l’attività lavorativa, quando non implichi contatti interpersonali.

Sono state ritenute invece non irragionevoli, né sproporzionate, le scelte del legislatore adottate in periodo pandemico sull’obbligo vaccinale del personale sanitario.

Ugualmente non fondate, infine, sono state ritenute le questioni proposte con riferimento alla previsione che esclude, in caso di inadempimento dell’obbligo vaccinale e per il tempo della sospensione, la corresponsione di un assegno a carico del datore di lavoro per chi sia stato sospeso; e ciò, sia per il personale sanitario, sia per il personale scolastico.

È quanto rende noto l’Ufficio comunicazione e stampa della Corte Costituzionale, in attesa del deposito delle sentenze.

Qui il comunicato ufficiale: https://www.cortecostituzionale.it/documenti/comunicatistampa/CC_CS_20221201194237.pdf


Precisazione importante 


- La costituzionalità della norma non comporta il ripristino dell’obbligo per i lavoratori o over 50. L’obbligo è decaduto per effetto del decreto legge da poco emanato.

- L’obbligo vaccinale rimane una scelta politica del legislatore, il che ci conferma che è necessario, per tutti coloro che difendono la libertà di scelta, NON ABBASSARE MAI LA GUARDIA

- La gestione fallimentare della pandemia dei governi Conte e Draghi rimangono un dato di fatto dimostrato ampiamente dai numeri e dalle conseguenze che tutti noi stiamo ancora pagando

- Ignorate i titoli trionfanti dei soliti giornali (legati a una certa parte politica che tutti noi sappiamo bene quanto sia affezionata a provvedimenti ingiusti come questo). La resistenza che tutti noi abbiamo fatto in questi anni è stata faticosa ma necessaria. Nessuno potrà sminuirla o cancellarla.

- Nessuna sentenza o titolo di giornale potrà cancellare le persone danneggiate o decedute a causa del vaccino COVID-19. Per loro e per i loro familiari è necessario non dimenticare mai e continuare a fare INFORMAZIONE e sconfessare le fake news del main stream

Non cambia niente con questa sentenza, il nostro corpo rimane inviolabile e il fatto che la notizia occupi le prime pagine dei giornali conferma solo che siamo tanti e che le informazioni sulla non sicurezza e inefficacia del vaccino hanno ormai raggiunto molte persone. Purtroppo per loro spesso proprio coloro che si sono vaccinati anche con l’inganno degli organi di (dis)informazione.

Staff C.Li.Va. Toscana
T.me/clivatoscana








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