No al silenzio 21 #liberopensiero2019

Sistema Bibbiano o sistema italiano?






Chi era il garante per l’infanzia mentre a Bibbiano, e anche in altre parti d’Italia, si ‘rubavano’ i bambini sotto la supervisione di sindaci PD?
La figura è stata istituita nel novembre del 2011, e fino ad aprile 2016 la carica era ricoperta dall’attuale sottosegretario grillino Vincenzo Spadafora, noto frequentatore di gay pride e difensore dei “diritti” Lgbt, stretto collaboratore di Luigi Di Maio e già consulente di Mastella in Regione Campania, di Pecoraro Scanio e di Rutelli.
Nonché critico contro Salvini per gli attacchi ‘sessisti’ contro Carola Rackete. Favorevole alle adozioni gay, che sono un’evoluzione degli affidi di Bibbiano.

102 bambini spariti e tolti dalle famiglie, sui quali il governatore del Veneto Luca Zaia ha annunciato un’indagine.
Il caso Bibbiano fa scuola e l’inchiesta giudiziaria, sebbene ancora in fase preliminare, ha impressionato non solo l’opinione pubblica, ma anche gli amministratori, che ne hanno preso spunto per capire come stanno le cose ‘in casa loro.
L’indagine del governatore del Veneto Luca Zaia prende il via dall’ospedale di Padova. Si è scoperto che a una giovane coppia veneziana per 9 mesi è stata tolta la potestà genitoriale. E’ accaduto nel 2016, quando la mamma, chiudendo il portone di casa, ha fatto cadere dall’ovetto la figlia di 40 giorni. In seguito alla caduta, la bimba ha riportato un taglio alla lingua ed è stata operata in pediatria all’ospedale di Padova. L’intervento è andato bene ma, come ha denunciato l’avvocato difensore della famiglia Matteo Mion, la mamma a sua insaputa e senza il proprio consenso, è stata trasferita per 45 giorni con la bimba alla Casa del Bambino Maltrattato. 2 settimane dopo sui capelli della bambina sono state trovate tracce di cocaina, il padre è risultato negativo, per la madre è emersa una positività ma semplicemente al principio attivo di un antidolorifico che le era stato somministrato in ospedale dopo il parto cesareo. Nonostante ciò – la storia viene ripercorsa nei dettagli dal quotidiano Libero – il Tribunale dei Minori, il 9 aprile, ha trasferito la bimba in una struttura protetta insieme alla mamma. L’avvocato Mion ottiene una consulenza tecnica per accertare se la piccola fosse stata maltrattata o meno, l’esito ha chiarito che si era trattato di un incidente, è stata confermata la questione della cocaina e il 21 novembre è stato annullato l’affidamento ai servizi sociali”.
Nel frattempo l’avvocato ha chiesto all’ospedale di Padova 100mila euro di risarcimento, dimostrando le schiaccianti ragioni dei genitori, ma la struttura non vuole risarcire i danni biologici, morali, esistenziali e patrimoniali. Zaia ha fatto aprire un’inchiesta interna all’ospedale, ma c’è anche una denuncia alla procura della Repubblica per fare chiarezza su quanto accaduto alla coppia veneziana.

Commenti

I più letti della settimana

Forum speciale di JEADV COVID-19

Deagel... E i conti tornano... La stima della popolazione mondiale nel 2025 è agghiacciante

Luciferasi

DOCUMENTI : IL GOVERNO È AL CORRENTE DELLE MIGLIAIA DI MORTI DA VACCINO E DEI SUOI EFFETTI COLLATERALI

Vaccini anti-covid: la Romania apre inchiesta contro Ursula van der Leyen

Protocollo di disintossicazione contro l'ossido di grafene e il magnetismo del corpo

La parola del Colonnello Salvino Paternò #liberopensiero2019

INVISIBILI

Conclusione... Ve lo avevamo detto...