R2020 :INIEZIONI CONTRO COVID – UNA FINESTRA SUL MONDO

 

INIEZIONI CONTRO COVID – UNA FINESTRA SUL MONDO


Raccolta senza filtri di notizie che ci raccontano problematiche, reazioni avverse e controversie mediche legate alla iniezione contro Covid.




LOTTI CONTAMINATI

I lotti delle iniezioni anti-covid differiscono nella tossicità Il ricercatore Craig Paardekooper, della Kingston University di Londra, ha scoperto che i lotti registrati nel VAERS (il database sugli effetti avversi degli Stati Uniti) differiscono sistematicamente nella tossicità: lo 0,5% è “altamente tossico”, il 70% ha causato solo un evento avverso a breve termine. Ad ogni distribuzione di un lotto altamente tossico segue un intervallo in cui non succede nulla.  

https://howbad.info/ Codici dei lotti e morti, disabilità e malattie associate

EFFETTI AVVERSI: NUMERI COMPLESSIVI E CASI SINGOLI

UE / USA / GB– 61,604 morti correlate all’iniezione anti-covid-19, più oltre 9.7 milioni di lesioni e danni ora riferiti da oltre 2.8 milioni di persone –gennaio 2022.

Link ai dati del VAERS:

https://www.openvaers.com/covid-data

EUdraVigilance copre i paesi UE e anche alcuni al di fuori dell’area UE. Link al database:

http://www.adrreports.eu/en/search_subst.html#/

Link ai dati dell’ MHRA del Regno Unito:

https://www.gov.uk/government/publications/coronavirus-covid-19-vaccine-adverse-reactions

Dati UE aggiornati al 15 gennaio 2022 – 37,927 morti e oltre 3.3 milioni di danneggiati, riferiti da oltre 1.3 milioni di persone al database di EudraVigilance.

Ulteriori dati sui danneggiati e I morti nella UE si trovano in Vigibase, un sito sulle reazioni avverse sponsorizzato dall’OMS, ma a cui possono accedere solo i professionisti della salute e a pagamento.

Link: https://www.who-umc.org/vigibase/vigibase/know-more-about-vigibase/

I numeri della UE e altri si possono consultare anche qui: https://healthimpactnews.com/

Tenere presente che: si stanno trovando prove di casi cancellati per varie ragioni; sembra che molte reazioni avverse siano comunicate direttamente alle case farmaceutiche, dato che le iniezioni sono ancora in fase sperimentale; nei database non è stato pubblicato nulla sui vaccini Sputnik V e Beijing CNBG, che pure sono stati somministrati all’interno della UE, e il database è strutturato in un modo per cui le morti possono essere registrate più di una volta. Le richieste di chiarezza all’EMA su questo punto finora non sono state soddisfatte.

Dati del Regno Unito al 5 gennaio 2022 -1,932 morti correlate all’iniezione e oltre 1.4 milioni di danni riferiti da oltre 431,000 persone – Schema della Carta Gialla dell’ MHRA. Tenere presente che: l’iniezione Janssen viene distribuita in cliniche private e nessun evento avverso è riferito dall’ MHRA; il Regno Unito riferisce che non aggiorna i dati ogni settimana;  l’MHRA ha detto di avere una considerevole mole di dati ancora da inserire, e che tutto il personale sta lavorando da casa, per cui non ritira la posta e non sta distribuendo le brutte copie della Carta Gialla agli ospedali che non hanno inviato i rapporti online. In aggiunta, poiché queste iniezioni sono ancora in fase sperimentale, sembra che molte reazioni avverse siano riferite direttamente alle ditte farmaceutiche. Link alla presentazione di Tess Lawrie all’inizio di giugno, incentrata sulle reazioni avverse nel Regno Unito:

https://ebmcsquared.s3.eu-west-2.amazonaws.com/Yellow+Card+Report_June+21.mp4

Link alle reazioni avverse dell’ MHRA:

https://www.gov.uk/government/publications/coronavirus-covid-19-vaccine-adverse-reactions

UK Column ha pubblicato i dati dell’MHRA in una forma accessibile per gli utenti. Qui il link: https://yellowcard.ukcolumn.org/yellow-card-reports

Altre informazioni qui: https://ukfreedomproject.org/covid-19-vaccines-yellow-card-analysis/

E qui: https://dailysceptic.org/2021/11/08/vaccine-safety-update-17/

https://yellowcard.ukcolumn.org/yellow-card-reports

Rassegna analitica delle iniezioni covid-19

Data di elaborazione del rapporto: 22/10/2021

Data di fine raccolta dei dati: 20/10/2021

Ditta produttrice | Rapporti totali |Reazioni totali |Morti totali

AstraZeneca        235,341 |835,086 |1,107

Moderna             17,039   | 54,555 |20

Pfizer                   124,530 | 350,870 |576

Non specificato 1,164 | 3,483| 31

Dati negli USA al 7 gennaio 2022 – 21,745 morti e quasi 5 milioni di danni riferiti da oltre 1 milione di persone – database VAERS.

Un informatore ha dichiarato che migliaia di morti negli USA sono state nascoste e che i numeri riferiti sono sottostimati di un fattore di 5. Ecco un link ai documenti del tribunale appena raccolti: v. la pagina 41 per la dichiarazione dell’informatore: https://fossaorg.files.wordpress.com/2021/07/m-for-pi-file-stamped.pdf

Ulteriori dati sui danni e le morti nelle Americhe si possono trovare in Vigibase. Link:

https://www.who-umc.org/vigibase/vigibase/know-more-about-vigibase/

Tenere presente che: si stanno scoprendo prove di casi che sono stati cancellati; il VAERS ha detto di avere una considerevole mole di dati ancora da inserire. Questa può essere la ragione per cui abbiamo visto un grande aumento delle morti in periodi di solo uno o due giorni.

La tabella sotto mostra una sintesi dei danni e delle morti nel database delle reazioni avverse della UE al 15 gennaio 2022 divisi per impresa produttrice, età e sesso.

Regno Unito: i dati governativi provano che le iniezioni anti-covid RADDOPPIANO la possibilità di contrarre il virus La tabella parla chiaro: a partire dai 18 anni i malati di covid “vaccinati” sono in media il doppio di quelli che non lo sono. Le differenze più marcate si riscontrano tra i 18 e i 59 anni, per poi ridursi, ma sempre a svantaggio dei “vaccinati”. Anche il loro sistema immunitario sta andando incontro a un declino significativo. 

Australia: 4 morti di covid su 5 sono “vaccinati” In Australia le morti per covid sono a livelli da record e i dati ufficiali mostrano che le persone completamente “vaccinate” sono 4 su 5 delle vittime da novembre. In Australia, l’iniezione è stata pubblicizzata come la soluzione ad una “pandemia come non se n’erano mai viste”. Ma ora sembra che quella pandemia sia solo all’inizio, ed è in gran parte una pandemia dei “vaccinati” con ciclo completo…

ESCLUSIVO – Le morti per attacco cardiaco tra i calciatori professionisti sono aumentate del 300% nel 2021 L’aumento del 300% è stato calcolato rispetto alla media degli ultimi 12 anni. Lo studio è limitato ai giocatori maschi di più di 16 anni membri di un club nei paesi aderenti alla FIFA, ma anche con questa limitazione il risultato è sconvolgente.

Malattia rara della colonna vertebrale segnalata come potenziale effetto avverso nella UE L’agenzia regolatoria dei farmaci della UE include la mielite trasversa come effetto avverso “molto raro” delle iniezioni Astra Zeneca e Johnson & Johnson. La mielite trasversa è un’infiammazione della colonna vertebrale che dà come sintomi debolezza degli arti, perdita di sensibilità, formicolio, dolore o problemi alla vescica e all’intestino. 

I dati ufficiali del governo tedesco suggeriscono che i “vaccinati” svilupperanno l’AIDS entro la fine di gennaio 2022 La situazione in Germania è più o meno la stessa che in Inghilterra: i “vaccinati” positivi alla variante Omicron sono molto più numerosi dei non “vaccinati” (4020 contro 186; l’incidenza, quindi, è del 57% nei “vaccinati” contro il 7% in chi non lo è). Quindi, la risposta immunitaria dei “vaccinati” all’infezione è dell’87,7% più bassa rispetto ai non “vaccinati”, il che vuol dire che i “vaccinati” hanno solo il 12% di difese immunitarie e sono esposti a qualsiasi malattia.   

Studio: le iniezioni a mRNA aumentano drammaticamente i marcatori di infiammazione endoteliale e il rischio di sindrome acuta coronarica, secondo il test PULS Sono stati misurati con questo test i valori dei biomarcatori proteici in 566 pazienti dai 28 ai 97 anni, di entrambi i sessi, che avevano ricevuto l’iniezione a mRNA, senza un gruppo di controllo. Si è osservato un aumento dei marcatori che denotano infiammazione dell’endotelio e infiltrazione delle cellule T nel muscolo cardiaco.

Aumento di 60 volte dei casi di infezioni intracraniche da quando sono cominciate le iniezioni anti-covid Le cause sono da rintracciare non solo nelle iniezioni, ma nelle mascherine e nei tamponi: le mascherine causano una proliferazione di batteri, le iniezioni indeboliscono il sistema immunitario, e il trauma alla mucosa nasale causato dai tamponi permette ai batteri di spostarsi nello spazio intracranico, causando le infezioni. 

Relazione di un caso: dopo l’iniezione anti-covid si può verificare una vascolite citoplasmica associata agli anticorpi antineutrofili con insufficienza renale acuta ed emorragia polmonare Si tratta di una donna di 70 anni, senza patologie pregresse, che aveva ricevuto la prima dose dell’iniezione Moderna e aveva cominciato ad avere sintomi una settimana dopo. I sintomi si sono progressivamente aggravati, finché non ha avuto bisogno del ricovero. E’ guarita.

Rapporto dell’FDA trova la mortalità per tutte le cause più alta tra i “vaccinati” Nel rapporto si riferisce che le sperimentazioni cliniche della Pfizer hanno trovato un tasso di mortalità superiore del 24% tra chi aveva ricevuto l’iniezione rispetto al gruppo placebo. Tuttavia, nessuna di queste morti è stata ritenuta in rapporto con l’iniezione.  

Olanda: aumento della mortalità di oltre il 20% La mortalità è aumentata in tutte le fasce di età dall’inizio dell’ agosto 2021. Anche il numero dei casi di covid è più alto che mai. L’85% della popolazione dai 18 anni in su ha ricevuto l’iniezione.

Gli eventi avversi nelle sperimentazioni dell’iniezione anti-covid sono stati sottostimati? Nella sperimentazione di fase 3 si sono usati dei metodi che hanno portato a sottostimare gli eventi avversi, anche fatali, avvenuti durante la sperimentazione: il monitoraggio tramite un’app, che permetteva di registrare solo alcuni effetti, l’attribuzione degli effetti a malattie e problemi pregressi, l’aver ignorato le morti che avvenivano entro cinque settimane dalla somministrazione della prima dose.

13 bambini nati morti in 24 ore E’ successo in Canada. Due medici, Mel Bruchet e Daniel Nagase, hanno organizzato una manifestazione per informare sui pericoli dell’iniezione anti-covid. Normalmente c’è in media un bambino nato morto al mese. I media non parlano di questo.

Più di 10,000 australiani reclamano un indennizzo per i danni da iniezione Il governo federale sta preparando un portale che sarà inaugurato il mese prossimo per permettere alle persone danneggiate di richiedere indennizzi. Più di 10,000 persone hanno in programma di farlo. Tuttavia, il governo non ha rivelato quale standard sarà stabilito per provare il rapporto tra l’iniezione e il danno.

Lista di persone che hanno subìto l’ amputazione di una gamba poco dopo aver ricevuto l’iniezione anti-covid Sono persone molto diverse tra loro per età, nazionalità e professione. Alcune non hanno perso la fiducia nell’iniezione e incoraggiano gli altri a farla. Una ragazza di vent’anni è morta per ulteriori complicazioni. 

2,433 morti fetali registrate nel VAERS quando un altro studio mostra che le iniezioni a mRNA non sono sicure per le donne incinte  La maggior parte delle madri aveva ricevuto l’iniezione Pfizer (1862) e Moderna (656). Nell’ottobre del 2021 il New England Journal of Medicine ha riconosciuto che lo studio usato per giustificare la raccomandazione dell’iniezione per le donne incinte da parte del CDC e dell’FDA era viziato. In seguito, ricercatori neozelandesi hanno condotto un nuovo studio, che ha concluso che l’incidenza degli aborti spontanei era 7-8 volte superiore a quella rilevata nello studio originale.

Perché nascondere quel che succede nelle prime due settimane dopo l’ iniezione? Gli studi sull’efficacia delle iniezioni anti-covid non includono questo periodo, con il pretesto che ci vuole un certo tempo per indurre anticorpi, ma questo è un errore. Il fatto che in questo lasso di tempo si manifestino spesso casi di herpes indica che si verifica una riattivazione virale. Trascurare questo periodo significa che, se l’iniezione causa un picco di infezioni proprio allora, si sta favorendo la diffusione del virus.

Fenomeni autoimmuni post-iniezione anti-covid La maggioranza delle iniezioni è stata approvata senza studi estensivi sugli effetti collaterali e l’ efficacia. Recentemente c’è stato un aumento nei fenomeni autoimmuni successivi all’iniezione che vengono riferiti. Sembra che a contribuire a queste patologie siano il mimetismo molecolare, la produzione di particolari autoanticorpi e il ruolo di certi coadiuvanti.

Sindrome simil-Harada dopo l’iniezione Covishield: un effetto avverso raro Una donna di 30 anni ha avuto un improvviso abbassamento della vista a entrambi gli occhi sette giorni dopo l’iniezione. Non aveva nessuna storia clinica di problemi alla vista. Lo studio ha riconosciuto la correlazione tra l’iniezione e la malattia.

Anticorpi antifosfolipidici e rischio di trombofilia post-iniezione anti-covid: il filo di paglia che spezza il dorso del cammello? Gli anticorpi antifosfolipidici sono presenti in una percentuale di individui sani che va dall’1% al 5%, e sono associati al rischio della sindrome antifosfolipidica, la forma più comune di trombofilia acquisita. Questa sindrome può apparire dopo il covid, ma anche dopo l’iniezione anti-covid, anche se la correlazione in questo caso non è chiara, secondo lo studio.

Malattie immunomediate improvvise in 27 soggetti in seguito all’iniezione a mRNA/DNA contro il SARS-CoV-2 Il potere adiuvante delle iniezioni si basa sull’agonismo o del TLR-7/8 o del TLR-9, che non si usa nei vaccini comuni ed è un meccanismo patogeno comune nelle malattie immunomediate. Secondo gli autori dello studio, comunque, l’insorgenza di queste malattie dopo l’iniezione appare essere rara e, nella maggior parte dei casi, non grave e curabile.     

Le morti per covid delle persone completamente “vaccinate” raggiungono una percentuale STUPEFACENTE in Svezia e Regno Unito per settembre Secondo i rapporti, stanno arrivando dati allarmanti sulle morti per covid tra le persone completamente  “vaccinate” sia dal Regno Unito che dalla Svezia –  con le morti registrate in settembre che rivelano come il 70% abbia riguardato proprio queste persone.

L’EMA: richiami frequenti rischiano di sovraccaricare il sistema immunitario L’EMA ha sollevato questo problema e ha detto che bisogna prepararsi a passare da un contesto pandemico a uno endemico, prendendo quindi in considerazione di “vaccinare” contro il covid una volta all’anno, prima della stagione fredda, come si fa per l’influenza.

Le nanoparticelle lipidiche hanno ucciso l’ 80% dei topi: studio di PubMed In 1989, il dottor Robert Malone ha inventato la tecnologia che permetteva all’ mRNA di trasferirsi nelle cellule dei mammiferi. Le nanoparticelle usate in questa tecnologia sono molto utili, ma anche tossiche, com’è riconosciuto fin dal 2010. Un esperimento condotto sui topi ha avuto un risultato sconvolgente: l’80% sono morti.

Belgio: l’iniezione Moderna non sarà più usata per chi ha meno di trent’anni Il Belgio si unisce così ai paesi scandinavi, dichiarando che si tratta di una precauzione per evitare l’insorgenza di malattie cardiache, anche se, secondo le fonti governative, si tratterebbe di un effetto molto raro. Il governo rassicura le persone di più di trent’anni e anche i giovani che hanno già ricevuto l’iniezione, sostenendo che la malattia si manifesta entro due mesi.

Cambiano le scritte sui pacchetti di sigarette per includere gli effetti dell’iniezione anti-covid Ora le scritte sui pacchetti di sigarette avvertono che “piccole quantità” di fumo scatenano “coaguli di sangue improvvisi, attacchi di cuore e ictus”. Un modo per attribuire al fumo le morti da iniezione anti-covid, dato che i coaguli di sangue improvvisi non rientrano tra gli effetti negativi del fumo.

INEFFICACIA DELLE INIEZIONI

L’OMS dice che le persone completamente “vaccinate” dovrebbero portare la mascherina e mantenere le distanze quando le infezioni da covid aumentano L’OMS mette in guardia dal “falso senso di sicurezza” che le iniezioni potrebbero dare. Dice che la maggioranza dei casi di covid riferiti è in Europa, ma… Ricordate che ci avevano detto che queste iniezioni sono completamente sicure ed efficaci?

Studio svedese trova che l’iniezione non dà nessuna protezione duratura, l’ immunità crolla a ZERO in mesi Secondo lo studio, l’immunità scompare dopo sette mesi. Secondo un altro studio, inglese, non dura più di sei settimane. La scomparsa dell’immunità, inoltre, indica che il sistema immunitario della persona “vaccinata” è stato compromesso.  

Il CEO della Pfizer nega l’efficacia delle iniezioni In un’intervista Albert Bourla, CEO della Pfizer, ha detto che due dosi dell’iniezione offrono una protezione molto limitata o nessuna, e tre una protezione “ragionevole” dal ricovero e dalla morte. Nel frattempo la Pfizer sta cercando aziende partner per sviluppare terapie di modifica del DNA.

Analisi dell’impatto dell’iniezione sulle morti e sui casi associati al covid a livello mondiale: un esame dei dati di 145 paesi Lo studio ha trovato che le iniezioni causano più casi di covid per milione (+38% in USA) e più morti per milione associati al covid (+31% in USA). Questo dovrebbe essere altamente preoccupante per i politici, dato che indica un marcato aumento dei casi e delle morti dovuto ad un’iniezione che inizialmente è stata spacciata come “la chiave per riavere le nostre libertà.” L’effetto delle iniezioni sui casi totali  per milione e la sua bassa associazione positiva con le iniezioni totali per centinaio significa che c’è stato un impatto limitato delle iniezioni sull’abbassamento dei casi associati al covid-19. 

40 studi che sollevano seri dubbi sugli obblighi all’iniezione anti-covid Questi studi sollevano dubbi sul fatto che l’obbligo sia sostenuto dalla scienza e dalla buona pratica nella salute pubblica. Chiunque voglia sfidare quest’obbligo dovrebbe consultarli con cura, perché dimostrano che l’obbligo non dà nessun beneficio sanitario alla comunità e può essere perfino dannoso. La decisione di sottoporsi all’iniezione dovrebbe essere presa dai singoli in base alla loro valutazione dei rischi e consultandosi con professionisti della salute informati. 

BAMBINI

USA: la pediatra Michelle Perro avverte i genitori dei rischi dell’iniezione anti-covid ai bambini La dottoressa sta assistendo a numerosi casi di bambini che hanno subìto danni, soprattutto cardiaci e neurologici, e avverte sugli effetti a lungo termine della proteina spike, che sono ancora sconosciuti. Si appella ai suoi colleghi, ricordando il giuramento che hanno prestato, perché abbiano anche loro il coraggio di parlare.

Portogallo: un bambino di sei anni che aveva ricevuto l’iniezione muore di un attacco cardiaco Il bambino è morto il 16 gennaio e aveva ricevuto la prima dose la settimana precedente. Infarmed (l’agenzia nazionale del farmaco) ha confermato di aver ricevuto la segnalazione di sospetta reazione avversa il 17.

L’OMS dichiara che non ci sono evidenze sull’utilità dei richiami per bambini e ragazzi sani La dirigente Sounya Swaminathan ha detto che sono necessari ulteriori studi, ma che al momento non c’è nessuna evidenza, e che l’obiettivo è la protezione di chi è ad alto rischio di malattia grave e morte, quindi gli anziani, gli immunodepressi e il personale sanitario.

Scienziata del MIT avverte: le iniezioni anti-covid possono causare malattie neurologiche invalidanti nei giovani Stephanie Seneff, ricercatrice senior al Laboratorio di Scienza dei Computer e Intelligenza Artificiale, ha detto che la proteina spike causerà la malattia da prioni, che porterà ad un aumento di malattie come il Parkinson e l’Alzheimer in persone sempre più giovani. Tuttavia, il lungo intervallo di tempo trascorso tra l’iniezione e le malattie renderà impossibile stabilire una relazione di causalità tra le due cose.

TERAPIE ANTI-COVID, IMMUNITA’ NATURALE E REINFEZIONE

Identificare i composti più potenti contro la proteasi 3CL e l’esonucleasi NSP15 del SARS-CoV-2 dalla Nigella sativa: screening virtuale attraverso le proprietà fisico-chimiche, il docking e l’analisi di simulazione dinamica La Nigella sativa è un’erba con un’attività antivirale riconosciuta e diverse proprietà medicinali. E’ stata simulata un’analisi della sua efficacia contro due enzimi del Sars-CoV-2, con buoni risultati. In particolare, si è rivelata efficace, e senza effetti tossici, la componente del ditimochinone (DTQ). 

Spray nasale alla carragenina per la prevenzione del Covid-19 L’università di Swansea, in Gran Bretagna, ha avviato uno studio per verificare l’efficacia di uno spray nasale alla carragenina, che ha un’attività antivirale riconosciuta, nella prevenzione del covid-19, bloccando il virus come la superficie cellulare HS.

Uno studio in Qatar scopre che la reinfezione da covid è rara e la malattia grave lo è ancora di più Il Qatar ha avuto due ondate di covid, la prima da marzo a giugno del 2020, che ha lasciato il 40% della popolazione con anticorpi, e altre due tra gennaio e maggio del 2021. Lo studio ha coinvolto 353, 326 persone. A reinfettarsi sono state 1304, con una probabilità più bassa del 90% di contrarre la malattia grave. Solo quattro persone hanno avuto bisogno di essere curate intensamente in ospedale, ma nessuna è stata ricoverata in terapia intensiva o è morta.

146 studi affermano la potenza dell’immunità naturale contro il covid Per quanto fino ad ora sia stata sottovalutata, l’immunità naturale è molto più forte e duratura di quella che si acquisisce dopo l’iniezione anti-covid, e questi studi, documentati e corredati di link, lo provano. Quest’elenco di studi sull’argomento è il più aggiornato e completo al momento. 

SCIENZIATI CONTRO

Il maggior immunologo israeliano schiaffeggia le politiche anti-covid del ministero della salute Il Professor Ehud Qimron, direttore del dipartimento di microbiologia e immunologia dell’università di Tel Aviv, in una lettera aperta al ministero della salute israeliano, critica il suo atteggiamento intollerante e antiscientifico, che ha rifiutato di riconoscere, tra l’altro, che un virus respiratorio non può essere sconfitto e che si manifesta in ondate che scompaiono da sole. 

Migliaia di medici e scienziati raggiungono il consenso sull’iniezione ai bambini e l’immunità naturale Oltre 15,000 medici e scienziati, dopo 20 mesi di ricerca esaustiva, milioni di pazienti curati, centinaia di sperimentazioni cliniche effettuate e dati scientifici condivisi in tutto il mondo, hanno concluso che  i bambini sani  e i guariti dal covid  dovrebbero essere esclusi dalle iniezioni obbligatorie e dalle restrizioni sociali. Hanno anche raccomandato azioni legislative e amministrative per prevenire l’interruzione delle cure mediche o l’esposizione di bambini sani o dei guariti dal covid a rischi ulteriori. Recentemente hanno pubblicato la Rome Covid Declaration, per allertare i cittadini sulle conseguenze mortali dell’ interruzione delle terapie salvavita e della soppressione del dibattito scientifico aperto.

VIDEO

https://gab.com/Robert55/posts/107637758365683725 A Melbourne sono cominciate questa settimana le iniezioni ai bambini dai 5 agli 11 anni. Ne sono morti tre in un giorno.    

https://rumble.com/vqx3kb-the-pfizer-inoculations-do-more-harm-than-good.html Le iniezioni Pfizer fanno più male che bene. Lo stesso rapporto semestrale della Pfizer mostra che ci sono più malati e morti nel gruppo di chi ha ricevuto l’iniezione che nel gruppo placebo. A questo si aggiungono una sperimentazione mal progettata, dati mancanti, studi sottofinanziati, vigilanza passiva e altro.

https://covidcalltohumanity.org/2021/08/04/dr-robert-malone-covid-vaccines-are-causing-the-virus-to-become-more-infectious/  Il dottor Malone spiega che i “vaccinati” possono essere soggetti al fenomeno ADE e che, sei mesi dopo aver ricevuto l’iniezione, la protezione svanisce e i “vaccinati” possono diventare più contagiosi di chi non lo è, perché le varianti resistenti alle iniezioni colpiranno proprio loro.

https://www.bitchute.com/video/Hg1icQucDGc5/ Israele è vicino ad ammettere il fallimento della campagna “vaccinale”

https://odysee.com/@Corona-Investigative-Committee:5/Mike-Session-86-en:0  Il dottor Mike Yeadon spiega perché alcune persone sono colpite da reazioni avverse e altre no.

https://www.redvoicemedia.com/2021/11/dr-peter-mccullough-booster-shot-so-much-worse-than-first-2-doses-video/ Il dottor Peter McCullough spiega che i richiami hanno un effetto molto peggiore delle prime due dosi con l’esempio di una coppia che ha incontrato in aereo. Il marito aveva fatto da poco la terza dose e stava molto male: febbre, dolori, ronzio incessante nelle orecchie e malessere intenso.

ALTRO

Rivelazioni di malagestione in una ditta che collaborava con la Pfizer nella sperimentazione dell’iniezione anti-covid sollevano dubbi sull’ integrità dei dati e la supervisione In una mail del 25 settembre all’ FDA, una dipendente della ditta Ventavia ha scritto che erano stati reclutati più di 1000 partecipanti in tre località. La sperimentazione ne aveva arruolati in tutto circa 44 000. La dipendente ha segnalato, tra l’altro: partecipanti non monitorati da personale clinico dopo l’iniezione, mancanza di assistenza nel tempo a quelli che avevano avuto reazioni avverse, deviazioni dal protocollo non riferite, fiale non conservate alla temperatura giusta, campioni di laboratorio con etichette sbagliate, e mobbing del personale che riferiva questi problemi.

Regno Unito: cresce la richiesta di abbandonare le iniezioni obbligatorie mentre 80,000 lavoratori della sanità rischiano il licenziamento Secondo la normativa attuale, tutto il personale sanitario deve aver ricevuto due dosi entro il 1 aprile, ma 80,000 (il 6%) non ne hanno ricevuta neanche una. Sia ordini professionali, come l’Ordine delle Infermiere e l’Ordine delle Ostetriche, che i parlamentari conservatori stanno mettendo sotto pressione il governo perché abbandoni l’obbligo.

Regno Unito: documento filtrato dal Dipartimento della Salute avverte che l’obbligo dell’iniezione non può sopravvivere a un’indagine giudiziaria  La causa è nel crollo dell’efficacia delle iniezioni, sia in generale che contro la nuova variante, che inoltre è molto meno pericolosa. Questo rende molto probabile la vittoria in giudizio del personale sanitario (l’unica categoria soggetta all’obbligo in Gran Bretagna) che volesse impugnare la legge.

Le email del CDC: la nostra definizione di “vaccino” è problematica La definizione di “vaccinazione” del CDC è stata “atto di introdurre un vaccino nel corpo per produrre immunità ad una specifica malattia” fino al 1 settembre 2021, quando “immunità” è stata sostituita da “protezione”. La gente se n’è accorta e l’ha interpretato come un segnale dell’inefficacia delle iniezioni anti-covid, che si limiterebbero a proteggere dalla malattia grave. Questo ha dato luogo a una discussione via mail tra i membri del CDC, che a chi le ha lette sembra un tentativo molto maldestro di correggersi.

Polonia: campioni di libertà Il presidente polacco ha detto che nessuno dev’essere obbligato all’iniezione anti-covid. Ha dichiarato che lo Stato dev’essere in grado di fornirla a chiunque la voglia fare, ma che può trattarsi soltanto di una scelta personale, e che bisogna convincere i dubbiosi con l’informazione.

La Repubblica Democratica del Congo restituisce le sue dosi dell’iniezione La Repubblica Democratica del Congo sta restituendo 1.3 milioni di dosi di iniezione anti-covid a COVAX, dopo aver concluso che non sarà in grado di somministrarle prima della scadenza. Il paese ha ricevuto 1.7 milioni di dosi dell’iniezione AstraZeneca dai distributori mondiali all’inizio di marzo. Il governo ha fermato le somministrazioni dopo che diversi paesi europei hanno sospeso l’uso dell’iniezione per paura dei coaguli di sangue. Il paese ha distribuito solo 1,000 dosi dall’inizio della campagna, il 19 aprile.

Ecco la vera ragione per cui Comirnaty non è disponibile E’ tutta una questione di clausola di responsabilità. Diventerà disponibile magicamente quando l’iniezione per i bambini sarà pienamente approvata, non prima. Solo allora potrà essere messa in commercio senza che la casa produttrice debba assumersi nessuna responsabilità.

Fuoriuscita iatrogena di liquido cerebrospinale dopo tamponi nasali ripetuti: caso illustrativo Si tratta del caso di un uomo di 41 anni. La rinorrea durava da cinque giorni ed è stato necessario un intervento chirurgico riparativo. Questa complicazione dopo i tamponi è rara, ma possibile, e per evitarla è necessario che gli operatori sanitari siano formati per eseguire i tamponi correttamente.


FONTE 

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