No al silenzio 20 #liberopensiero2019
La squadra speciale è ora OPERATIVA
Il Guardasigilli, chiarendo che la squadra e' da subito operativa, ne ha presentato i componenti: il capo di Gabinetto del ministero della Giustizia Fulvio Baldi, il vice capo di Gabinetto Gianluca Massaro, Rossella Pegorari, magistrato del Gabinetto, Giampaolo Parodi, vice capo dell'Ufficio legislativo di via Arenula, il capo dell'Ispettorato del ministero, Andrea Nocera, Alessandra Cataldi, direttore generale per i Sistemi informativi automatizzati, il capo del Dipartimento degli affari di giustizia, Maria Casola, il capo del Dipartimento dell'organizzazione giudiziaria, Barbara Fabbrini, il capo del Dipartimento della giustizia minorile e di comunita', Gemma Tuccillo, Giuseppe Buffone della Direzione generale della giustizia civile, Silvia Albanodell'Associazione nazionale magistrati, Maria Francesca Pricoco, presidente dell'Associazione italiana magistrati minorenni e di famiglia, Gianmario Gazzi, presidente dell'Ordine degli assistenti sociali, Fulvio Giardina, presidente dell'Ordine degli psicologi, Maria Masi, vice presidente del Consiglio nazionale forense e il commissario straordinario del Forteto e Garante per l'infanzia e adolescenza della Regione Lazio Jacopo Marzetti.
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Spero con tutto il cuore si risolva... l’Italia è il Paese delle commissioni permanenti, come quelle su Ustica anche se, a distanza di quarant’anni, ancora non sappiamo chi sia responsabile dell’abbattimento del DC9 Itavia e con chi debbano prendersela i parenti delle vittime... Bibbiano è la punta di un iceberg purulento che va mostrato e distrutto con soluzioni energiche. Una #guerra che va assolutamente combattuta con ogni mezzo.
E’ ora di fare sul serio, anche lavorando ad una riforma strutturale della giustizia civile che restituisca fiducia ai cittadini. Perché la fiducia è il fondamento della vita sociale ed oggi sta svanendo con la stessa velocità con cui un epidemia spazza via vite umane... Foti lo ricordo, ha scelto una bambina in cura come cavia, da esibire in un corso di formazione. E poi c’è il sospetto lucro. Le terapie private: «Un ingiusto profitto di 135 euro l’ora per minore, a fronte dei 70 euro medi di mercato, nonostante l’Asl locale potesse usare gratuitamente i propri professionisti». No, quella scoperta a Reggio Emilia non è una storia da liquidare come un caso di cronaca nera, una brutta faccenda che casualmente ha colpito i bambini. È qualche cosa di più: un sistema. Un cancro che DEVE ESSERE ESTIRPATO
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