ATTACCO ALLA TELEFONIA DI STATO?

 Da oltre 14 ore circa 4milioni di utenti di PosteMobile sono isolati come chi scrive e devono appoggiarsi alla rete Wi-Fi domestica o pubblica per comunicare attraverso WhatsApp o Instagram. Pochi fortunati hanno il servizio ad intermittenza, ma la maggior parte, da ieri mattina alle 11, non ha possibilità di telefonare o scrivere messaggi SMS perchè la rete di connessione mobile non risulta disponibile: pertanto sullo smarphone appare da ore l’inquietante scritta “nessun servizio”. Il pesante disagio è aggravato dal fatto che nessuno risponde al Servizio Clienti 160 per spiegare la natura del guasto e fornire una previsione sui tempi di risoluzione del problema.

L’incidente non solo è anomalo perchè le interruzioni di connessione di norma vengono risolte in un paio d’ore ma è scandaloso per due motivi: perchè nessuno fornisce una spiegazione, inducendo il sospetto che si tratti di un tremendo attacco hacker, e perchè PosteMobile, pur appoggiandosi ai ripetitori Wind, è l’operatore di telefonia commerciale controllato dallo Stato Italiano.

Moltissimi utenti, dopo la pubblicazione di questo articolo, hanno commentato sui social che sono fermamente intenzionati a cambiare operatore nel più breve tempo possibile. Pertanto l’imprevisto rischia di causare, indirettamente, un danno economico ingente anche alle casse pubbliche.

I soci di Poste Italiane Spa

PosteMobile appartiene infatti a Poste Italiane Spa che è controllata direttamente dal Ministero dell’Economia e Finanza (MEF) con circa il 25 % delle azioni mentre un altro 35 % è di proprietà della Cassa Depositi e Prestiti che è a sua volta controllata per l’83 % dal MEF. Con un semplice calcolo algebrico è pertanto evidente che Poste Italiane Spa è controllata al 60 % dal Ministero guidato da Roberto Gualtieri, noto per essere uno storico più che un economista ma fedelissimo esponente del Partito Democratico nella rete di George Soros, come dimostrato da Gospa News.

Nonostante ciò la più importante agenzia italiana ANSA, fino a ieri sera alle 20, non aveva minimamente segnalato il problema che interessa milioni di italiani per dare risalto ai 1.400 nuovi contagiati dal Covid-19. Sebbene il virus SARS-2 sia ormai letale in rarissimi casi, come già previsto dal virologo Luc Montagnier che, definendolo un organismo geneticamente modificato costruito in laboratorio, ne predisse la rapida mutazione e una minore virulenza. Riportiamo invece sotto l’articolo de Il Giornale che ha dato ampio risalto alla questione.

Nonostante la gravità del disagio nè l’azienda PosteMobile, nè Poste Italiane Spa ma nemmeno i Ministeri delle Telecomunicazioni e dell’Economia hanno fornito la minima spiegazione. Ecco l’ennesima prova dell’incompetenza del governo di Giuseppe Conte sostenuto da PD-M5 Stelle e Italia Viva che vuole promuovere la fibra ottica, il digitale e il 5G ma non è in grado di dare tempestiva risoluzione a una grave e perdurante interruzione ad una rete telefonica di un operatore commerciale controllato dallo Stato. Col passare delle ore si legittima sempre più il sospetto di un sofisticato sabotaggio cibernetico più che di un incidente…

BLACKOUT POSTEMOBILE

da Il Giornale

Notevoli problemi nella mattinata di oggi, lunedì 28 settembre, per tutti gli utenti di PosteMobile, l’operatore telefonico di Poste Italiane. In milioni hanno disservizi sia alla linea telefonica che alla connessione dati. A non funzionare sono sia la rete gestita dall’operatore, che il sito web dell’operatore stesso. Il sito downdetector, il portale che registra rallentamenti e malfunzionamenti di siti web e servizi, come sempre in questi casi, riesce a dare una chiara idea della situazione, dove viene segnalato un down completo del servizio dalle 11 di questa mattina.

PosteMobile down in tutta Italia

Le città che hanno registrato maggiori difficoltà sono Milano, Roma, Torino, Bologna, Napoli, Genova, Padova, Firenze e Verona. I problemi sono diffusi e vanno dall’impossibilità di effettuare telefonate al quella di connettersi a internet. Per coloro che desiderano parlare con il servizio clienti, l’impresa risulta ardua, se non addirittura impossibile: il numero 160 non è raggiungibile. Migliaia le segnalazioni e le proteste che hanno invaso il web e i social. C’è chi avverte che il servizio funziona a singhiozzo e che è possibile fare solo chiamate d’emergenza. E anche chi dovrebbe seguire le lezioni on-line e non riesce a farlo. O ancora, c’è chi scrive: “Buongiorno, qualcuno sa dirmi se oggi, 28 settembre 2020, c’è qualche guasto con Poste Mobile? Non si riesce a chiamare e ricevere telefonate, sul mio cellulare compare non registrato sulla rete, non si riesce a connettersi sul sito di Postemobile, non si riesce a chiamare il numero 160. Se qualcuno sa qualcosa ci faccia sapere, grazie. Un avviso sul sito di poste.it per far sapere ai clienti quando riprenderà il servizio sarebbe utile. Grazie”.

Montano le proteste sul web

Su Twitter, più di un navigatore ha affermato di aver già iniziato la procedura per cambiare operatore e sta chiedendo consigli su quale scelta alternativa sia meglio indirizzarsi. Dopo due ore di down, c’è chi ha scritto: “Certo che uno straccio di dichiarazione ufficiale su cosa stia succedendo e la stima dei tempi di soluzione del problema potevano anche farla…” . Anche solo provare ad andare sul sito della società è impensabile. Di tutta risposta, sul suo profilo Twitter, Poste Mobile ha twittato: “Ci scusiamo, stiamo lavorando per ripristinare il servizio nel più breve tempo possibile”. Ma cosa sia successo resta ancora un mistero.

Certamente il guasto interessa molti utenti. Sarebbero circa 4,5 milioni i clienti di PosteMobile in tutta la Penisola. Si tratta di un operatore Mobile Virtual Network Operator, ovvero una società di telecomunicazioni che fornisce servizi di telefonia mobile senza possedere alcuna licenza per il relativo spettro radio né necessariamente avere tutte le infrastrutture necessarie per fornire tali servizi, utilizzando invece una parte dell’infrastruttura di un operatore mobile reale che, in questo caso specifico, si tratta di WindTre.

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