Il misterioso maxi appalto da 44milioni per i banchi

 Due giorni dopo l’interrogazione della Lega al ministro Azzolina, la gara viene fermata “per problemi tecnici”

Io con questi documenti vado in Procura della Repubblica e aspetto che qualcuno venga arrestato”. Così il leader della Lega, Matteo Salvini sferra un duro attacco per denunciare il caso, rilevato da una inchiesta condotta dal quotidiano “La Verità”, dell’appalto da 44milioni di euro per la realizzazione di 180mila banchi affidato ad una società a responsabilità limitata con un solo dipendente domiciliata all’Arcigay di Ostia.

Mentre nei criteri del bando pubblico sulla fornitura dei banchi monoposto si prevedevano capacità tecniche ed economiche atte ad espletare la consegna di 180 mila banchi distribuiti in 30mila entro il 12 settembre e 150 mila entro il 31 ottobre, “una delle società che vince l’appalto per la realizzazione di banchi con le rotelle – entra nel dettaglio Salvini – è la Nexus srl di Roma. Numero dipendenti: uno. Capitale sociale: 4mila euro. Fatturato del 2019: 400mila euro. Da visura camerale si occupa di eventi fieristici mentre uno dei fondatori fa l’elettricista”. Il 26 di agosto dal commissario straordinario Domenico Arcuri parte l’assegnazione della gara a questa società con condizioni e presupposti che hanno dell’incredibile come ad esempio il “costo per singolo banco con le rotelle che ammonta a 247 euro”.

Ma la conferma che potesse esserci qualcosa che non quadrava è arrivata quando, due giorni dopo l’interrogazione della Lega al ministro Azzolina, l’appalto è stato “fermato per problemi tecnici”. “Sembra assai probabile che la ditta di Ostia non produca i banchi ma li acquisti dalla Cina” a prezzi drasticamente inferiori per poi rivenderli con un rincaro pazzesco. “Su una diffusissima piattaforma cinese di compravendita – spiega infatti il vice capogruppo di Forza Italia al Senato, Lucio Malan – si trovano banchi a rotelle identici a quelli ordinati dal governo, ma a ben altro prezzo: 58,89 euro cadauno per l’acquisto di due pezzi, fino a 36,70 euro per ordini che superano le 5mila unità”

Il prezzo accettato dal governo per singolo banco, ovvero 247,78 euro come stabilito nell’appalto con la Nexus, risulta quindi enormemente sproporzionato rispetto ai canoni di mercato secondo i quali i costi sarebbero dalle tre alle sette volte inferiori. “Solo nel contratto con la Nexus di Ostia – conclude il senatore Malan – vi sarebbe una perdita per i cittadini che va dai 28 ai 38 milioni di euro”. Ma non è tutto: il deputato leghista Claudio Borghi su Twitter mostra il contratto con la Nexus e sottolinea come “il titolare risulta essere tale Aubry che pare essere elettricista presso un’altra società che fa servizi per eventi anche del Governo. I nostri deputati della Commissione Finanze fanno interrogazione sulla questione e magicamente il contratto viene annullato. Comodo eh?”

Invitalia ha cancellato l’appalto. Appurato tutto quanto sopra, quindi, l’appalto risulta essere stato cancellato dall’agenzia nazionale per lo sviluppo d’impresa, nonché da Invitalia, di cui lo stesso Arcuri ne è l’amministratore delegato. “Il contratto con la Nezus made Srl per la fornitura di banchi ad altezza variabile non è stato mai perfezionato” spiegano da Invitalia precisando che “la procedura di gara adottata prevede che la stazione appaltante abbia trenta giorni di tempo per effettuare le verifiche di legge sia di tipo amministrativo sulla società, sia di tipo tecnico sui prodotti offerti. In caso di esito negativo, si può non concludere o risolvere il contratto. In particolare, le verifiche effettuate sui prodotti offerti dalla Nexus made srl hanno evidenziato che i banchi, di cui si è richiesto un prototipo, non corrispondevano alle caratteristiche indicate in sede di gara”.

Con queste motivazioni, quindi, l’offerta è stata rilevata non consona da Invitalia, nei tempi previsti ma comunque solo dopo l’interrogazione sollevata dalla Lega. Un caso? Chissà. Intanto, la Laga ha presentato un’interrogazione specifica a Conte e al ministro Azzolina in cui chiede “urgentemente al governo di fare luce sui soggetti partecipanti al bando e sui criteri di selezione che hanno portato Nexus made ad aggiudicarsi la fornitura”.

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