LETTERA APERTA - BAMBINI: IL PASTO PREFERITO DELLO SCROOGE

 BAMBINI: IL PASTO PREFERITO DELLO SCROOGE


Ieri sono partita dalla domanda:
"Esiste un'evidenza scientifica e statistica pubblicata da fonti autorevoli, CHE I BAMBINI SONO FONTE DI CONTAGIO da Covid 19? Esiste una casistica accertata, che i bambini siano stati causa d'infezione grave o di decesso di adulti o altri bambini?"
La risposta ad oggi è NO.
Le evidenze sono ESATTAMENTE di segno opposto ovvero che i bambini (salvo rarissime eccezioni di gravi patologie pregresse), non muoiono per questo virus e che per ragioni non ancora chiarite, sembrano refrattari all'infezione seppure esposti al contagio (come nell'esperimento di Vo, nel Veneto). I bambini non sono veicoli significativi di contagio fra loro e neppure lo sono verso gli adulti.
L'eventuale rara positività, ha una carica virale molto bassa e l'eventuale manifestazione della malattia ha esiti ampiamente benigni. Questo è ciò che si sa.
Ragione per cui un’altra domanda giusta è: perché permettiamo che accada ciò che sta accadendo?
Perché giornalisti e ciarlatani di ogni specie e specialità, pediatri compresi,
usano ancora nei confronti dei bimbi l'assurda parola UNTORE?
Perché ci lasciamo inoculare nella coscienza il dubbio che i bambini siano PERICOLOSI per se stessi, per noi e l'intera società?
Perché accettiamo che un insegnante di scuola primaria (davanti alla collega allibita che mi ha raccontato il fatto), dica alla classe: "se uscite dal vostro banco potreste uccidere i vostri nonni”?
Risparmio ogni commento e chiedo che non ne vengano fatti su questo punto. L'indignazione a parole è superflua e soprattutto svia l'attenzione dalle nostre responsabilità e da un’altra domanda giusta che è: perché stiamo creando una nuova casta di IMPURI? Quelli che contaminano persone, mobili, oggetti, palle, giocattoli, libri e abiti col loro tocco, col sudore, con le loro lacrime? Quelli che col loro respiro potrebbero fare una strage e con la temperatura del loro corpo bloccare in casa (ancora, dannazione!) gli altri compagni e i loro parenti... perché pensiamo ancora che loro, i bimbi, non si accorgano d'essere ritenuti pericolosi?
La cosa tragica è che loro, i bambini, continueranno a sorridere, a voler andare a scuola e a desiderare di far contenti gli adulti di riferimento ma inconsciamente si sentiranno veicoli di qualcosa che non va.
Capite?
Per assecondare questa follia, stiamo dicendo ogni giorno ai nostri figli, nipoti e alunni una bugia grossolana alla quale si adatteranno. Si abitueranno.
Si chiama strategia della COLPEVOLIZZAZIONE collettiva.
Produce un sentimento sordo, profondo che ha il potere di insinuarsi fra l’inconscio e le ossa di interi popoli e intere generazioni. Lo sappiamo, la storia ne è piena. E’ un sentimento che mina le fondamenta dell’identità producendo effetti sociali e personali devastanti fra cui:
- crollo della fiducia in se stessi e negli altri
- isolamento
- annientamento dell’autostima
- vergogna
- rabbia
- autolesionismo e violenza contro sé, gli altri e le cose
- senso di inadeguatezza e colpa ingiustificata
- servilismo
- ansia diffusa
- perfezionismo
- desiderio di morte
Mi fermo.
La domanda giusta è ancora: perché propagandare una falsa colpa edulcorata da buonismo, mascherine graziose, fantasiose storielle e animazioni divertenti che educano a norme di contenimento della vitalità e della socialità?
Perché, al contrario, non esprimiamo tutti quanti GIOIA davanti all'evidenza che i nostri piccoli non sono coinvolti in questa brutta storia, che sono sufficientemente attrezzati biologicamente? Perché non sospiriamo di sollievo nel farli giocare e andare a scuola normalmente, sereni? Perché un insegnante dovrebbe aver paura dei bambini oggi e non ieri, quando veicolavano la banale influenza ceppo A che per le sue complicanze ha causato il decesso di 70.000 persone dal 2013 al 17, solo in Italia (fonte ISS)?
E se la risposta fosse che sono proprio loro, i bambini, i giovani il vero obiettivo?
SE FOSSERO LORO... IL PASTO?
Di chi, di cosa?
Dei VECCHI o meglio del GRANDE VECCHIO che non vuole morire a cui fa comodo che tutto rimanga così com’è e che il vero dramma, quello ecologico che comprende quello antropologico della povertà galoppante, non venga affrontato, con determinazione ed energia, dai giovani.
Succhiare quell'energia vitale dei giovani è l’obiettivo dei tanti vecchi (non necessariamente in senso anagrafico), sporchi e malati (loro sì, fuori e dentro). Sono gli Ebenezer Scrooge che vivono in ogni luogo... attenzione! Anche dentro di noi.
Sono arrabbiati, spiritualmente perversi, impegnati a mistificare l'amore e le emozioni con l’induzione al consumo becero, concentrati nel trovare modi sempre più efficienti per far su "roba". Non più la roba di Mastro Don Gesualdo ma la roba sotto forma di potere ovvero di ENERGIA.
Oggi l’energia è la vera ricchezza. Una grande parte di essa arriva dal controllo della mente e del comportamento delle persone. Il banchetto energetico dei bambini è succulento ed è trasversale, in termini politici. Non illudiamoci che una parte aneli ad esso e un’altra no. Sarebbe un errore enorme. A tutti gli Scrooge, da sinistra a destra, fa GOLA quella pappa (Dio non voglia che a qualche vecchio pidocchio Scrooge colpito dal Covid, non salti in mente di ventilare, in televisione, il sospetto che il contagio sia avvenuto a causa dei nipotini. Dio non voglia).
Da buoni vampiri non ne hanno mai abbastanza, succhiano il midollo vivifico della Terra nei paesi dove ci sono ancora risorse da sfruttare con la guerra convenzionale e nei paesi dove si consuma e si vende di più, hanno una predilezione per il “dissennamento” della gioventù. Il tutto è fatto in versione color pastello, ritornelli efficaci, pubblicità, telegiornali, cuoricini, super eroi. La vera genialità della strategia di controllo a base sanitaria, è che trasforma l’amore sano e felice, in un amore pavido, insicuro, mendicante certezze. Un amore diffidente, ammantato dalla paura della perdita e di "voglio ma non posso".
Bambini cresciuti in clima di impurità e colpa, fra pochi anni daranno i propri organi, il sangue, la propria sessualità e tutta la loro ricchezza generativa e creativa ai mercanti di sicurezza effimera. Per alleviare il senso di colpa e la sensazione d'essere sporchi, in pericolo o non sentirsi all'altezza, cederanno la propria energia vitale sotto miriadi di forme senza opporre alcuna resistenza.
Lo stiamo già facendo: stiamo cedendo l’energia vitale dei nostri figli in cambio di una falsa sicurezza. Le malattie fisiche, la depressione, l’ansia, la bulimia, l’obesità, il consumo di giga e di intrattenimento tecnologico, l’ignoranza che deriveranno da tutto ciò, sono una fonte di energia/ricchezza incommensurabile. Basta vedere quali sono i comparti del mercato che hanno guadagnato cifre spropositate da questa pandemia e chi, al contrario è già senza più nulla. 
È la rappresentazione odierna della "strage degli innocenti”?
Io penso di sì.

Altra domanda giusta: cosa fare?
UNA RESISTENZA, PACIFICA, AFFETTIVA.
Genitori, nonni, insegnanti, educatori, allenatori, sacerdoti...
dite amorevolmente ma a chiare lettere che questa è una situazione atipica, non è normale e che la norma è giocare coi propri amici, senza maschere, liberamente e condividendo giocattoli e materiale; che l'amore e quindi anche l'amicizia è basato sullo scambio reciproco di attenzione, sostegno, consolazione, sorrisi, abbracci. Dite ai bambini che assolutamente loro NON sono veicoli di morte per nessuno, di stare sereni: i nonni sono in buone mani fra le loro manine che li accarezzano.
Non giocate in borsa.
Non arricchitevi con gli stessi strumenti con cui si arricchiscono gli Scrooge. Piuttosto investite nella formazione dei vostri ragazzi e nella vostra serenità.
Agli insegnanti: la frase: " se esci dal banco potresti far morire i nonni”, agisce nella coscienza dei piccoli come una sorta di incantesimo di magia nera.
Se sentite che colleghi, dirigenti o bidelli si prendono la briga di frasi criminali del genere (specie se dette in modo carezzevole), praticate dei "contro-incantesimi": trovate il modo per smontare quelle affermazioni e, se possibile, smontate il collega (in separata sede magari, non davanti ai bimbi).
Praticate l'arte dell’agguato al vostro stesso comportamento, siate vigili piuttosto che arrabbiati e scegliete quotidianamente la disciplina della gioia praticata più che predicata.
Organizzate gruppi informali di ritrovo per genitori, insegnanti e bambini al parco, nel bosco, nei prati, al lago, in spiaggia al mare, anche d'inverno. Fate vivere i piccoli il più possibile all'aria aperta. Fateli correre e muovere ed entrare in contatto con Madre Terra e col Cielo.
Facilitate l'incontro degli adolescenti fuori da scuola, i loro amori, le loro relazioni amicali. Non cadete nell'inganno di vederli soddisfatti dallo smartphone o da relazioni virtuali.
NON È VERO. È UN SURROGATO MICIDIALE che prepara velocemente a una morte dell’anima.
Non colpevolizzante in nessun modo la GIOIA E L'AMORE in ogni sua forma, in particolare il desiderio di stare insieme. E soprattutto: continuiamo insieme a SOGNARE.
Proviamo tutti a immaginare i nostri bambini sani, salvi, liberi di utilizzare la propria vita come desiderano e che offrono al povero Scrooge mai amato da una vera mamma, dosi di amore sano, felice, gratuito. Amore che guarisce.

Una Mamma 

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