La legge è uguale per tutti... Ne siamo sicuri?

Una riflessione sul tema della legge e sui vaccini obbligatori 

In tutti i tribunali italiani compare la scritta «la legge è uguale per tutti»: è davvero così?

I politici ad esempio, possono essere processati?

Chiariamo un equivoco molto diffuso tra le persone. I parlamentari ed i consiglieri regionali (quelli che, con una certa semplificazione ed approssimazione, vengono definiti «i politici») non sono immuni. Molti giornali parlano impropriamente di immunità dei politici: l’immunità era inizialmente prevista dalla Costituzione, ma è stata poi abrogata dopo un referendum del 1993. Ciò significa che se un parlamentare ruba in un supermercato verrà processato e, se ritenuto colpevole, verrà anche condannato. I parlamentari hanno invece altre due facoltà:

insindacabilità. I parlamentari non possono infatti essere chiamati a rispondere delle opinioni espresse e dei voti dati nell’esercizio delle loro funzioni. Ciò significa che non possono essere ritenuti responsabili se nei loro discorsi diffamano qualcuno. L’importante è però che ciò avvenga nell’esercizio delle funzioni: quindi nei discorsi in Parlamento, durante i comizi, negli incontri ufficiali ecc. Se un parlamentare offende qualcuno, ad esempio, una sera a cena, potrà invece essere incriminato senza limitazioni. L’insindacabilità è stata prevista dalla Costituzione per permettere ai parlamentari di esprimere liberamente le loro opinioni senza il timore di subire ritorsioni da parte degli avversari politici: pensa se il leader dell’opposizione non potesse dire che il capo del governo è un incapace e un inetto o che ha ingannato gli italiani, temendo di essere da questi querelato per diffamazione. Nessuno si permetterebbe di fare una dura opposizione contro il governo per paura di ritorsioni;

inviolabilità della libertà personale, del domicilio e della corrispondenza. Senza l’autorizzazione della Camera alla quale appartengono, i parlamentari non possono subire perquisizioni personali o domiciliari, non possono essere arrestati, salvo che non siano colti in flagranza di reato (cioè nell’atto di commettere un reato), non possono nemmeno essere intercettati. Questa facoltà è anch’essa prevista dalla Costituzione per evitare che la magistratura si intrometta indebitamente nel potere del Parlamento, che è l’organo che in Italia fa le leggi e che deve rimanere separato ed indipendente. Quindi, se la Camera di appartenenza del parlamentare ritiene che la magistratura voglia mettere i bastoni tra le ruote al Parlamento indagando un suo componente, può negare l’autorizzazione. Il fatto che i parlamentari non possano essere arrestati, perquisiti, intercettati senza autorizzazione della Camera di appartenenza non significa che non vengano processati: il processo andrà comunque avanti e se verranno condannati alla pena della reclusione in via definitiva dovranno andare in carcere anche se sono parlamentari.

Appurato questo, vorrei ora parlarvi di "vaccini obbligatori"

Sul PDF del ministero della salute troviamo :










Questo è il quadro generale, ma qualcuno ora vuole che agli OVER 65 venga imposto il VACCINO ANTINFLUENZALE OBBLIGATORIO

Se la legge è uguale per tutti, mi spiegate COME MAI ci sono due sentenze così diverse? 


No al vaccino antinfluenzale obbligatorio per medici e over 65enni. Lo ha deciso ieri il Tar della Calabria accogliendo il ricorso presentato a giugno da associazioni di professionisti e cittadini. Non spetta alle Regioni decidere a riguardo. Il tribunale amministrativo dice chiaro che il provvedimento regionale è in contrasto con la Costituzione (art.32, comma 2). La Carta prevede infatti che i trattamenti sanitari obbligatori “siano coperti da riserva di legge statale”


Nessuna sospensione dell'ordinanza con la quale il Presidente della Regione Lazio il 17 aprile scorso ha stabilito nuove disposizioni in merito alla campagna di vaccinazione antinfluenzale e al programma di vaccinazione anti-pneumococcica per il 2020-2021, in sostanza rendendo obbligatoria, a decorrere dal 15 settembre 2020, la vaccinazione antinfluenzale e antipneumococcica per tutti i cittadini over 65 anni e tutto il personale sanitario. L'ha deciso il Tar del Lazio con due ordinanze con le quali ha respinto richieste di sospensione del provvedimento regionale avanzate da Associazione Articolo 32-97, dall'Associazione Italiana per i Diritti del Malato e del Cittadino, e da un romano 72enne

Una domanda mi sorge spontanea :
Da cittadina Italiana vorrei capire a questo punto, se Calabria e Lazio, facciano ancora parte dello stesso Stato Italiano e se la Legge che regola il suddetto Stato, sia la medesima, o se invece, dipende esclusivamente dal partito politico che guida la regione...




Il Ministero della salute ha pubblicato la Circolare Prevenzione e controllo dell’influenza: raccomandazioni per la stagione 2020-2021, elaborata dalla Direzione Generale della Prevenzione sanitaria.

La Circolare, oltre a contenere informazioni sulla sorveglianza epidemiologica e virologica, fornisce raccomandazioni per la prevenzione dell'influenza attraverso la vaccinazione e le misure di igiene e protezione e raccomanda l’attivazione di campagne di informazione/educazione della popolazione e degli operatori sanitari coinvolti nell'attuazione delle strategie vaccinali.

Dal momento che nella prossima stagione influenzale 2020-2021, non è esclusa una co-circolazione di virus influenzali e SARS-CoV-2, si sottolinea l’importanza della vaccinazione antinfluenzale, in particolare nelle persone ad alto rischio di tutte le età, per semplificare la diagnosi e la gestione dei casi sospetti, dati i sintomi simili tra COVID-19 e Influenza. 
Vaccinando contro l’influenza, inoltre, si riducono le complicanze da influenza nei soggetti a rischio e gli accessi al pronto soccorso. La vaccinazione antinfluenzale può essere offerta gratuitamente nella fascia d’età 60-64 anni.

Per quanto riguarda gli esercenti le professioni sanitarie e socio-sanitarie che operano a contatto con i pazienti e gli anziani istituzionalizzati in strutture residenziali o di lungo degenza, la vaccinazione è fortemente raccomandata nella prospettiva di una iniziativa legislativa che la renda obbligatoria.

Vista l’attuale situazione epidemiologica relativa alla circolazione di SARS-CoV-2, il documento raccomanda di anticipare la conduzione delle campagne di vaccinazione antinfluenzale a partire dall’inizio di ottobre e offrire la vaccinazione ai soggetti eleggibili in qualsiasi momento della stagione influenzale, anche se si presentano in ritardo per la vaccinazione.

FONTE

RICORDO CHE IL 22 SETTEMBRE  in parlamento si voterà una mozione di Forza Italia (1-00349) Gelmini, Mandelli, Bagnasco, Bond, Brambilla, Mugnai, Novelli, Saccani Jotti con la quale chiedono l’OBBLIGO del vaccino antinfluenzale.

La mozione impegna il governo

1) ad adottare iniziative per introdurre l’obbligo vaccinale gratuito per tutte le categorie a cui oggi è raccomandata la vaccinazione;

2) ad adottare iniziative per introdurre l’obbligo vaccinale gratuito, attualmente previsto solo «per medici e personale sanitario di assistenza in strutture che attraverso le loro attività sono in grado di trasmettere l’influenza a chi è ad alto rischio di complicanze influenzali», a tutti gli operatori sanitari indipendentemente dall’età;

3) ad estendere la raccomandazione alla profilassi vaccinale, che oggi è prevista per gli ultra sessantacinquenni, ai soggetti con più di sessant’anni;

4) ad attuare, con urgenza, quanto previsto dal Piano nazionale delle vaccinazioni, prevedendo la collaborazione di tutti gli operatori sanitari, delle istituzioni scolastiche, delle università e dei mass media, anche per favorire e promuovere la cultura vaccinale, mediante l’organizzazione con cadenza ciclica di incontri con i genitori, convegni tematici, interventi mirati da svolgersi nelle scuole e nei luoghi di lavoro, finalizzati a una più estesa informazione sulle vaccinazioni, da conseguirsi anche tramite la consegna professionalmente assistita ai cittadini di materiale informativo tramite le farmacie;

5) ad investire risorse per migliorare i servizi di prevenzione sanitaria e di promozione dei programmi vaccinali;

6) a promuovere l’adozione, nel rispetto dei principi costituzionali dell’autonomia delle regioni e della libertà di scelta individuale, di provvedimenti legislativi per ripristinare un livello accettabile di sicurezza sanitaria, mediante il mantenimento di elevate coperture vaccinali, per garantire una copertura vaccinale uniforme in tutto il territorio nazionale;

7) ad adottare iniziative per destinare le risorse economiche necessarie a sostenere e potenziare la ricerca scientifica;

8) ad assumere iniziative per utilizzare a tale scopo le farmacie di comunità che, nella funzione di presidi sanitari polifunzionali del territorio, nell’ambito nel progetto della «Sperimentazione della farmacia dei servizi», possono essere siti vaccinali permanenti, previa disponibilità di spazi idonei sotto il profilo igienico-sanitario e con la presenza di medici eventualmente assistiti da infermieri o da personale sanitario idoneo, secondo modalità e specifici accordi da stabilire con apposita disciplina, per ridurre i tempi necessari alla somministrazione e consentire una più estesa copertura vaccinale della popolazione;

9) a promuovere presso le regioni e le province autonome, per quanto di competenza, una disciplina omogenea circa il tempestivo approvvigionamento dei vaccini da parte dei medici, mediante appositi accordi da stipulare con le rappresentanze sindacali dei medici di medicina generale, dei pediatri di libera scelta e delle farmacie;

10) a presentare al Parlamento una relazione, con cadenza annuale, sullo stato della copertura vaccinale, sui dati epidemiologici e sull’impatto sanitario ed economico della patologia influenzale.
(1-00349) «Gelmini, Mandelli, Bagnasco, Bond, Brambilla, Mugnai, Novelli, Saccani Jotti, Versace».

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