Aborto a 9 mesi? Per OMS SI PUÒ FARE
Aberranti le dichiarazioni dell'OMS la quale sostiene che le legislazioni attuali riguardanti l'interruzione volontaria della gravidanza rischiano di "violare i diritti delle donne, ragazze e altre persone incinta" perché tali normative impongono limiti all'accesso alla pratica abortiva.
E continua raccomandando la decriminalizzazione della pratica abortiva oltre che invitare gli Stati ad eliminare i regolamenti che "proibiscono l'aborto sulla base dei limiti gestazionali" in quanto "incompatibili con il rispetto dei diritti umani"
Una decisione, questa, scaturita dalla necessità di sostenere una campagna abortiva a larga scala nascondendosi dietro i numeri di decesso post aborto "non sicuro"; "Essere in grado di ottenere un aborto sicuro è parte cruciale dell'assistenza sanitaria" come se ciò fosse l'unica strada percorribile per diminuire se non eliminare totalmente il numero delle morti.
Per l'OMS quindi, al fine di scongiurare i decessi bisogna liberalizzare l'accesso all'aborto eliminando qualsiasi tipo di limite temporale, di fatto sopprimendo medicalmente il feto a qualsiasi settimana.
Come se un bambino in grembo fosse un errore da eliminare con un alt-canc, un peso per la società, un capriccio passato, un oggetto mal fabbricato da cestinare nella differenziata.
Femministe, cliniche abortiste, politiche pro - denatalità possono solo ringraziare!
Le recenti posizioni assunte dall’OMS a favore della liberalizzazione dell’aborto-infanticidio e dell’annientamento di ogni relativa obiezione di coscienza
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