Dittatura sanitaria : è ora della disubbidienza civile non violenta
La quantità di atti che hanno emesso tutti i livello di governo negli ultimi tre mesi è immonda, offensiva.
Non voglio citare tutti i Decreti Legge, Decreti Ministeriali, Circolari, FAQ (ebbene sì, perfino le faq), Ordinanze di Protezione Civile, Decreti ed Ordinanze del Presidente della Regione Siciliana, Ordinanze sindacali.
Mi fermo all’ultima informata : tra Decreto ex-aprile poi ribattezzato rilancio, il solito DPCM, e le successive ordinanze regionali e sindacali (quest’ultima ribattezzata “CV 19 – Trapani riparte”) abbiamo raggiunto le 670 pagine !
Se il pensiero di Henry D. Thoreau è corretto e condiviso, questi che ora sono accomodati nella stanza dei bottoni non solo non sono i migliori governanti, ma sono proprio i peggiori.
Non è umanamente ammissibile che ad un normalissimo onesto cittadino si chieda di leggere, interpretare e ben comprendere ben 670 pagine.
Stanno continuando ad usare l’emergenza sanitaria come strumento per sottometterci al loro potere.
E’ finita col “è tutto vietato, salvo quel che è consentito”.
E’ finita che siamo piombati in una Dittatura Sanitaria.
La disubbidienza civile nonviolenta risposta all’immondizia politica
Il professor Dario Antiseri nella prefazione all’edizione 2010 di “Disobbedienza Civile” edita da RCS, scrive : « La libertà non si perde tutta in una volta, e quel che vale per la libertà vale anche per la dignità e la giustizia ».
Antiseri, che è un filosofo e docente universitario toscano, aggiungeva : « il prezzo della libertà è l’eterna vigilanza. Uomini pronti a pagare di persona per le denunce dell’immondizia politica fatta da gente a caccia di prebende e privilegi, rappresentano il sale della terra ».
« E, a differenza [di tutti quelli] che, pensando a tempi migliori, chiudono gli occhi sugli orrori del presente, il disobbediente civile nonviolento agisce subito, qui ed ora ».
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