Il TSO per chi è contro il regime

Non avrei mai pensato di poter leggere notizie del genere, eppure due sono i casi di ricovero coatto, TSO per intenderci.
Due, che sappiamo... 
Chi è contro i metodi del governo è, a quanto pare da TSO. 
C'è da chiedersi che fine abbia fatto la democrazia, c'è da riflettere su questa DITTATURA infida. 

Ma cos'è un TSO 

Con il termine Trattamento Sanitario Obbligatorio si intendono una serie di interventi sanitari che possono essere applicati in caso di motivata necessità ed urgenza, e qualora sussista il rifiuto al trattamento da parte del soggetto che deve ricevere assistenza. Il TSO è disposto con provvedimento del Sindaco, in qualità di massima autorità sanitaria del Comune di residenza o del Comune dove la persona si trova momentaneamente, dietro proposta motivata di due medici (di cui almeno uno appartenente alla Asl di competenza territoriale).

I TSO possono essere disposti per qualsiasi causa sanitaria, come ad esempio per le malattie infettive dove il rifiuto di un trattamento potrebbe rappresentare una minaccia per la salute pubblica. Il trasporto del paziente in struttura ospedaliera, nei Servizi Psichiatrici di Diagnosi e Cura (Spdc), deve essere operato dal servizio di emergenza extra-ospedaliero in collaborazione con l'organo di polizia locale del comune di riferimento.

La procedura termina con la convalida del provvedimento del sindaco da parte del giudice tutelare di competenza che, attraverso il messo comunale, riceverà gli atti entro 48 ore dalla loro emanazione.

 Il TSO deve essere considerato come un’eventualità del tutto eccezionale, attivabile solo dopo che tutti i tentativi di ottenere un consenso del paziente siano falliti e di durata limitata nel tempo (massimo sette giorni rinnovabili, qualora sussistano ancora le condizioni, su richiesta di uno psichiatra).

Il TSO, come sancito dall'articolo 32 della Costituzione, deve svolgersi nel rispetto della dignità della persona e può essere trasformato, in qualunque momento, in ricovero volontario su richiesta del paziente.

Negli anni la complessità del procedimento da attivare per ottenere un Trattamento sanitario obbligatorio non ha mancato di sollevare perplessità e reazioni contrastanti, sia dagli addetti ai lavori sia nei dibattiti politici.

In particolare è stata sottolineata l'eccessiva macchinosità, nonché la concentrazione di troppo potere decisionale nelle mani delle autorità amministrative piuttosto che in quelle dei sanitari, definendolo spesso un dispositivo amministrativo e non medico.

Tuttavia i numerosi oneri burocratici imposti attraverso la legge, riflettono in realtà la preoccupazione del legislatore di evitare un ricorso al TSO in modo sproporzionato, che ne snaturerebbe la sua natura di extrema ratio, rischiando inoltre, in contrasto con i principi costituzionali, di ledere la dignità del paziente.


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