Societa’ orwelliana • Inganni Il dr Martin intervistato dall’avv Fuellmich: pandemia-truffa
In questo video del 12 luglio 2021, l’avv Fuellmich, intervistava il dr David E. Martin, Presidente di M-CAM International. L’intervista si inserisce nel contesto e iniziative del Comitato Corona (qui il canale Telegram) istituito dall’avv. Fuellmich e avv.sa Fischer (in Germania), tra gli altri. In questa lunga intervista, il dr Martin rivela inquietanti passaggi relativi alla crisi coronavirus ed afferma che NON esiste alcun nuovo coronavirus.
Sintesi della lunga intervista (interrotta anche da momenti di traduzione in tedesco di Fuellmich):
Non sembra esserci nulla di nuovo nel virus Corona. Ci sono 73 brevetti che coprono ogni aspetto del virus e che risalgono a 21 anni fa. Alcuni sono stati depositati già nel 2000. l CDC ha persino pagato soldi extra (dai contribuenti americani) per assicurarsi che alcuni brevetti non fossero visibili al pubblico scrutinio
Alcune persone stanno facendosi enormi quantità di denaro da questa impresa criminale ed è un’illusione credere che il virus sia scappato da un laboratorio cinese e si sia diffuso in tutto il mondo.
Il copione di questa pandemia è stato scritto nel 2004 in una conferenza chiamata ‘Sars e bioterrorismo’, tenuta il 6 gennaio dalla Merck, dove la frase ‘The New Normal’ è stata coniata per la prima volta e adottata dall’OMS per la campagna di propaganda, insieme all’idea di un vaccino universale.
Moderna sapeva di avere un ruolo significativo nello sviluppo del vaccino nel marzo 2019, poiché ha improvvisamente modificato una serie di depositi di brevetti che non hanno avuto successo. Hanno modificato 4 brevetti per iniziare lo sviluppo del vaccino.
Moderna non possedeva tutta la tecnologia che era un problema, quindi hanno negoziato con le 2 aziende che possedevano questa tecnologia – Arbutus e Accuatus Pharmaceuticals che possedevano il processo perchè le particelle lipidiche possano “consegnare” il frammento di mRNA.
Nel novembre 2019, Moderna ha stipulato un accordo di ricerca con l‘Università del North Carolina, Chapel Hill per sviluppare la proteina spike da mettere all’interno della nano particella lipidica per il vaccino. Questo era prima che il virus “emergesse” e quindi significava che un candidato vaccino per il virus, già esisteva.
Ciò che rende la cosa ancor peggiore è che il dottor Fauci in ogni riunione del consiglio di amministrazione del NIAID tra il 2016 e il 2019 lamentò il fatto che non c’era un modo perchè TUTTI facessero un vaccino universale contro l’influenza. Ma … nel 2019 accadde qualcosa: e se ci fosse “un rilascio accidentale o intenzionale di un agente patogeno respiratorio?
Fa specie scoprire che la stessa frase è usata in un libro chiamato ‘Un mondo a rischio’ ( ‘A World At Risk’ ) scritto dall’Organizzazione Mondiale della Sanità nel settembre 2019, mesi prima che il virus emergesse. Dice che abbiamo bisogno di una ‘esperienza globale coordinata per il rilascio di un patogeno respiratorio’, che entro settembre 2020 deve avere in atto una capacità universale per la gestione delle relazioni pubbliche, il controllo della folla e l’accettazione di un vaccino universale.
Nel seguito riporto la mia traduzione di alcuni passaggi del lungo e dettagliato video, e rimando al contempo a questo importante e più recente video (postato il 7.11.2021) che Detoxed.info ha puntualmente sottotitolato in italiano, in cui parla il dr Martin: “Dr. David MARTIN: “MODERNA nasce da una sovvenzione per riscrivere il genoma umano dopo un evento post-estinzione”
Chi è il dr Martin
…fondatore di M-CAM® nel 1998 e da allora l’amministratore delegato e presidente. M-CAM® è una società internazionale che si occupa di finanza dell’innovazione, commercio e finanza di beni immateriali. (…) il dott. Martin ha lavorato a stretto contatto con il Congresso degli Stati Uniti e con numerosi Enti di regolamentazione commerciale e finanziaria negli Stati Uniti, in Europa e in Asia . (fonte)
Dalle sue stesse parole nella intervista:
“Il nostro obbiettivo primario è monitorare le innovazioni che ci sono nel mondo, soprattutto il loro impatto dal punto di vista finanziario ed economico. Il nostro business è quello delle innovazioni e della finanza ad essi connessa”.
Non c’è un “nuovo” coronavirus
“Abbiamo revisionato oltre 4000 presentazioni sul Sars-coronavirus ed abbiamo fatto una revisione esaustiva dal punto di vista finanziario di tutte le manipolazioni del coronavirus, che hanno dato luogo alla SARS come subclade [in genetica sottogruppo di un aplogruppo] della famiglia dei coronavirus.
Abbiamo pubblicato un documento ufficiale nella primavera del 2020, in cui abbiamo preso la sequenza genica che è stata riportata… Abbiamo preso le sequenze genetiche definite “nuove” e fatto una revisione dagli archivi dei brevetti disponibili alla primavera 2020.
Abbiamo trovato oltre 120 evidenze brevettate che suggeriscono che la dichiarazione di un “nuovo coronavirus” è stata totalmente falsa
Non c’era un nuovo coronavirus ma innumerevoli modificazioni, e molto sottili, di sequenze di coronavirus che erano state caricate. Ma non c’era nessun singolo coronavirus identificato come tale. Questo il dato di fatto
Abbiamo trovato, tra i brevetti, documenti di sequenze attribuite al “nuovocorona” che si rifacevano al 1999. Quindi non c’è niente di “nuovo” da due decenni. Fino al 1999 la questione brevetti del coronavirus era esclusivamente applicata alla scienza veterinaria
Il primo vaccino brevettato per il coronavirus è stato dalla Pfizer. Quindi l’idea che misteriosamente saremmo inciampati su un metodo con cui intervenire con i vaccini, per il coronavirus, non è solo ridicola ma dubbiosa.
C’è un brevetto americano 6372224 (citato nel video) relativo al vaccino con la proteina spike (si parla del 28.1.2000) e vengono citati i ricercatori che hanno depositati il brevetto, ed era per il coronavirus canino, che è una delle molteplici forme del coronavirus. Come detto, fino al 1999 l’attenzione per questi vaccini fu in ambito veterinario, si veda il coronavirus canino nel lavoro della Pfizer.
“Noi abbiamo fatto la SARS”
Quel che è piu problematico ed il maggior problema è che Antoni Fauci e la NAAID (National Institute of Allergy and Infectious Diseases) trovarono che la malleabilità del coronavirus poteva essere un potenziale candidato per il vaccino HIV.
La SARS quindi NON è una progressione naturale della modificazione genetica del coronavirus; nel 1999 Fauci finanziò una ricerca nella università del North Carolina, per creare specificatamente – e non potete far a meno di rammaricarvi per ciò che sto per dire- una applicazione poi brevettata il 19 aprile 2002- dove il NIAID costituì un “infectious replication defective coronavirus” (un coronavirus difettoso da replicazione infettiva).
Avevano specificatamente come obbiettivo l’epitelio polmonare umano. In altre parole “noi” abbiamo fatto la SARS. E l’abbiamo brevettato il 19 aprile 2002. Prima di questo non c’è mai stata una epidemia in Asia, che come sapete è seguita per mesi.
Quel brevetto USA nr 6269327, si espone chiaramente in sequenze genomiche molto specifiche, … non solo era ingegnerizzato ma poteva essere modificato sinteticamente, in laboratorio, semplicemente usando la tecnologia di sequenziamento genetico, cioè usando un codice informatico e trasformandolo in un patogeno o un intermedio del patogeno.
E quella tecnologia fu finanziata esclusivamente agli inizi come mezzo attraverso cui potevano imbrigliare il coronavirus come vettore per distribuire il vaccino HIV. Alla mia organizzazione fu chiesto di monitorare la violazione di trattati di armi biologiche (bioweapon) e chimiche, nei primi anni del 2000.
Vi ricorderete l’evento antrace nel settembre 2001. Facemmo parte di una indagine che diede luogo ad una interrogazione congressuale, non solo sulle origini dell’antrace ma anche in ciò che era un insolito comportamento di chi prendeva il farmaco superflox, usato come potenziale trattamento per l’intossicazione da antrace
Per tutto l’autunno del 2001, iniziammo a monitorare un enorme numero di patogeni batterici e virali che venivano brevettati attraverso NIH (National Institutes of Health), NIAID, US Army Services Infectious Desease Programme ed una serie di altri Enti internazionali che collaboravano con loro.
La nostra preoccupazione era che il coronavirus non veniva visto solo come un potenziale agente manipolabile per usi potenziali come vettore vaccinale, ma anche veniva chiaramente considerato come candidato per arma biologica. Quindi il nostro primo rapporto pubblico su questo, avvenne prima dello scoppio della SARS nella seconda parte del 2001.
Potete immaginare quanto sia rammaricato, ad essere qui 21 anni dopo aver segnalato un problema all’orizzonte, in relazione al coronavirus. Dopo la presunta epidemia… e insito sul “presunta” perchè il corona virus come patogeno all’interno del modello virale che abbiamo, non è certamente nuovo e questo dagli ultimi due decenni. In realtà è stato parte delle sequenze di proteine che circolano da tempo.
Ma la presunta epidemia che ebbe luogo in Cina nel 2002-2003, fece sorgere una schedatura problematica nell’aprile 2003, da parte del CDC americano. Questo tema è di fondamentale importanza per precisare le sfumature, oltre ad archiviare tutta la sequenza genetica, per ciò che divenne il SARS coronavirus, cosa che pone una violazione di codici (non si può brevettare una sostanza che sia naturale)
Il dr Martin cita poi una serie di brevetti e derivati di brevetti, che non solo coprivano la sequenza della SARS-coronavirus, ma anche i mezzi per rilevarlo usando la PCR. Il problema: se possedete entrambi i brevetti, quello dei geni e del loro rilevamento, avete la possibilità di controllare il 100% della origine, non solo del virus, ma anche del suo rilevamento. Avete cioè controllo totale del messaggio scientifico.
L’Ufficio Brevetti respinge il brevetto sulla sequenza genica
Ma il problema è che l’affermazione è una menzogna. E la ragione per cui lo è, è che ora l’Ufficio Brevetti ha respinto non solo una volta ma ben due vote il brevetto sulla sequenza genica, definendolo “non-brevettabile”. Questo perchè la sequenza genica era già di dominio pubblico. Ovvero prima che il CDC aprisse la pratica del brevetto, l’Ufficio Brevetti aveva già trovato il 99,99% di identità con il coronavirus già esistente, registrato nel dominio pubblico.
Dopo il rifiuto dell’esaminatore dei brevetti e dopo aver dovuto pagare una multa per l’appello, nel 2006 e 2007, il CDC scavalcò il rifiuto dell’Uff Brevetti, per i loro brevetti. Alla fine nel 2007 ottenne il brevetto del SARS-Coronavirus. Tutte le dichiarazioni pubbliche fatte dal CDC, che diceva che il tutto era nell’interesse pubblico, ma hanno corrotto con denaro l’Ufficiale dei Brevetti.
Per peggiorare le cose pagarono un importo aggiuntivo per mantenere private le loro applicazioni. Se rendete il tutto disponibile per la ricerca pubblica, che senso ha pagare un importo extra per renderlo non pubblico? Mi piacerebbe essermi inventato tutto quello che ho detto, ma tutto questo è disponibile nell’archivio pubblico, consultabile da tutti i membri.
Questo è estremamente importante, perchè i fact checkers hanno ripetutamente affermato che il nuovo coronavirus designato come SARS-COV2, è distinto nei fatti dal brevetto del CDC.
…Non si può avere una designazione SARS su qualcosa senza prima essere SARS, quindi il fact checking ipocrita che è stato fatto che in qualche modo ha detto che il CDC non ha nulla a che fare con questo brevetto particolare, o patogeno, è oltre la credibilità
Ora il 28 aprile, 3 giorni dopo che la CDC presentò la domanda per il brevetto per il SARS-coronavirus, nel 2003, la SEQUOIA PHARMACEUTICALs (che risulta in Holdings di Pfizer e J&J), una azienda messa in piedi nel Maryland, fece domanda per il brevetto di un agente antivirale per trattamento e controllo di infezioni di coronavirus.
La CDC fece richiesta 3 giorni prima e 3 giorni dopo il trattamento era disponibile… Come si potrà mai avere un brevetto per un trattamento di qualcosa inventato tre giorni prima?
Non c’è stata una epidemia di SARS perchè avevamo ingegnerizzato tutti gli elementi di essa. (…) Questa è stata un ingegnerizzazione intenzionale della proteina spike, da inoculare nelle persone per renderle dipendenti da un va cci no pandemico per il corona virus
Il brevetto 7279327, per la natura ricombinante del coronavirus fu trasferito misteriosamente dalla Università del North Carolina, al National Institue of Health, nel 2018
Il 6.1.2004 la Merck scrisse il copione… in una conferenza dal titolo “Sars e bioterrorismo”. Malattie infettive che emergono dal terrorismo biologico… la Merk introdusse la nozione di ciò che hanno poi definito i “new normal” il nuovo normale.
Il linguaggio che divenne la campagna pubblicitaria, adottata dalla OMS. Ma la prima introduzione al “new normal”, che doveva far accettare alla gente una pan-influenza universale e il vaccino coronavirus, fu in realtà adottato il 6 gennaio 2004
Nel marzo 2019 Moderna seppe che sarebbe stata messa in prima linea per i vaccini. Questa è una data molto importante, perchè per ragioni che non sono trasparenti, hanno modificato una serie di richieste di registrazione respinte. Un comportamento molto curioso. Le hanno modificate per fare riferimento ad un rilascio accidentale, anzi deliberato di coronavirus.
In marzo hanno modificato 4 richieste che erano fallite, per iniziare il processo nella produzione di vaccini coronavirus. Ma c’era un problema: si erano affidati ad una tecnologia che non possedevano. Due aziende canadesi, possiedono il brevetto sull’involucro lipidico delle nanoparticelle, necessario per trasportare la iniezione del frammento MRN.
Fonte: https://www.bitchute.com/video/9s9UljZlDJII/
traduzione e sintesi. M.Cristina Bassi per www.thelivingspirits.net
🔴🔴🔴
Nel frattempo, ricordiamo la COMPOSIZIONE DEI "SALVIFICI VACCINI"...
Commenti
Posta un commento