L’UNIONE EUROPEA CONTROLLA E SORVEGLIA LE TUE CONVERSAZIONI SUI VACCINI
Ecco a voi l’ennesima prova di una società in declino, intimorita del pensiero critico e della libera opinione dei suoi cittadini, la piattaforma europea di controllo e sorveglianza: “accettazione dei vaccini nella popolazione”.
Il progetto denominato European Joint Action on Vaccination (EU-JAV) è finanziato dall’European Union’s Health Programme ed ha come obiettivo il tracciamento di tutte le conversazioni online riguardanti l’argomento vaccinazione. Nato a fine 2019 sembra essere questo lo strumento giusto al momento giusto. Infatti in tempi ancora non sospetti l’Unione Europea sembrava già consapevole, non solo della diffusione mondiale del corona-virus, ma anche della soluzione al problema: il vaccino più veloce del West.
A coordinare l’operazione l’Istituto Superiore di Sanità italiano e l’Istituto finlandese per la Salute e il Welfare, entrambi Paesi noti come laboratori sociali, in ambiti più o meno infelici. Nel concreto l’ISS, in collaborazione con l’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma, ha sviluppato una piattaforma online che raccoglie e visualizza in tempo reale dati sui vaccini provenienti da diverse fonti. Dai social media geolocalizzati Twitter e Reddit; dall’enciclopedia Wikipedia, sempre ai primi posti nei risultati dei motori di ricerca e da Google Trends, uno strumento che riporta il volume delle ricerche degli utenti e che quindi conosce gli interessi di tutti noi. L’Unione Europea è così ad oggi in possesso del più grande archivio digitale di controllo massivo delle opinioni vaccinali. L’EU-JAV sa e vede tutto, conosce il tuo pensiero, le tue opinioni, i tuoi amici, i tuoi familiari, sa con chi scrivi e da dove scrivi. Conosce i tuoi interessi e i tuoi desideri e può disporre delle informazioni in maniera incondizionata. La privacy è quindi ampliamente violata, senza rimorso né consapevolezza, ma con l’unico obiettivo di eliminare il rifiuto della vaccinazione, giustificato o no.
Gli scopi dell’EU-JAV sono più che allarmanti: “analisi dei fattori che portano all’esitazione vaccinale, intercettazioni precoci di paure e fake news; sorveglianza degli utenti più coinvolti nella diffusione di disinformazione; mappatura delle comunità coinvolte; intercettazione dei contenuti più condivisi”. La sorveglianza dei cittadini che si interrogano e non credono a tutto è poi accompagnata dal controllo dei pro-vax, considerati fedeli mastini: “identificazione degli utenti in grado di diffondere più efficientemente messaggi di promozione delle vaccinazioni e misurazione in tempo reale della portata e dell’efficacia di eventuali campagne di comunicazione”.
La giustificazione a tutto questo è sempre la stessa: lo facciamo per il tuo bene. Così mentre la Germania non aderisce al progetto, 20 Paesi europei fra cui Francia e Italia, rendono concreto l’occhio del Grande Fratello.
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