Mascherine, la neurologa: «In arrivo aumento esponenziale casi demenza»
La neurologa tedesca Margareta Griesz-Brisson, direttrice della London Neurology and Pain Clinic, ha parlato dei danni che provocherebbero le mascherine al cervello: «Coi bambini diventa pericolosa».
La dottoressa, specializzata in neurologia e neurofisiologia con un dottorato in farmacologia, un mese fa ha pubblicato un video cha ha fatto molto discutere.
Le sue dichiarazioni sull’effetto delle mascherine sul cervello sono state censurate. Ma non abbastanza in fretta dato che erano già state tradotte in inglese. Successivamente il sito “The living Spirit” ha pubblicato la traduzione in italiano.
Come altri esperti, la neurologa tedesca ha posto l’accento sul fatto che l’uso prolungato delle mascherine provocherebbe una privazione di ossigeno e un aumento di anidride carbonica nell’organismo.
«Ci sono cellule nervose che non possono stare più di tre minuti senza ossigeno, non possono sopravvivere».Da ciò consegue la comparsa di diversi sintomi: vertigini, problemi di concentrazione, rallentamento dei tempi di reazione, mal di testa e sonnolenza.
«Quando si soffre di carenza cronica di ossigeno tutti questi sintomi scompaiono perché ci si abitua. Ma la vostra efficienza resterà compromessa e la carenza di ossigeno nel vostro cervello continuerà a progredire».
La dottoressa Margareta Griesz-Brisson ha spiegato che questa condizione potrebbe portare allo sviluppo di malattie neurodegenerative negli anni o nei decenni a seguire.
La neurologa mette in guardia su altri rischi delle mascherine
Per la neurologa l’uso delle mascherine non dovrebbe essere mai un’imposizione ma piuttosto una libera scelta essendo il loro uso pericoloso per il cervello.
La situazione diventa ancora più delicata nel caso di bambini e adolescenti: «Non solo è pericoloso per la loro salute, ma è assolutamente criminale. La carenza di ossigeno inibisce lo sviluppo del cervello e i danni che ne derivano non possono essere annullati».Margareta Griesz-Brisson ha spiegato che la carenza di ossigeno «volutamente indotta» sarebbe una controindicazione medica assoluta.
Quindi «per costringere un’intera popolazione con la forza a una controindicazione medica assoluta, è necessario che vi siano ragioni certe e serie per farlo».
Per la neurologa tedesca l’uso prolungato delle mascherine tra dieci anni si trasformerà in un aumento esponenziale di casi di demenza.
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