La NASA frena sull'ennesima costellazione di satelliti per il 5G
La NASA frena sull'ennesima costellazione di satelliti per il 5G: "Rischio di collisioni molto alto"
La NASA ha espresso alcune perplessità in merito al progetto SpaceMobile che vedrà il lancio di 243 satelliti in orbita per offrire servizi Internet dallo spazio. Dimensioni dei veicoli e altitudine rendono l'operazione poco sicura.
Tramite un comunicato ufficiale la NASA ha manifestato il proprio dissenso in merito allo sviluppo di una nuova costellazione satellitare adibita ai servizi 5G, pronta a occupare un’importante porzione dello spazio orbitale terrestre, poiché il suo ingresso accrescerebbe il rischio di collisioni con i veicoli spaziali già esistenti.
Il progetto prende il nome di SpaceMobile ed è stato presentato alla Federal Communications Commission dalla società texana AST & Science, che vanta partner come Rakuten, Samsung e Vodafone. Il piano prevede il lancio di 243 grandi satelliti a 720 km dalla superficie terrestre, in grado di occupare uno spazio di 900 metri quadri con un investimento iniziale pari a 120 milioni di dollari.
A preoccupare la NASA, oltre alle dimensioni dei satelliti (10 volte più grandi degli attuali standard), sono le 15.000 operazioni annue, tra manovre e attività di pianificazione, richieste per il funzionamento della rete a pieno regime. A ciò si aggiunge una pericolosa vicinanza con il gruppo di satelliti A-Train, gestiti da NASA e US Geological Survey, che monitorano la Terra e offrono immagini dell’atmosfera e della superficie terrestre in 3D.
Satelliti da una tonnellata come quelli previsti nell’operazione SpaceMobile non sono mai stati costruiti da AST - si legge nel documento NASA - e ciò comporterà guasti difficili da prevedere o controllare rendendo così il rischio di collisioni vertiginosamente alto.
AST & Science ha commentato tali affermazioni, sulle pagine di Ars Technica, dicendosi pronta a collaborare con la NASA: “Siamo disposti a fornire chiarimenti sul design della nostra flotta satellitare che risulta in grado di tenere al sicuro le risorse orbitali già presenti nello spazio” ha affermato Raymond Sedwick, capo scienziato presso AST.
Secondo i primi calcoli effettuati dalla società, il rischio di collisione accidentale è di 1 su 5.000, inoltre l’operazione prevede una fase di test con un satellite SpaceMobile costruito in scala ridotta che sarà lanciato in orbita entro il 2021.
La NASA ha comunque suggerito di “prendere in considerazione regimi orbitali alternativi per questa costellazione - possibilmente al di sotto del gruppo A-Train - al fine di consentire un livello di sicurezza più alto”.
La questione passa ora nelle mani dell’FCC, organo statunitense a cui è affidato il controllo dello spettro radio e che dovrà valutare se concedere o meno ad AST la licenza per operare in orbita alla luce di quanto evidenziato dalla NASA nel suo report.
“ A preoccupare la NASA, oltre alle dimensioni dei satelliti (10 volte più grandi degli attuali standard), sono le 15.000 operazioni annue, tra manovre e attività di pianificazione, richieste per il funzionamento della rete a pieno regime. A ciò si aggiunge una pericolosa vicinanza con il gruppo di satelliti A-Train, gestiti da NASA e US Geological Survey, che monitorano la Terra e offrono immagini dell’atmosfera e della superficie terrestre in 3D”
Commenti
Posta un commento