Riflessioni mascherine dove vanno smaltite
Bene, dopo tutti questi mesi di "vairus", dopo i lockdown o per meglio dire CONFINAMENTO, dopo le chiacchiere infinite di pseudo virologi e pseudo politici, possibile che a nessuno sia venuta in mente una semplice domanda?
Ma le mascherine usate, dove dobbiamo smaltirle?
Perché, se il "vairus" è estremamente pericoloso come vogliono farci credere dovrebbero essere gettate nei rifiuti speciali, invece le ritroviamo spesso in strada, gettate per terra, pronte a "contaminare" ...
In buona sostanza, Dio ci ha fornito di un cervello, basterebbe accenderlo...
Meditate gente, meditate...
IL PRINCIPIO DELLA RANA BOLLITA: SMETTI DI ADATTARTI E PRENDI IN MANO LA TUA VITA
Immaginate un pentolone pieno d’acqua fredda nel quale nuota tranquillamente una rana. Il fuoco è acceso sotto la pentola, l’acqua si riscalda pian piano. Presto diventa tiepida. La rana la trova piuttosto gradevole e continua a nuotare. La temperatura sale. Adesso l’acqua è calda. Un po’ più di quanto la rana non apprezzi. Si stanca un po’, tuttavia non si spaventa. L’acqua adesso è davvero troppo calda. La rana la trova molto sgradevole, ma si è indebolita, non ha la forza di reagire. Allora sopporta e non fa nulla. Intanto la temperatura sale ancora, fino al momento in cui la rana finisce – semplicemente – morta bollita. Se la stessa rana fosse stata immersa direttamente nell’acqua a 50° avrebbe dato un forte colpo di zampa, sarebbe balzata subito fuori dal pentolone.
Non è stata l’acqua bollente, ma l’incapacità della rana di decidere quando saltare. Se ci pensi puoi applicare questo principio a tante situazioni che affronti nella vita.
Accettare ogni cosa e adeguarsi non è vivere, ma sopravvivere. È permettere agli altri di decidere per te. Vuoi sopportare fin quando non diventa più sostenibile?
Solo se coltivi l’autostima, il rispetto e l’affetto per te stesso allora sarai in grado di non accettare più passivamente ogni situazione facendo crescere la tua determinazione a cambiare la tua realtà.
Non aspettare che “l’acqua bolla”: decidi di saltare!
Commenti
Posta un commento