Analisi dell'impatto causale bayesiano mondiale della somministrazione di vaccini su decessi e casi associati a COVID-19: un'analisi dei big data di 145 paesi
E’ evidente infatti che nel 2021, l’anno delle grandi vaccinazioni di massa la mortalità generale è aumentata e sono cresciuti anche i contagi veri o fasulli a dimostrazione inequivocabile di un ruolo negativo svolto dai preparati a mRna: invece di impedire i contagi e diminuire la mortalità hanno aumentato sia i primi che la seconda.
Sappiamo che questo è avvenuto per alcuni Paesi come gli Usa la Germania o la Gran Bretagna, ma finora non c’era un quadro generale, adesso però una nuova ricerca ha consentito di avere uno sguardo di insieme.
Si intitola “Analisi dell’impatto causale bayesiano mondiale della somministrazione di vaccini su decessi e casi associati a COVID-19: un’analisi dei big data di 145 paesi” nella quale si dimostra che quasi il 90%) di essi (115 in totale) ha sperimentato nel 2021 questo effetto negativo dei vaccini nel 2021 con un aumento della mortalità generale.
I risultati indicano che la somministrazione dei preparati a mRna, mostra statisticamente una forte tendenza ad aumentare sia i decessi che i casi di contagio. Ma la cosa più sorprendente e che mette all’angolo tutte le possibili speculazioni dei nuovi azzeccagarbugli della sanità sulla possibilità che la causa sia diversa dalle campagne vaccinali è che i paesi con le più scarse percentuali di vaccinazione sono anche quelli che hanno il minor numero di decessi e di contagi per milione di abitanti. Inoltre emerge dalla quantità di dati (tutti ufficiali) un fatto davvero inquietante, ovvero che tutti i Paesi con pochi decessi per COVID-19 nell’anno 2020 sembrano essere stati i peggiori di tutti gli altri dopo l’inizio delle campagne vaccinali come è accaduto ad esempio per Thailandia, Vietnam, Mongolia, Taiwan, Seychelles, Cambogia. In questi casi è davvero impossibile tentare spiegazioni che non coinvolgano i preparati ad mRna.
Lo studio si conclude con un invito: “L’ impatto causale statisticamente significativo e straordinariamente positivo dopo l’introduzione del vaccino sulle variabili dipendenti decessi totali e casi totali per milione dovrebbe essere altamente preoccupante per i responsabili politici. Indicano un marcato aumento sia dei casi correlati al COVID-19 che dei decessi dovuti direttamente a un dispiegamento di vaccini originariamente venduto al pubblico come la “chiave per riconquistare le nostre libertà”. In realtà i cosiddetti responsabili politici e non politici di questa narrazione pandemica sanno benissimo cosa sta accadendo e lo nascondono a popolazioni in stato catatonico che non riescono a vedere nemmeno i più evidenti conflitti di interesse o sarebbe meglio dire le sante alleanze tra gruppi economici, media padronali, giganti farmaceutici, burocrazie sanitarie, medici mercenari per i quali più vaccinazioni sono anche più soldi e politica subalterna nel “creare” una pandemia, né avvertono le colossali contraddizioni nel racconto che son o peraltro visibili nonostante le cortine fumogene dei media.
Non trovano strano ad esempio che pediatri e associazioni degli stessi che spero un giorno siano cacciati via e costretti ai mestieri più consoni al loro livello di intelligenza e/o di onestà, caldeggino la vaccinazione dei bambini, nonostante il fatto che gli stessi studi di Pfizer (dunque già di per sé di parte e di una parte molte volte sorpresa a barare) dimostrino che essa costituisca un vantaggio nullo nell’immediato, e uno sconosciuto a medio e lungo termine. Che insomma al minimo siano inutili. La ragione sta nel fatto che i produttori dei vaccini hanno bisogno – almeno per quanto riguarda il Nord America, che il vaccino venga autorizzato per tutta la popolazione in modo da poter evitare ogni rivalsa legale. Questo è il mondo che ci attende.
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