Microsoft brevetta il corpo umano “Diventerà un computer"

 Repubblica.it – 7 luglio 2004 – Microsoft brevetta il corpo umano – Quando i nostri corpi saranno diventati computer, quando la nostra pelle avrà sostituito fili elettrici, onde radio e raggi infrarossi, quando insomma distinguere uomo e macchina sarà un inutile sofisma, Bill Gates potrà davvero dirsi padrone di un pezzo delle nostre vite. La sua Microsoft ha infatti brevettato nientemeno che il corpo umano. Registrandolo come “apparato per trasmettere corrente elettrica e dati”, come se fosse semplicemente un nuovo tipo di microprocessore.




Microsoft brevetta il corpo umano. Non è un colpo di teatro

L’ultima mossa dell’ex ragazzo di Redmond. Piuttosto un colpo di genio. Per capirlo basta consultare il brevetto numero 6.754.472 del Patent and Trademark Office americano, disponibile su Internet. Dove si spiega, con tanto di disegni e grafici, come funzionerà (in un futuro ancora non definito) l’uomo-computer. Avrà un microfono sul polso destro, indossato come un orologio. Su quello sinistro terrà un display. All’orecchio porterà un auricolare per la riproduzione dei suoni. 

Sull’avambraccio calzerà una tastiera

tastiera nel braccio

Nei primi tempi. Poi potrà digitare (o scrivere con una penna ottica) direttamente sulla pelle. Dalla cintura spunteranno il computer palmare e il cercapersone o il telefonino. Sulle scarpe ci sarà invece l’alimentatore che darà corrente a tutti gli altri dispositivi.

La novità è proprio questa: integrazione totale

L’auricolare riprodurrà i suoni del cellulare ma anche del lettore di mp3. Il piccolo monitor visualizzerà le immagini per conto di ogni apparecchio. E così via. Ma soprattutto sarà la pelle, sfruttando le sue proprietà di conduttore, a collegare le macchine incorporate, letteralmente, nel network umano. Niente fili. Niente onde radio e raggi infrarossi, che sono facilmente disturbabili e altrettanto intercettabili dai pirati informatici.

E’ solo l’inizio. Le immagini e i video potrebbero domani essere trasmesse su occhiali di nuova generazione. Uno speciale orecchino potrebbe registrare i dati sul battito cardiaco o sullo stato degli altri organi. E magari inviare un allarme, in caso di anomalia, direttamente al medico.

“Uno degli obiettivi della politica di brevetto adottata dal dicembre 2003 sta nel fornire a terze parti l’accesso ai frutti dei quasi sette miliardi di dollari di investimento annuo dell’azienda in ricerca e sviluppo, specialmente per innovazioni che alla fine non si manifestano come prodotti Microsoft”, spiega una nota dell’azienda di Gates. Che si è sempre dimostrata attentissima nel blindare la sua proprietà intellettuale (e nell’incassare i relativi diritti d’autore).

Una strategia tanto intraprendente quanto spregiudicata. Nel 2003 il colosso mondiale del software ha depositato oltre duemila brevetti. Suscitando anche feroci polemiche. L’ultima risale ad appena un mese fa. Quando Microsoft ha brevettato il “metodo e apparato creati per lanciare diverse funzioni di programma, basati sul tempo durante il quale viene premuto il bottone di comando”. Chi ha avuto almeno una volta a che fare con un mouse ha immediatamente capito di cosa si trattava. Era il doppio clic.

FONTE 

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