The Great Reset
Lo chiamano The Great Reset, ne hanno parlato a Davos a giugno, al World Economic Forum. Lo sostengono varie lobby internazionali, la fintech, Bill Gates con il suo ID2020, digitalizzazione degli umani, il suo GAVI, attraverso le vaccinazioni a tutti gli umani, MSN, con il brevetto di rilevazione dei dati biometrici (cfr. https://scenarieconomici.it/il-marchio-della-bestia-e-stato-brevettato-da-microsoft/) con la criptovaluta a mining umano. Soros con il Bretton Woods II e la moneta digitale mondiale. La Rockefeller Foundation che sta promuovendo la sperimentazione del common pass, un passaporto sanitario che si sta sperimentando anche in Svizzera e in Canada, e presto ovunque.
Ma di cosa si tratta esattamente? Cos’è questo reset?
E’ il vecchissimo – vecchio come matusalemme – “tabula rasa” di babilonica memoria: in un sistema di moneta debito, inventato 5000 anni fa con la creazione della scrittura – onore all’autore David Graeber morto recentemente, che ha scritto Cinquemila anni di debito – la moneta debito, regolarmente, dev’essere cancellata – tabula rasa – perché quando il debito diventa insostenibile vanno condonati i debiti di tutti i cittadini, altrimenti rischiano di scappare al controllo dell’organizzazione del lavoro. E così i sumerobabilonesi facevano un giubileo ogni 49 anni.
Ma questo inizialmente. Poi, con il passare dei secoli tale pratica fu abbandonata per una più cruenta e spietata: la guerra. Con la guerra si rimettono a zero i debiti incagliati e li si ristrutturano a vantaggio dei creditori guerrafondai che solitamente aizzano le due parti. Con la guerra i grands argentiers si garantiscono il bottino e l’indebitamento per la ricostruzione del paese per le future generazioni, fino a quando ritorna la necessità di reset, provocata dal debito circolante + gli interessi: aumento esponenziale, matematicamente parlando. E ricomincia la giostra.
Anche le pestilenze del passato hanno assolto a quel ruolo di far crollare le banche dei Bardi e Peruzzi – dopo il fallimento della banca dei Bonsignori – che avevano indebitato i sovrani di mezzo mondo, fallimenti che avvennero anche con la complicità dei Veneziani che ritirarono l’oro dai loro depositi presso i banchi fiorentini. Per inciso, la peste del 1349 arrivò dalla Cina attraverso la Via della Seta, controllata da Mongoli e Veneziani. Giusto per fare un parallelismo.
E oggi, che il mondo è arrivato al necessario reset del debito, che cosa fanno i grands argentiers, i veneziani di oggi? Con l’aiuto di una pandemia dai contorni inquietanti e dubbi, proveniente da un laboratorio di Wuhan – inaugurato dalla Francia, finanziato dall’UE, gemellato con un laboratorio di Francoforte e facente parte di programmi di ricerca dell’OMS – si vuole azzerare il debito ma in un modo quanto mai cruento e spietato: schiavizzando con la fintech l’umanità intera. La scusa sarebbe il vaccino covid, e il regime economico: il comunismo. Il cavallo di Troia? Il reddito universale per tutti, o almeno per quasi tutti. I dissidenti nel gulag. Anzi tutti tra il lockdown e i campi prima di potersi “liberare” con il chip o i dot quantici nel vaccino.
A proposito di gulag, un’ipotesi che sta prendendo forma, si sta concretizzando. Ce lo dice l’interrogazione ufficiale di un deputato canadese dell’Ontario. Che chiede spiegazioni al ministro sul piano di costruzione di una rete di campi di detenzione e isolamento nella sua provincia – ma che riguarda il paese intero e il mondo intero – poi il microfono viene tagliato sul più bello.
A settembre il governo federale ha pubblicato un avviso di manifestazione di interesse destinato agli imprenditori per fornire, costruire e gestire campi di quarantena/isolamento in tutte le province e in tutti i territori del Canada. Ma questi campi di isolamento non sono destinati solo alle persone con il covid, bensì a tutta una serie di altre categorie di persone.
Sicuramente il governo è al corrente dell’intenzione di costruire questi campi di isolamento in tutto il paese e la mia domanda al ministro è: quanti campi saranno costruiti e quante persone ha l’intenzione questo governo di detenere in questi campi?”
Questa la prima domanda di Randy Hillier, a cui risponde il premier dell’Ontario:
Risposta: “E’ vero che quando i cittadini lasciano il paese e poi ritornano, le province e il governo federale suggeriscono che si auto-isolino, questa è stata la pratica ed è stata efficiente non solo nell’Ontario ma in tutto il paese. E faremo in modo di raddoppiare gli sforzi perché i cittadini dell’Ontario siano messi in sicurezza, Sig Speaker. Quindi se l’onorevole si riferisce al fatto che quando un cittadino esce dalla provincia o dal paese debba rimanere isolato per due settimane, al ritorno, rispondo che è stata una buona pratica e che ha funzionato. Anche questa Camera ha fatto la stessa cosa da quando siamo tornati. […] Quindi faremo tutto quanto è possibile per fare in modo che queste Camere lavorino e che i cittadini dell’Ontario siano messi in sicurezza.”
Risposta dell’onorevole Hillier:
“Sig Speaker, qua c’è il capitolato del bando di gara, e in questo capitolato è impiegato un linguaggio chiaro per esprimere che questi campi possono essere utilizzati per una serie di persone, che non si limitano ai viaggiatori, anzi i viaggiatori internazionali non sono neanche citati. Parla solo di “una vasta categoria di persone”. Vi invio la copia del capitolato.
Quindi, il vostro governo sta negoziando ed è consapevole di questi piani per detenere e isolare cittadini e residenti del nostro paese e della nostra provincia. Sig Speaker, chiedo al Primo ministro dove saranno costruiti questi campi, quante persone saranno detenute e per quali ragioni potranno le persone essere detenute in questi campi di isolamento, e vorrei che il Premier garantisse al popolo di Ontario…”
E qua il microfono viene bruscamente tagliato. CENSURA.
E poi sempre dal Canada c’è questa seconda fuga di notizie, che chiarisce con una luce sinistra l’interrogazione del deputato dell’Ontario.
Si tratta di un documento che descrive una riunione avvenuta al Gabinetto del Primo ministro canadese Trudeau in cui si prevede un secondo lockdown, e i campi di detenzione per chi rifiuta. L’informazione proviene da un deputato insider, che fa parte del partito liberale canadese e le informazioni provengono da una riunione nel Comitato di pianificazione strategica dal Gabinetto del Premier. “Lo faccio per i miei bambini e tutti gli altri, dice, per un futuro migliore”.
Il 30% del Comitato di pianificazione pur non essendo soddisfatto delle politiche del governo e della direzione presa dal Canada, è stato ignorato dagli altri membri del Comitato.
La tabella di marcia impartita dal Comitato di pianificazione del governo del Canada, è la seguente:
Istituire progressivamente un secondo lockdown su base continua prima nelle metropoli e poi nelle periferie entro novembre 2020
accelerare la costruzione dei campi di isolamento/quarantena entro dicembre 2020
è previsto l’aumento esponenziale dei casi e dei decessi, per fine novembre 2020
un secondo lockdown completo e totale molto più severo del primo, per fine dicembre 2020 e inizio gennaio 2021
la riforma e la trasformazione del sistema di sussidi di disoccupazione per la transizione verso un reddito universale, previsto per il primo trimestre 2021
La programmazione di una mutazione del virus Covid 19 con un altro virus chiamato Covid 21 che porterà a una terza ondata con un tasso di infezione e di decessi molto più elevato, per febbraio 2021
i nuovi casi di ricovero per Covid 19 e Covid 21 supereranno le capacità ospedaliere, per il primo e secondo trimestre del 2021
Restrizioni di lockdown migliorativo chiamate terzo lockdown saranno attuate con il divieto totale di viaggio anche tra città e paesi, secondo trimestre 2021
L’inserimento nel progetto di reddito universale, per il secondo trimestre 2021
L’interruzione programmata delle catene di rifornimento e degli stock, con grande instabilità economica, prevista per la fine del secondo trimestre 2021
Dispiegamento di militari nelle metropoli e nelle principali strade per instaurare posti di blocco e limitare gli spostamenti, al terzo trimestre 2021
Parallelamente a questo programma si è parlato di una transizione economica senza uguali in cui forzare i cittadini.
Per compensare il crollo economico internazionale, il governo federale offrirà un taglio del debito, dei debiti personali, dei prestiti, delle ipoteche, grazie al FMI nell’ambito del programma mondiale di reset del debito, in cambio i cittadini perderanno per sempre la proprietà privata di qualsiasi bene e dovranno partecipare al programma di vaccinazione covid 19 e covid 21 grazie al quale potranno viaggiare anche in pieno lockdown con un pass sanitario per il Canada. La stessa cosa vale per tutti i paesi del mondo.
I membri del Comitato hanno chiesto chi saranno i proprietari dei beni confiscati, e cosa succederà agli istituti di credito: la risposta è stata solo che il programma di reset del debito del FMI si incaricherà di tutti i dettagli. Il nulla assoluto.
Altri membri si sono chiesti cosa succederà ai cittadini che rifiuteranno di partecipare al World Debt Reset del FMI e al passaporto sanitario Health Pass, e la risposta è stata che i membri del Comitato devono elaborare un piano per fare di tutto perché non si produca mai il rifiuto, e che ne va nell’interesse di tutti i cittadini partecipare.
Chi rifiuta vivrà indefinitamente rinchiuso, e quelli che rifiutano il programma di World Debt Reset saranno considerati come un rischio per la salute pubblica, e saranno rinchiusi per sempre se non accettano il programma di cancellazione del debito.
Questo è quanto è stato diffuso da un membro del partito liberale canadese che ha partecipato ad una riunione del Comitato di Programmazione tecnica del governo canadese. Questo è il programma per tutti i paesi del mondo intero.
Tutti i membri che si sono opposti o che hanno fatto domande, sono stati ignorati.
Quando vi dicevo che il punto di cui nessuno vuole parlare è la moneta, ma che è questa che muove il male?
E che è questa che va riformata in senso di cassa, distributivo, e non debito verso parti terze.
Adesso lo sapete.
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