I delinquenti ringraziano il GOVERNO INFAME
Con le modifiche ai decreti sicurezza preparate dal Consiglio dei ministri Pd e M5s rinsaldano l’alleanza, premiati anche dal risultato dei ballottaggi. L’intesa costruita faticosamente negli ultimi mesi all’interno della maggioranza prevede la reintroduzione della protezione umanitaria, andando a smontare le politiche sull’immigrazione di Matteo Salvini e del governo gialloverde. Le nuove norme, sottolinea il segretario dem, Nicola Zingaretti, ripristinano «umanità e legalità». Il testo prevede la cancellazione delle multe milionarie alle navi ong che non verranno più confiscate.
Per le ong che violano il divieto di navigazione spariscono le sanzioni fino a un milione, si scende da 10 mila a 50 mila euro, ma c'è il carcere fino a 2 anni per gli "attivisti" che non si coordinano con le autorità marittime dei Paesi di bandiera e con quelle che intervengono durante i soccorsi.Divieti e limitazioni tornano di competenza del ministero delle Infrastrutture e non saranno più del Viminale.
La riforma del sistema di accoglienza prevede l’assistenza sanitaria e il ripristino della protezione umanitaria cancellata da Salvini che sarà destinata alle persone che nei loro Paesi rischiano «trattamenti inumani e degradanti» . La permanenza nei Centri di prima accoglienza passa da 180 a 90 giorni, ma ancora prorogabili di altri 30 giorni se lo straniero è cittadino di un Paese con un accordo di riammissione.
I richiedenti asilo potranno iscriversi all’anagrafe comunale, avranno la possibilità di convertire il permesso di soggiorno in permesso di lavoro e ottenere una carta di identità valida per tre anni.
Arriva infine un inasprimento delle pene per il reato di rissa e il Daspo dai locali pubblici e di intrattenimento per chi sia stato denunciato o condannato per atti di violenza fuori da un locale. Una “norma Willy” che aumenta le pene per chi abbia partecipato a una rissa, facendo salire la multa da 309 a duemila euro e la reclusione - se qualcuno resta ferito o ucciso - da un minimo di sei mesi a un massimo di sei anni (ora va da tre mesi a cinque anni). Per i protagonisti di disordini o di atti di violenza il questore può disporre il Daspo da specifici locali o esercizi pubblici, se questo viene violato c’è la reclusione fino a due anni e una multa che può arrivare a 20 mila euro. Pene più pesanti per gli spacciatori e una norma per contrastare il traffico di droghe via web: viene creata una lista dei siti usati per lo spaccio, ai quali deve essere inibito l'accesso dai fornitori di connettività a internet, con multe da 50 mila a 250 mila euro per chi non rispetta la norma.
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