RIFLESSIONI su orrore in Umbria
Mi ha toccata profondamente questa notizia :
Bimbo di 2 anni morto al supermercato: la madre fermata per omicidio
Qui uno stralcio dell'articolo :
"Una donna ungherese di 44 anni, è entrata in un supermercato con un bambino di due anni in braccio e poi dichiarato morto dopo una ventina di minuti. lo ha adagiato sul nastro trasportatore, fermo, di una delle casse ed ha cominciato a chiedere aiuto."
Non voglio entrare nel merito dell'accaduto, gli inquirenti stanno ovviamente indagando, c'è però da chiedersi come siamo potuti arrivare a questo punto, c'è da riflettere.
Il demonio come realtà spirituale, come persona, esiste.
È un errore pensare che il demonio non esista. Il demonio esiste e opera, è una creatura pervertita, corrotta, che però non può agire se noi non glielo permettiamo.
L' opera del demonio è quella di contrapporre, separare, usare violenza.
Quando l’uomo non crede più in Dio crede in tutto.
La stessa clinica psichiatrica – partendo dal concetto di unità corpo-mente – descrive, ad esempio, la “crisi acuta d’angoscia” come una “tempesta” cui partecipa tutto l’organismo. Gli stati più gravi giungono fino alla dissoluzione più o meno profonda della coscienza e, nella maggior parte dei casi, comportano manifestazioni somatiche multiple.
Il Male agisce quando «si lascia una porta aperta ».
A Satana sembra che quasi più nessuno creda, eppure proliferano gruppi occultisti, pratiche spiritiste, sette sataniche e il ricorso a maghi e stregoni da parte di una moltitudine di italiani ogni anno. Già Papa Paolo VI (pontefice dal 1963 al 1978) avvisava sacerdoti e laici sul fatto che «la Scrittura ci ammonisce come tutto il mondo giace sotto il potere del maligno».
Le quotidiane notizie di cronaca ci dimostrano che il Male, il diavolo, satana o come volete chiamarlo, non solo esiste, ma continua a colpire, apparentemente indisturbato e questo perché ci siamo allontanati da Dio. Ogni santo giorno. Dobbiamo tornare alla preghiera se vogliamo sconfiggerlo.
Facciamo dunque nostra la preghiera formulata da papa Leone XIII, come prologo a un suo famoso esorcismo, dedicata a San Michele:
«San Michele Arcangelo, difendici nella lotta; sii nostro aiuto contro la cattiveria e le insidie del demonio. Gli comandi Iddio, supplichevoli ti preghiamo: tu, che sei il Principe della milizia celeste, con la forza divina rinchiudi nell’inferno Satana e gli altri spiriti maligni che girano il mondo per portare le anime alla dannazione».
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