Riflessioni : La razza (dis)umana
In questa mia vita ho visto di tutto, ho sentito di tutto, ma questa storia le batte tutte.
Ho sempre pensato che avere un cane sia una marcia in più, una meravigliosa opportunità per essere migliori.
I miei cani li ho vissuti e ne vado fiera, con empatia e amore fin da piccina. Ho iniziato a camminare aggrappandomi al folto pelo di Rol un pastore tedesco che vedevo enorme e che, con pazienza infinita mi proteggeva.
Negli anni, ho imparato ad amare queste splendide creature fidandomi e formando con loro un cerchio perfetto di rispetto profondo.
I cani, tutti, avvertono questa mia predisposizione e mi donano il loro amore, perché di amore si tratta; inutile pensare che siano privi di anima, i loro occhi parlano in maniera trasparente.
Dunque in un giorno qualunque, arriva questa famiglia con una cucciolona di cane Corso, accade che i suoi occhi sono estremamente spaventati e tristi; accade poi, che lei venga tenuta in garage, come fosse un motorino. Due pasti al giorno, rigorosamente in garage, una breve passeggiata al guinzaglio tra un pasto e l'altro e poi il buio, in garage.
Attonita.
Le parole volano e non servono a nulla.
"Il cane va trattato da cane" - dice il proprietario
"Nessuno mi può fare niente, mangia e dorme in un luogo riparato" - continua.
Il fatto stesso di possedere un animale, rende l'essere umano l'animale più pericoloso.
Inaudito.
L'ignoranza smisurata è direttamente proporzionale alla boria, collima con la tracotanza in un mix pericoloso.
RICORDO che è MALTRATTAMENTO di ANIMALI per chi detiene animali in condizioni incompatibili con la loro natura, anche per semplice negligenza previsto dall’art. 727 del Codice penale, punisce con l’ o con «chiunque detiene animali in condizioni incompatibili con la loro natura, e produttive di gravi sofferenze». La stessa pena è riservata per «chiunque abbandona animali domestici o che abbiano acquisito abitudini della cattività».
Il garage NON È un luogo dove il cane possa vivere, perennemente rinchiuso in un piccolo spazio, anche dentro al garage le temperature possono essere troppo calde o troppo fredde, proprio come all’esterno. Per il cane può essere un vero trauma, potrebbero esserci sostanze pericolose come pesticidi, olio per il motore dell’auto, prodotti antigelo e se lasciato da solo il cane può entrarvi a contatto rischiando un avvelenamento con tutti i problemi di salute che ne conseguono. Nel garage spesso conserviamo strumenti e attrezzi affilati o acuminati con cui il cane potrebbe ferirsi gravemente.
Ci vuole intelligenza.
Se proprio non si può fare a meno di tenere il cane dentro a un garage, si cerchi almeno di renderlo un posto accogliente e sicuro, creando una sorta di recinzione con cui delimitare un’area sicura e lontana da pericoli in cui il cane può scorrazzare in tutta tranquillità e, soprattutto, che durante la giornata abbia la possibilità di uscire fuori per correre e giocare.
- Maltrattamenti (art. 544-ter cod. penale): (percosse, torture, sevizie e comportamenti, fatiche o lavori insopportabili). In questo caso occorre telefonare alla Polizia Municipale o ai Carabinieri tramite il 112 provvedendo contemporaneamente a documentare con foto e/o video i maltrattamenti o le lesioni procurate all’animale.
- Malgoverno (art. 672 cod. penale): (mancanza di cure, inedia, costretti in spazi angusti, assenza di ripari da agenti atmosferici/sole) redigere segnalazione scritta corredata da opportuna documentazione (foto/video, descrizione, ubicazione precisa, ecc.) per richiedere l’intervento della Polizia Municipale. In caso di omissione di intervento contattare le Associazioni Animaliste per richiedere un ulteriore supporto.
La realtà è che nel biellese NON sono presenti Associazioni/Enti Animalisti che svolgono attività di vigilanza e sono solo 6 le guardie ecologiche (le quali però possono sanzionare solamente le condotte illecite relative alla fauna selvatica minore), quindi, come possiamo anche solo sperare, che casi del genere possano venire smascherati e giustamente puniti?
Da noi il randagismo canino non esiste, però ci sono evidentemente situazioni altrettanto brutali... il più delle volte si resta impotenti davanti alla mancanza di regolamenti comunali che impediscano questo incivile spettacolo.
Le ASL quasi sempre, laddove intervengono, non riscontrano problemi perchè il confine tra maltrattamento e malgoverno pende sempre a favore dei proprietari ed i senza voce, i cani, restano confinati nel limbo di pochi mq, spesso tra i bisogni e la mancanza d’acqua.
Addolorata, spaventata.
Recupero le forze, mi spingo oltre.
Qualcuno condivide la mia idea, vado avanti sperando che le cose possano cambiare per quella creatura innocente, ma non accade nulla.
Nulla.
Solo il buio l'avvolge, come sempre.
E noi, "esseri umani" che ci reputiamo la specie "intelligente", abbiamo perso.
Restano solo le parole inutili in una realtà sconcertante.
La cosa che mi rattrista di più, oltre alla già deplorevole situazione, è la gente che chiude gli occhi, ancora e ancora.
Non vedo, dunque non esiste.
Il mondo intero va verso questa direzione.
Non vedo, dunque non esiste.
La coscienza è una cosa per pochi e quando urla fa male, impossibile non darle retta, ma la stragrande maggioranza preferisce soffocarla, togliendo così l'unico respiro vitale di sensibilità, di cognizione, portando l'umanità verso il baratro.
Nel buio più profondo.
Oggi è toccato ad un cane, domani potrebbe accadere ad un bambino che differenza fa... Il menefreghismo dilaga.
Le perle rare esistono e orgogliose camminano in silenzio, lungo percorsi tortuosi, con la Luce dentro.
Liberopensiero2019
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