Biella, multato per un caffè nel dehors durante le chiusure per Covid: il giudice dà ragione al barista

 I bar ribelli del biellese hanno ottenuto una prima vittoria. La sentenza di ieri ha dato ragione a Andrea Bovo, titolare dell’omonima pasticceria e bar di Cossato che aveva servito durante le chiusure per COVID-19 un caffè a una cliente nel dehors, considerato dal prefetto non uno spazio all’aperto. “Il giudice Iolanda Villano ha accolto il nostro ricorso, annullato l’ordinanza del prefetto e condannato la prefettura al pagamento delle spese processuali – spiega l’avvocato Enrica Borgna, difensore di Bovo -. La sentenza con la motivazione sarà depositata tra circa 10 giorni, così sapremo quale (o quali) delle nostre ragioni è stata accolta”.

I Carabinieri erano intervenuti nel locale multando per 400 euro e disponendo la chiusura per 5 giorni dell’attività. Il titolare non rispettò la chiusura né pagò la multa. Il prefetto non ingiunse il pagamento della sanzione, ma procedette con la chiusura per 30 giorni per aver condotto l’attività fuori dalle modalità consentite, per non aver ottemperato alla chiusura per 5 giorni e reiterato la violazione.

L’avvocato Borgna ricorse urgentemente al giudice di pace per chiedere una sospensione del provvedimento, il quale accolse la richiesta perché vi era il “pericolo imminente di un danno grave e irreparabile”, danno economico in questo caso.

“Al giudice ho spiegato che la violazione non c’è stata perché la signora non era dentro al locale, ma nel dehors il cui termine stesso indica che è fuori e che non c’è stata reiterazione perché Bovo ha ricevuto un solo accertamento” – dichiara Borgna. L’avvocato riguardo al pagamento della sanzione dice: “L’accertamento non è un titolo esecutivo e al momento la prefettura non ha ingiunto il pagamento, ma a questo punto non credo comunque che ciò accadrà”. FONTE


A deciderlo il giudice di pace di Biella che ha dato ragione ai «bar ribelli» di #IoApro nel Biellese. Ieri 16 luglio c’è stata la prima udienza per uno dei titolari dei locali che durante l’ultima zona rossa avevano aderito alla protesta violando le disposizioni sulle chiusure.  Il tribunale ha dato così ragione ad Andrea Bovo, titolare della Pasticceria e Caffé di Cossato, assistito dall’avvocato Enrica Borgna, e ha annullato l’ordinanza del prefetto che disponeva la chiusura del locale per 30 giorni per non aver ottemperato ai provvedimenti precedenti. Non solo: ha condannato la Prefettura a pagare le spese processuali. La motivazione della decisione del giudice sarà depositata tra una decina di giorni.

Il provvedimento era arrivato a inizio maggio anche se sospeso con la motivazione del «pericolo imminente di un danno grave e irreparabile». Il bar era stato multato per 400 euro per aver servito un caffé nel dehors che non era considerato come spazio all’aperto. In seguito a quella sanzione era arrivato il provvedimento di chiusura per cinque giorni che il titolare del locale aveva deciso di non rispettare. La prossima udienza per il secondo dei locali coinvolti è fissata per il 27 luglio.




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