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Domanda: il popolo cubano è realmente allo stremo delle forze?
Risposta: sì, assolutamente.
Domanda: il popolo cubano sta vivendo in condizioni insostenibili?
Risposta: sì, assolutamente.

Qualcuno sta forse negando che la vita a Cuba sia diventata invivibile per la popolazione? C’è qualcuno che sta forse inneggiando ai regimi comunisti? Assolutamente no. Ma non si può essere così ciechi da non vedere che c’è una strategia degli apparati americani dietro le proteste di questi giorni a Cuba.
Bloccando il turismo, la crisi economica e la crisi sanitaria hanno tolto ai cubani ogni possibilità di andare avanti e gli Usa hanno trovato terreno fertile per provare ad ottenere quello che dal 1959 non riescono ad ottenere.
Cuba per loro risulta ancora il più grande fallimento della diplomazia USA: non riescono a rovesciare il Governo cubano e imporre un proprio uomo, come all’epoca fu Fulgencio Batista.

Perché allora tornano a provarci in queste ultime settimane? Perché si preoccupano ora del benessere dei cubani che vivono da decine di anni in condizioni insostenibili a causa (anche, se non soprattutto) dell’embargo statunitense, dei blocchi commerciali, degli attacchi speculativi?
Perché siamo nuovamente in guerra fredda. E se nella prima Guerra Fredda Cuba era alleata dell’Unione Sovietica in funziona antistatunitense, ora potrebbe essere un’alleata della Cina per lo stesso motivo. Sono tornate le cause dei timori degli USA ed ecco che tornano anche gli effetti: gli americani che provano a mettere le mani sull’isola.

Ora o mai più. Sanno che il terreno è fertile, quindi torna la vecchia dottrina Kissinger in tutto il Sud America proprio perché le condizioni sono le stesse della prima Guerra Fredda, quando fu portato avanti il piano Condor per rovesciare tutti i governi socialisti in quello che gli americani consideravano il proprio cortile di casa.
Ecco perché ci hanno appena riprovato in Venezuela, in Bolivia o in Nicaragua ed ora sfruttano le sofferenze del popolo cubano per provare a rovesciare il governo.
Mi sto sbagliando? Bene. Tolgano l’embargo in questo momento di forte crisi per l’isola caraibica. Mandino aiuti in termini di medicinali e viveri al popolo cubano. Rimuovano le sanzioni, vediamo poi quanto il Governo cubano continuerà a comportarsi da tiranno.

La comunità internazionale, prima di inveire contro il presidente di Cuba (e potrebbe avere anche tutte le ragioni per farlo), perché non inveisce contro il blocco degli Stati Uniti che ha conseguenze drammatiche sulla popolazione cubana? Ipocriti. Falsari.
Perché come al solito hanno bisogno di utilizzare le crisi per ottenere i propri scopi politici. Il Governo cubano l’ha capito ed ha iniziato l’ennesimo braccio di ferro che va solo ed esclusivamente a discapito della popolazione cubana.
Prima di guardare il dito, assicuratevi che qualcuno non stia indicando la luna. I media italiani – ahimè – stanno facendo esattamente il contrario.




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