Femminicidio, ogni giorno una strage #liberopensiero2019
Femminicidio
PALERMO. Responsabile di un caso, l'ennesimo, di femminicidio, un crimine spietato compiuto sotto gli occhi del figlio. Ma le manette si sono chiuse ai polsi dell'uomo che si era macchiato dell'efferato delitto.
+
MILANO - Ennesimo femminicidio in provincia di Palermo. Marco Ricci, 41 anni, ha ucciso la moglie, Maria Scavo, 36enne, commessa in un negozio di calzature in corso Italia a Carini e si è barricato nell'esercizio commerciale.
+
Ennesimo caso di femminicidio, questa volta a Carini, popoloso comune della città metropolitana di Palermo.
+
Uccisa in casa davanti alla figlia di dieci anni. L'ennesimo femminicidio, a Cisterna di Latina. Dopo un lungo interrogatorio, il marito della 36enne ha confessato l'omicidio.
+
Femminicidio a Vicenza, ferito un amico di lei. L'assassino era tornato per riprendersi le sue cose
+
Stalking, violenza domestica, aggressioni, femminicidio. "Progetto Donna" è il programma di intervento concreto e tutela messo in campo dalle Arciconfraternite torresi e dalla Proloco Oplonti.
FEMMINICIDIO, DI GENERE SI MUORE
Oltre 100 i femminicidi dall’inizio dell’anno, uno ogni tre giorni. I numeri del fenomeno in Italia e i provvedimenti adottati per contrastarlo
Le donne islamiche contro la violenza di genere
La denuncia della sezione femminile dell’Associazione nazionale musulmani italiani. Diversi gli episodi denunciati insieme al clima di omertà.
Non c'è differenza sociale o culturale. La violenza si somiglia tutta.
Sempre più frequenti le notizie sulle violenze di genere. Sempre maggiore il numero di donne che diventano bersaglio di uomini violenti. Le donne islamiche devono sottostare a violenze fisiche, ma anche a pressioni psicologiche o subire comunque la volontà dei mariti.
La lotta comincia da noi, da noi soltanto in PRIMIS.
In quanto DONNA!
Denunciare, denunciare, denunciare.
Qui, in Italia si può e si deve!
Quell'islam che tifa per Salvini:
"È giusto fermare l'invasione"
Sono diversi i casi finiti alla ribalta delle cronache nazionali.Donne musulmane, vittime dei genitori o dei mariti violenti. Mogli e figlie che vogliono vivere all'occidentale ed essere libere. Ragazze che preferiscono i jeans o le gonne al velo. E per volere questo si prendono botte, insulti e a volte rischiano pure la morte. Un problema che ha un solo nome: mancanza di integrazione. E un problema che spesso rimane relegato nelle silenziose mura domestiche.
La denuncia della sezione femminile dell’Associazione nazionale musulmani italiani. Diversi gli episodi denunciati insieme al clima di omertà.
Non c'è differenza sociale o culturale. La violenza si somiglia tutta.
Sempre più frequenti le notizie sulle violenze di genere. Sempre maggiore il numero di donne che diventano bersaglio di uomini violenti. Le donne islamiche devono sottostare a violenze fisiche, ma anche a pressioni psicologiche o subire comunque la volontà dei mariti.
La lotta comincia da noi, da noi soltanto in PRIMIS.
In quanto DONNA!
Denunciare, denunciare, denunciare.
Qui, in Italia si può e si deve!
"È giusto fermare l'invasione"
Sono diversi i casi finiti alla ribalta delle cronache nazionali.Donne musulmane, vittime dei genitori o dei mariti violenti. Mogli e figlie che vogliono vivere all'occidentale ed essere libere. Ragazze che preferiscono i jeans o le gonne al velo. E per volere questo si prendono botte, insulti e a volte rischiano pure la morte. Un problema che ha un solo nome: mancanza di integrazione. E un problema che spesso rimane relegato nelle silenziose mura domestiche.
Commenti
Posta un commento