Il popolo sovrano chiede rispetto #liberopensiero2019
Il popolo sovrano ha deciso che la Lega fosse il primo partito.
Il pensiero del popolo sovrano è sacro!
Auspichiamo si possano arrestare tutti della Sea Watch a partire dalla capitana. Multa salatissima per loro.
La legge italiana va rispettata. Vogliamo, esigiamo RISPETTO
Diego Fusaro, SeaWatch: 'La capitana è il volto mefistofelico del capitale, fa pratica di deportazione'
Chi è questa sbruffona?
Cresciuta in una famiglia borghese, la Rackete ha affermato in passato di essere vegana ed ha frequentato studi naturalistici universitari nel Regno Unito. Anni fa ha preso parte alla ricerca marina su navi oceanografiche nel Polo Nord per conto dell’Istituto Wegener, prima di diventare una paladina dei diritti dei migranti. Come spiega Quotidiano, Carola Rackete ha iniziato ad interessarsi dei diritti umanitari dopo un’esperienza con Greenpeace, organizzazione non governativa ambientalista e pacifista fondata a Vancouver nel 1971. Dopo i messaggi social delle scorse ore, la tedesca ha deciso di infrangere la direttiva del Viminale e, al timone della nave battente bandiera olandese Sea Watch 3, ha varcato le acque italiane. Carola Rackete rischia fino a 27 anni di carcere: questa la pena possibile per la capitana della Sea Watch.
Sea Watch 3, perché il capitano Carola Rackete è una fuorilegge e non un'eroina.
La Sea Watch 3 ha violato la legge forzando il blocco navale per volontà di Carola Rackete, il capitano della nave. Ora la ong staziona fuori dal porto di Lampedusa, affiancata da una nave della Guardia di Finanza, in attesa dell'epilogo di questa vicenda. La volontà quella di entrare in porto, ma il sindaco di Lampedusa ha spiegato che non sarà possibile prima delle 20. Di sicuro, la Rackete e la ong, comunque vada, andranno incontro a quanto previsto dal decreto sicurezza-bis, fortemente voluto da Matteo Salvini e recentemente approvato. Il decreto non solo prevede l'utilizzo "di agenti sotto copertura per contrastare il traffico di esseri umani", ma anche "la confisca della nave per coloro che ripetutamente non ottemperano ai divieti di ingresso nelle acque territoriali". Il decreto poi impone il pagamento di una multa "che va dai 10mila a 50mila euro per il comandante, il proprietario e l'armatore". Sanzione, insomma, che dovrà essere pagata dalla ong, che per questo ha agià aperto una raccolta fondi.
Sanzioni, multe, sequestro della nave. Buone ragioni per non dipingere come un'eroina la capitana di Sea Watch, così come viene dipinta da gran parte della sinistra. E non solo. Più che eroina, infatti - decreto sicurezza-bis alla mano - è una fuorilegge. E per comprenderlo non è strettamente necessario il riferimento al decreto. Si pensi che Sea Watch poteva chiedere l'attracco a Malta o in Tunisia, cosa che non ha fatto, in barba alla legge. Così come gli immigrati al centro di questa vicenda sono stati recuperati in acque sar libiche, sempre in barba alla legge. Infine, la Rackete e Sea Watch non hanno mai preso in considerazione di rivolgersi ad altri porti - Marsiglia e Valencia in primis, dove sarebbero arrivati da giorni -, puntando subito su Lampedusa. Dimostrazione del fatto che quello della presunta eroina è un atto politico, punto e stop. Come sottolinea Salvini un atto politico - e fuorilegge - "fatto sulla pelle dei migranti".
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