Terapie alternative che funzionano. Il dottor Stramezzi che ha guarito 160 pazienti affetti da Covid 19

 

Terapie alternative che funzionano. Il dottor Stramezzi che ha guarito 160 pazienti affetti da Covid 19

E’ in prima linea da 10 mesi e, tra ospedale e pazienti curati a casa, ha assistito oltre 160 persone. “Tutte guarite”, spiega a FarodiRoma con orgoglio. Si tratta di Andrea Stramezzi, medico chirurgo e odontoiatra, che in questi mesi di emergenza sanitaria è diventato medico volontario Covid 19.

“E’ iniziato tutto quando un mio caro amico mi ha chiamato, i suoi genitori (entrambi 90enni) stavano male, li ho curati e guariti”, spiega il medico che ritiene fondamentale l’utilizzo delle mascherine. “Se tutti le portassimo sempre, anche tra amici, colleghi o parenti, il virus si estinguerebbe in un paio di mesi, – afferma – funzionano davvero”.

Stramezzi, che va a visitare pazienti in giro per la Lombardia, spiega che insieme al professor Luigi Cavanna e ad altre personalità e ricercatori universitari della medicina, della fisica e dell’economia, fa parte di un nuovo team interdisciplinare che ha compiuto nei mesi scorsi uno studio retrospettivo di una delle terapie più controverse nella cura del Covid 19: l’utilizzo dell’Idrossiclorochina. “Adesso non la uso più per la cura dei pazienti, perché l’Aifa (Agenzia Italiana del Farmaco) ne ha vietato l’uso anche Off-Label, ma prima l’ho sempre utilizzata”. E, a parere del medico, l’Idrossiclorochina funziona e ha un basso costo.

“Mi dispiace che ci abbiano tolto un’arma – dice Stramezzi – che a mio parere era molto efficace. Andrebbe utilizzata nelle fasi iniziali, quando il paziente arriva all’ospedale è ormai tardi”. Ovviamente, come tutti i farmaci, anche questo ha delle controindicazioni. “Non è consigliata a chi ha problemi di cuore, coloro che hanno aritmie. Però nella stragrande maggioranza dei casi potrebbe essere utilizzata a casa senza problemi”, spiega Stramezzi che, da quando hanno vietato l’utilizzo del Plaquenil, ha introdotto tra i farmaci che utilizza un nuovo farmaco.

“Oggi – spiega – utilizzo il Montelukast che non può però essere dato a chi ha problemi di maculopatia o ai bambini”. Un medicinale, utilizzato nella cura dell’asma bronchiale che serve a proteggere l’organismo dalla tempesta di citochine, inibendo i Leucotrieni. Nei nuovi protocolli sanitari della Regione Lombardia però, non c’è spazio per questi farmaci. Così come viene scoraggiato, nel Vademecum del Prof. Galli, per l’Ordine dei Medici, l’utilizzo di cortisone a pazienti non in ossigenoterapia e, sempre, l’Azitromicina, nelle cure domiciliari. “Ho spesso utilizzato entrambi. Secondo la mia personale esperienza questi farmaci sono utili contro il SARS-CoV-2”, spiega Stramezzi. “E’ importante sapere quando e a chi darli, ovviamente”, dice ancora il medico che aggiunge: “un errore che si fa, è pensare che si debba combattere solamente il virus, ma i danni gravi, li fa soprattutto la anomala risposta immunitaria, che questo scatena, con la tempesta citochinica. È quella, quindi, che bisogna prevenire.”

“Le persone a casa vanno visitate, i polmoni auscultati. Io visito tutti i miei pazienti e voglio essere aggiornato almeno due volte al giorno. Mi faccio mandare la pressione, l’ossigenazione del sangue, la temperatura corporea, i sintomi e la glicemia, nei diabetici”. “Insomma, – conclude – cerco di fare il medico, anche se per trent’anni ho fatto solo il dentista”.

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