Preghiamo con Don Carlo Rovagnati
Mercoledì 29 settembre 2021
1 Sefatia' figlio di Mattan, Godolia figlio di Pascur, Iucal figlio di Selemia e Pascur figlio di Malchia udirono queste parole che Geremia rivolgeva a tutto il popolo: 38:2 "Dice il Signore: Chi rimane in questa citta' morira' di spada, di fame e di peste, mentre chi passera' ai Caldei vivra': per lui la sua vita sara' come bottino e vivra'. 38:3 Dice il Signore: Certo questa citta' sara' data in mano all'esercito del re di Babilonia che la prendera". 38:4 I capi allora dissero al re: "Si metta a morte questo uomo, appunto perche' egli scoraggia i guerrieri che sono rimasti in questa citta' e scoraggia tutto il popolo dicendo loro simili parole, poiche' questo uomo non cerca il benessere del popolo, ma il male". 38:5 Il re Sedecia rispose: "Ecco, egli e' nelle vostre mani; il re infatti non ha poteri contro di voi". 38:6 Essi allora presero Geremia e lo gettarono nella cisterna di Malchia, principe regale, la quale si trovava nell'atrio della prigione. Calarono Geremia con corde. Nella cisterna non c'era acqua ma fango, e cosi' Geremia affondo' nel fango. 38:7 Ebed-Melech l'Etiope, un eunuco che era nella reggia, senti' che Geremia era stato messo nella cisterna. Ora, mentre il re stava alla porta di Beniamino, 38:8 Ebed-Melech usci' dalla reggia e disse al re: 38:9 "Re mio signore, quegli uomini hanno agito male facendo quanto hanno fatto al profeta Geremia, gettandolo nella cisterna. Egli morira' di fame sul posto, perche' non c'e' piu' pane nella citta". 38:10 Allora il re diede quest'ordine a Ebed-Melech l'Etiope: "Prendi con te da qui tre uomini e fa' risalire il profeta Geremia dalla cisterna prima che muoia". 38:11 Ebed-Melech prese con se' gli uomini, ando' nella reggia, nel guardaroba del tesoro e, presi di la' pezzi di cenci e di stracci, li getto' a Geremia nella cisterna con corde. 38:12 Ebed-Melech disse a Geremia: "Su, mettiti i pezzi dei cenci e degli stracci alle ascelle sotto le corde". Geremia fece cosi'. 38:13 Allora tirarono su Geremia con le corde, facendolo uscire dalla cisterna, e Geremia rimase nell'atrio della prigione. 38:14 Il re Sedecia mando' a prendere il profeta Geremia e, fattolo venire presso di se' al terzo ingresso del tempio del Signore, il re gli disse: "Ti domando una cosa, non nascondermi nulla!". 38:15 Geremia rispose a Sedecia: "Se te la dico, non mi farai forse morire? E se ti do un consiglio, non mi darai ascolto". 38:16 Allora il re Sedecia giuro' in segreto a Geremia: "Com'e' vero che vive il Signore che ci ha dato questa vita, non ti faro' morire ne' ti consegnero' in balia di quegli uomini che attentano alla tua vita!". 38:17 Geremia allora disse a Sedecia: "Dice il Signore, Dio degli eserciti, Dio di Israele: Se uscirai incontro ai generali del re di Babilonia, allora avrai salva la vita e questa citta' non sara' data in fiamme; tu e la tua famiglia vivrete; 38:18 se invece non uscirai incontro ai generali del re di Babilonia, allora questa citta' sara' messa in mano ai Caldei, i quali la daranno alle fiamme e tu non scamperai dalle loro mani". 38:19 Il re Sedecia rispose a Geremia: "Ho paura dei Giudei che sono passati ai Caldei; temo di essere consegnato in loro potere e che essi mi maltrattino". 38:20 Ma Geremia disse: "Non ti consegneranno a loro. Ascolta la voce del Signore riguardo a cio' che ti dico; ti andra' bene e tu vivrai; 38:21 se, invece, rifiuti di uscire, questo il Signore mi ha rivelato: 38:22 Ecco, tutte le donne rimaste nella reggia di Giuda saranno condotte ai generali del re di Babilonia e diranno: Ti hanno abbindolato e ingannato gli uomini di tua fiducia. I tuoi piedi si sono affondati nella melma, mentre essi sono spariti. 38:23 Tutte le donne e tutti i tuoi figli saranno condotti ai Caldei e tu non sfuggirai alle loro mani, ma sarai tenuto prigioniero in mano del re di Babilonia e questa citta' sara' data alle fiamme". 38:24 Sedecia disse a Geremia: "Nessuno sappia di questi discorsi perche' tu non muoia. 38:25 Se i dignitari sentiranno che ho parlato con te e verranno da te e ti domanderanno: Riferiscici quanto hai detto al re, non nasconderci nulla, altrimenti ti uccideremo; raccontaci che cosa ti ha detto il re, 38:26 tu risponderai loro: Ho presentato la supplica al re perche' non mi mandasse di nuovo nella casa di Gionata a morirvi". 38:27 Ora tutti i dignitari vennero da Geremia e lo interrogarono; egli rispose proprio come il re gli aveva ordinato, cosi' che lo lasciarono tranquillo, poiche' la conversazione non era stata ascoltata. 38:28 Geremia rimase nell'atrio della prigione fino al giorno in cui fu presa Gerusalemme.
Salmi 18
Espressioni di lode per la liberazione
=2S 22; Sl 2
1 Al direttore del coro. Di Davide, servo del SIGNORE, il quale rivolse al SIGNORE le parole di questo cantico, quando il SIGNORE lo liberò dalla mano di Saul. Egli disse:
«Io ti amo, o SIGNORE, mia forza!
2 Il SIGNORE è la mia rocca, la mia fortezza, il mio liberatore;
il mio Dio, la mia rupe, in cui mi rifugio,
il mio scudo, il mio potente salvatore, il mio alto rifugio.
3 Io invocai il SIGNORE ch'è degno d'ogni lode
e fui salvato dai miei nemici.
4 I legami della morte mi avevano circondato,
i torrenti della distruzione mi avevano spaventato.
5 I legami del soggiorno dei morti mi avevano attorniato,
i lacci della morte m'avevano sorpreso.
6 Nella mia angoscia invocai il SIGNORE,
gridai al mio Dio.
Egli udì la mia voce dal suo tempio,
il mio grido giunse a lui, ai suoi orecchi.
7 Allora la terra fu scossa e tremò,
le fondamenta dei monti furono smosse e scrollate;
perch'egli era colmo di sdegno.
8 Un fumo saliva dalle sue narici;
un fuoco consumante gli usciva dalla bocca
e ne venivan fuori carboni accesi.
9 Egli abbassò i cieli e discese,
una fitta nube aveva sotto i piedi.
10 Cavalcava un cherubino e volava;
volava veloce sulle ali del vento;
11 aveva fatto delle tenebre la sua stanza nascosta;
aveva posto intorno a sé, per suo padiglione, l'oscurità delle acque,
le dense nubi dei cieli.
12 Per lo splendore che emanava da lui,
le dense nubi si sciolsero con grandine e con carboni ardenti.
13 Il SIGNORE tonò nei cieli,
l'Altissimo fece udire la sua voce
con grandine e con carboni ardenti.
14 Scagliò le sue saette e disperse i nemici;
lanciò folgori in gran numero e li mise in fuga.
15 Allora apparve il fondo del mare,
e le fondamenta del mondo furono scoperte
al tuo rimprovero, o SIGNORE,
al soffio del vento delle tue narici.
16 Egli tese dall'alto la mano e mi prese,
mi trasse fuori dalle grandi acque.
17 Mi liberò dal mio potente nemico,
da quelli che mi odiavano, perch'eran più forti di me.
18 Essi mi erano piombati addosso nel dì della mia calamità,
ma il SIGNORE fu il mio sostegno.
19 Egli mi trasse fuori al largo,
mi liberò, perché mi gradisce.
20 Il SIGNORE mi ha ricompensato secondo la mia giustizia,
mi ha reso secondo la purezza delle mie mani,
21 poiché ho osservato le vie del SIGNORE
e non mi sono allontanato dal mio Dio, comportandomi da empio.
22 Poiché ho tenuto tutte le sue leggi davanti a me
e non ho rifiutato i suoi precetti.
23 Sono stato integro verso di lui,
mi sono guardato dalla mia iniquità.
24 Perciò il SIGNORE mi ha ripagato secondo la mia giustizia,
secondo la purezza delle mie mani in sua presenza.
25 Tu ti mostri pietoso verso il pio,
integro verso l'uomo integro;
26 ti mostri puro con il puro
e ti mostri astuto con il perverso;
27 poiché tu sei colui che salva la gente afflitta
e fa abbassare gli occhi alteri.
28 Sì, tu fai risplendere la mia lampada;
il SIGNORE, il mio Dio, illumina le mie tenebre.
29 Con te io assalgo tutta una schiera,
con il mio Dio salgo sulle mura.
30 La via di Dio è perfetta;
la parola del SIGNORE è purificata con il fuoco;
egli è lo scudo di tutti quelli che sperano in lui.
31 Poiché chi è Dio all'infuori del SIGNORE?
E chi è Rocca all'infuori del nostro Dio,
32 il Dio che mi cinge di forza e rende la via retta?
33 Egli rende i miei piedi simili a quelli delle cerve,
mi rende saldo sulle mie alture;
34 addestra le mie mani alla battaglia
e le mie braccia tendono un arco di bronzo.
35 Tu m'hai anche dato lo scudo della tua salvezza,
la tua destra mi ha sostenuto,
la tua bontà mi ha reso grande.
36 Tu hai allargato la via davanti ai miei passi
e i miei piedi non hanno vacillato.
37 Ho inseguito i miei nemici e li ho raggiunti;
non sono tornato indietro prima d'averli distrutti.
38 Li ho abbattuti e non sono potuti risorgere;
sono caduti sotto i miei piedi.
39 Tu m'hai cinto di forza per la guerra;
tu hai fatto piegare sotto di me i miei avversari;
40 hai fatto voltare le spalle davanti a me ai miei nemici,
e ho distrutto quelli che mi odiavano.
41 Hanno gridato, ma nessuno li ha salvati;
hanno gridato al SIGNORE, ma egli non ha risposto.
42 Io li ho tritati come polvere al vento,
li ho spazzati via come il fango delle strade.
43 Tu m'hai liberato dal popolo in rivolta,
m'hai costituito capo di nazioni;
un popolo che non conoscevo mi è stato sottomesso.
44 Al solo udir parlare di me,
mi hanno ubbidito;
i figli degli stranieri mi hanno reso omaggio.
45 I figli degli stranieri si sono persi d'animo,
sono usciti tremanti dai loro nascondigli.
46 Il SIGNORE vive: sia benedetta la mia Rocca!
Sia esaltato il Dio della mia salvezza!
47 Il Dio che fa la mia vendetta e mi sottomette i popoli,
48 che mi libera dai miei nemici.
Sì, tu m'innalzi sopra i miei avversari,
mi salvi dall'uomo violento.
49 Perciò, o SIGNORE, ti loderò tra le nazioni
e salmeggerò al tuo nome.
50 Grandi liberazioni egli accorda al suo re,
usa benevolenza verso il suo unto,
verso Davide e la sua discendenza in eterno».
LC 9,57-62
In quel tempo, mentre camminavano per la strada, un tale disse a Gesù: «Ti seguirò dovunque tu vada». E Gesù gli rispose: «Le volpi hanno le loro tane e gli uccelli del cielo i loro nidi, ma il Figlio dell’uomo non ha dove posare il capo».
A un altro disse: «Seguimi». E costui rispose: «Signore, permettimi di andare prima a seppellire mio padre». Gli replicò: «Lascia che i morti seppelliscano i loro morti; tu invece va’ e annuncia il regno di Dio».
Un altro disse: «Ti seguirò, Signore; prima però lascia che io mi congedi da quelli di casa mia». Ma Gesù gli rispose: «Nessuno che mette mano all’aratro e poi si volge indietro è adatto per il regno di Dio».
Romani 3
1 Qual è dunque la superiorità del Giudeo? O quale l'utilità della circoncisione?
2 Grande, sotto ogni aspetto. Anzitutto perché a loro sono state affidate le rivelazioni di Dio.
3 Che dunque? Se alcuni non hanno creduto, la loro incredulità può forse annullare la fedeltà di Dio?
4 Impossibile! Resti invece fermo che Dio è verace e ogni uomo mentitore, come sta scritto:
Perché tu sia riconosciuto giusto nelle tue parole
e trionfi quando sei giudicato.
5 Se però la nostra ingiustizia mette in risalto la giustizia di Dio, che diremo? Forse è ingiusto Dio quando riversa su di noi la sua ira? Parlo alla maniera umana.
6 Impossibile! Altrimenti, come potrà Dio giudicare il mondo?
7 Ma se per la mia menzogna la verità di Dio risplende per sua gloria, perché dunque sono ancora giudicato come peccatore? 8 Perché non dovremmo fare il male affinché venga il bene, come alcuni - la cui condanna è ben giusta - ci calunniano, dicendo che noi lo affermiamo?
9 Che dunque? Dobbiamo noi ritenerci superiori? Niente affatto! Abbiamo infatti dimostrato precedentemente che Giudei e Greci, tutti, sono sotto il dominio del peccato, 10 come sta scritto:
Non c'è nessun giusto, nemmeno uno,
11 non c'è sapiente, non c'è chi cerchi Dio!
12 Tutti hanno traviato e si son pervertiti;
non c'è chi compia il bene, non ce n'è neppure uno.
13 La loro gola è un sepolcro spalancato,
tramano inganni con la loro lingua,
veleno di serpenti è sotto le loro labbra,
14 la loro bocca è piena di maledizione e di amarezza.
15 I loro piedi corrono a versare il sangue;
16 strage e rovina è sul loro cammino
17 e la via della pace non conoscono.
18 Non c'è timore di Dio davanti ai loro occhi.
19 Ora, noi sappiamo che tutto ciò che dice la legge lo dice per quelli che sono sotto la legge, perché sia chiusa ogni bocca e tutto il mondo sia riconosciuto colpevole di fronte a Dio. 20 Infatti in virtù delle opere della legge nessun uomo sarà giustificato davanti a lui, perché per mezzo della legge si ha solo la conoscenza del peccato.
21 Ora invece, indipendentemente dalla legge, si è manifestata la giustizia di Dio, testimoniata dalla legge e dai profeti; 22 giustizia di Dio per mezzo della fede in Gesù Cristo, per tutti quelli che credono. E non c'è distinzione: 23 tutti hanno peccato e sono privi della gloria di Dio, 24 ma sono giustificati gratuitamente per la sua grazia, in virtù della redenzione realizzata da Cristo Gesù. 25 Dio lo ha prestabilito a servire come strumento di espiazione per mezzo della fede, nel suo sangue, al fine di manifestare la sua giustizia, dopo la tolleranza usata verso i peccati passati, 26 nel tempo della divina pazienza. Egli manifesta la sua giustizia nel tempo presente, per essere giusto e giustificare chi ha fede in Gesù.
27 Dove sta dunque il vanto? Esso è stato escluso! Da quale legge? Da quella delle opere? No, ma dalla legge della fede. 28 Noi riteniamo infatti che l'uomo è giustificato per la fede indipendentemente dalle opere della legge. 29 Forse Dio è Dio soltanto dei Giudei? Non lo è anche dei pagani? Certo, anche dei pagani! 30 Poiché non c'è che un solo Dio, il quale giustificherà per la fede i circoncisi, e per mezzo della fede anche i non circoncisi. 31 Togliamo dunque ogni valore alla legge mediante la fede? Nient'affatto, anzi confermiamo la legge.
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