LA NUOVA FRONTIERA: IL POSTO DI LAVORO GARANTITO SENZA SALARIO

 Nel Mondo di Orwell del “vil” RETTILE appoggiato dal Giuda Iscariota tal Salvini, un obbligo viene fatto passare come una scelta: Puoi scegliere tra il Green Pass ottenibile con il vaccino oppure con il tampone.

Nel Mondo di Orwell esiste il lavoro non retribuito, una nuova forma di lavoro – forse quella che hanno in mente – ripresa tale e quali dallo schiavismo che non prevedeva alcun salario, neppure miserabile, se non un tetto e il poco cibo.

Nel Mondo di Orwell del “vil” RETTILE appoggiato dal Giuda Iscariota tal Salvini, la tutela del posto di lavoro “non retribuito” è sacrosanta. Nessuna perderà il posto di lavoro “non retribuito”, ben più tutelato a ben vedere rispetto a quello retribuito che con un sms o un messaggino su Whatsapp puoi essere licenziato.

Nel Mondo di Orwell dei ciarlatani itaGliani, la Costituzione all’art.1 recita che la Repubblica è fondata sul lavoro, rientra nel Titolo I della Cost, è tra i diritti inalienabili e non soggetti a revisione costituzionale.

Andando a leggere sull’enciclopedia Treccani alla voce lavoro, si scopre che esso per essere considerato lavoro deve essere retribuito. Tutto il resto non rientra tra le specifiche “lavoro”.

Nel Mondo di Orwell dei ciarlatani itaGliani, se vieni licenziato ossia perdi il posto di lavoro ossia – ancora – perdi il reddito derivante, hai diritto all’Indennità di disoccupazione e/o al RdC, mentre se vieni licenziato di fatto solo formalmente conservando il posto di lavoro “virtuale” ma di fatto senza stipendio come un disoccupato, non hai diritto all’Indennità di disoccupazione e neppure al RdC perché formalmente risulti “occupato”.

Nel Mondo di Orwell i sindacati tirano un sospiro di sollievo: Il posto di lavoro è salvo.

Non comprendendo che se il Green Pass è un obbligo vaccinale mascherato, il super Green Pass esteso ai lavoratori del pubblico e del privato, è un licenziamento mascherato.

Nel Mondo di Orwell il posto di lavoro è garantito senza stipendio, la nuova frontiera è la ricerca del posto di lavoro senza stipendio, milioni di posti di lavoro spunteranno come funghi con questa clausola per la gioia dell’ISTAT , ovviamente solo per il popolame, mentre il “vil” RETTILE” assieme al Giuda Iscariota tal Salvini e al PD che si autodefinisce garante dei lavoratori, a costoro spetta il salario in assenza di lavoro concreto, sotto ogni profilo a cominciar dalla pessima qualità costantemente prodotta con un trend negli anni sempre verso il basso.

Nel Mondo di Orwell esiste un paese dalla Costituzione più Bella del Mondo, ricca di valori e principi nobili, è governata da politici che per taratura e stima il mondo tutto ci invidia come il RETTILE, ha un MUTO sul colle che vigila attento ricordandoci di “non invocare la libertà…” segno questo che suggerisce che si invoca quel che si è perduto oppure ci è stato sottratto, ma con ciò il MUTO insiste ricordandoci che “invocarla” è segno di solidarietà dall’alto contenuto etico e morale.

Questo paese del Mondo di Orwell si chiama itaGlia, è governato da dei cialtroni e “vil affaristi”, mentre la popolazione che vi pascola nient’affatto liberamente, si divide in due categorie professionali: Gli addetti al turismo e gli addetti all’accoglienza, entrambe riconducibili alla voce “intrattenimento”.

I primi aspettano le frotte di turisti all’aeroporto per intrattenerli nel Luna Park a cielo aperto, mentre i secondi attendono sulle coste orde di immigrati ospitandoli con cure ed attenzioni nel Paese di Bengodi offrendosi “badanti”.

Non poteva mancare in questo paese delle Meraviglie, anche il curatore delle anime, ben protetto ed arroccato dietro le irte mura romane.

“Chi sono io per giudicare?”, questo il suo slogan, salvo poi giudicare chi non si vaccina escludendolo come un Giuda Iscariota dalle funzioni religiose ed apparizioni pubbliche, tra l’altro molto rare prediligendo apparire dispensando i sacramenti ed officiare alle funzioni come un ologramma sui media.

E’ un paese fantastico, un mondo a parte, è il magico Mondo di Orwell dove è pressoché impossibile distinguere il confine che separa gli impostori dai ciarlatani.

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