Preghiamo con Don Carlo Rovagnati
Giovedì 30 settembre 2021
Ger cap 38 (14-28)Sal 18;Lc 10,1-12
Geremia 38 (14-28)
14 Allora il re Sedecìa mandò a condurre con sé il profeta Geremia al terzo ingresso che è nella casa dell'Eterno ; e il re disse a Geremia: «Ti chiederò una cosa; non nascondermi niente. 15 Poi Geremia disse a Sedechia, se dichiaro che a te, non farai tu sicuramente mi ha messo a morte? e se ti do un consiglio, non mi ascolti? 16 Così il re Sedekia giurò in segreto a Geremia, dicendo, come la L ORD vive, che ci ha dato questa vita, non voglio mettere te a morte, né darò te nelle mani di questi uomini che cercano la tua vita.
17 Poi disse a Sedechia Geremia, così dice il L ORD , Dio degli eserciti, Dio di Israele; Se te ne andrai certo dai capi del re di Babilonia, allora la tua anima vivrà e questa città non sarà bruciata col fuoco; e vivrai tu e la tua casa: 18 ma se non uscirai dai capi del re di Babilonia, allora questa città sarà data nelle mani dei Caldei, che la daranno alle fiamme e tu non scamperai fuori dalla loro mano.
19 E Sedekia il re disse a Geremia: Ho paura dei Giudei che sono caduti in mano ai Caldei, perché non mi mettano nelle loro mani e mi deridano. 20 Ma Geremia disse: Non ti libereranno. Ubbidisci, ti supplico, alla voce del SIGNORE che io ti dico: così ti andrà bene e l'anima tua vivrà. 21 Ma se rifiuti di andare avanti, questa è la parola che il L ORD m'ha fatto vedere: 22 Ed ecco, tutte le donne che vengono lasciati nella casa del re di Giuda saranno portati avanti al re di Babilonia, e quelle donne diranno: I tuoi amici ti hanno cavalcato e hanno vinto contro di te: i tuoi piedi sono affondati nel fango,e sono respinti indietro.
23 Così faranno uscire tutte le tue mogli e i tuoi figli ai Caldei: e tu non scamperai dalle loro mani, ma sarai preso dalla mano del re di Babilonia; e farai bruciare questa città con il fuoco . 24 Allora Sedechia disse a Geremia: Nessuno sappia di queste parole, e tu non morirai. 25 Ma se i principi sentono che ho parlato con te, e vengono da te e ti dicono: Dichiaraci ora ciò che hai detto al re, non nascondercelo, e non ti metteremo a morte ; anche ciò che il re ti ha detto: 26 Allora dirai loro: Ho presentato la mia supplica al re, che non mi facesse tornare a casa di Gionatan per morire là.
27 Allora tutti i capi andarono da Geremia e lo interrogarono; ed egli disse loro secondo tutte queste parole che il re aveva ordinato. Così smisero di parlare con lui; perché la cosa non è stata percepita. 28 Così Geremia rimase nel cortile della prigione fino al giorno che Gerusalemme fu presa; e vi era quando Gerusalemme fu presa.
Salmi 18
Espressioni di lode per la liberazione
=2S 22; Sl 2
1 Al direttore del coro. Di Davide, servo del SIGNORE, il quale rivolse al SIGNORE le parole di questo cantico, quando il SIGNORE lo liberò dalla mano di Saul. Egli disse:
«Io ti amo, o SIGNORE, mia forza!
2 Il SIGNORE è la mia rocca, la mia fortezza, il mio liberatore;
il mio Dio, la mia rupe, in cui mi rifugio,
il mio scudo, il mio potente salvatore, il mio alto rifugio.
3 Io invocai il SIGNORE ch'è degno d'ogni lode
e fui salvato dai miei nemici.
4 I legami della morte mi avevano circondato,
i torrenti della distruzione mi avevano spaventato.
5 I legami del soggiorno dei morti mi avevano attorniato,
i lacci della morte m'avevano sorpreso.
6 Nella mia angoscia invocai il SIGNORE,
gridai al mio Dio.
Egli udì la mia voce dal suo tempio,
il mio grido giunse a lui, ai suoi orecchi.
7 Allora la terra fu scossa e tremò,
le fondamenta dei monti furono smosse e scrollate;
perch'egli era colmo di sdegno.
8 Un fumo saliva dalle sue narici;
un fuoco consumante gli usciva dalla bocca
e ne venivan fuori carboni accesi.
9 Egli abbassò i cieli e discese,
una fitta nube aveva sotto i piedi.
10 Cavalcava un cherubino e volava;
volava veloce sulle ali del vento;
11 aveva fatto delle tenebre la sua stanza nascosta;
aveva posto intorno a sé, per suo padiglione, l'oscurità delle acque,
le dense nubi dei cieli.
12 Per lo splendore che emanava da lui,
le dense nubi si sciolsero con grandine e con carboni ardenti.
13 Il SIGNORE tonò nei cieli,
l'Altissimo fece udire la sua voce
con grandine e con carboni ardenti.
14 Scagliò le sue saette e disperse i nemici;
lanciò folgori in gran numero e li mise in fuga.
15 Allora apparve il fondo del mare,
e le fondamenta del mondo furono scoperte
al tuo rimprovero, o SIGNORE,
al soffio del vento delle tue narici.
16 Egli tese dall'alto la mano e mi prese,
mi trasse fuori dalle grandi acque.
17 Mi liberò dal mio potente nemico,
da quelli che mi odiavano, perch'eran più forti di me.
18 Essi mi erano piombati addosso nel dì della mia calamità,
ma il SIGNORE fu il mio sostegno.
19 Egli mi trasse fuori al largo,
mi liberò, perché mi gradisce.
20 Il SIGNORE mi ha ricompensato secondo la mia giustizia,
mi ha reso secondo la purezza delle mie mani,
21 poiché ho osservato le vie del SIGNORE
e non mi sono allontanato dal mio Dio, comportandomi da empio.
22 Poiché ho tenuto tutte le sue leggi davanti a me
e non ho rifiutato i suoi precetti.
23 Sono stato integro verso di lui,
mi sono guardato dalla mia iniquità.
24 Perciò il SIGNORE mi ha ripagato secondo la mia giustizia,
secondo la purezza delle mie mani in sua presenza.
25 Tu ti mostri pietoso verso il pio,
integro verso l'uomo integro;
26 ti mostri puro con il puro
e ti mostri astuto con il perverso;
27 poiché tu sei colui che salva la gente afflitta
e fa abbassare gli occhi alteri.
28 Sì, tu fai risplendere la mia lampada;
il SIGNORE, il mio Dio, illumina le mie tenebre.
29 Con te io assalgo tutta una schiera,
con il mio Dio salgo sulle mura.
30 La via di Dio è perfetta;
la parola del SIGNORE è purificata con il fuoco;
egli è lo scudo di tutti quelli che sperano in lui.
31 Poiché chi è Dio all'infuori del SIGNORE?
E chi è Rocca all'infuori del nostro Dio,
32 il Dio che mi cinge di forza e rende la via retta?
33 Egli rende i miei piedi simili a quelli delle cerve,
mi rende saldo sulle mie alture;
34 addestra le mie mani alla battaglia
e le mie braccia tendono un arco di bronzo.
35 Tu m'hai anche dato lo scudo della tua salvezza,
la tua destra mi ha sostenuto,
la tua bontà mi ha reso grande.
36 Tu hai allargato la via davanti ai miei passi
e i miei piedi non hanno vacillato.
37 Ho inseguito i miei nemici e li ho raggiunti;
non sono tornato indietro prima d'averli distrutti.
38 Li ho abbattuti e non sono potuti risorgere;
sono caduti sotto i miei piedi.
39 Tu m'hai cinto di forza per la guerra;
tu hai fatto piegare sotto di me i miei avversari;
40 hai fatto voltare le spalle davanti a me ai miei nemici,
e ho distrutto quelli che mi odiavano.
41 Hanno gridato, ma nessuno li ha salvati;
hanno gridato al SIGNORE, ma egli non ha risposto.
42 Io li ho tritati come polvere al vento,
li ho spazzati via come il fango delle strade.
43 Tu m'hai liberato dal popolo in rivolta,
m'hai costituito capo di nazioni;
un popolo che non conoscevo mi è stato sottomesso.
44 Al solo udir parlare di me,
mi hanno ubbidito;
i figli degli stranieri mi hanno reso omaggio.
45 I figli degli stranieri si sono persi d'animo,
sono usciti tremanti dai loro nascondigli.
46 Il SIGNORE vive: sia benedetta la mia Rocca!
Sia esaltato il Dio della mia salvezza!
47 Il Dio che fa la mia vendetta e mi sottomette i popoli,
48 che mi libera dai miei nemici.
Sì, tu m'innalzi sopra i miei avversari,
mi salvi dall'uomo violento.
49 Perciò, o SIGNORE, ti loderò tra le nazioni
e salmeggerò al tuo nome.
50 Grandi liberazioni egli accorda al suo re,
usa benevolenza verso il suo unto,
verso Davide e la sua discendenza in eterno».
Lc 10, 1-12
La vostra pace scenderà su di lui.
1Dopo questi fatti il Signore designò altri settantadue e li inviò a due a due davanti a sé in ogni città e luogo dove stava per recarsi. 2Diceva loro: “La messe è abbondante, ma sono pochi gli operai! Pregate dunque il signore della messe, perché mandi operai nella sua messe! 3Andate: ecco, vi mando come agnelli in mezzo a lupi; 4non portate borsa, né sacca, né sandali e non fermatevi a salutare nessuno lungo la strada. 5In qualunque casa entriate, prima dite: “Pace a questa casa!”.
6Se vi sarà un figlio della pace, la vostra pace scenderà su di lui, altrimenti ritornerà su di voi. 7Restate in quella casa, mangiando e bevendo di quello che hanno, perché chi lavora ha diritto alla sua ricompensa. Non passate da una casa all’altra. 8Quando entrerete in una città e vi accoglieranno, mangiate quello che vi sarà offerto, 9guarite i malati che vi si trovano, e dite loro: “È vicino a voi il regno di Dio”. 10Ma quando entrerete in una città e non vi accoglieranno, uscite sulle sue piazze e dite: 11“Anche la polvere della vostra città, che si è attaccata ai nostri piedi, noi la scuotiamo contro di voi; sappiate però che il regno di Dio è vicino”.
12Io vi dico che, in quel giorno, Sòdoma sarà trattata meno duramente di quella città.
Romani 4
La giustificazione attraverso la fede: esempio di Abraamo e di Davide
(Ge 15:5-6; 17:9, ecc.) Ga 3:6-9, 29; Sl 32
1 Che diremo dunque che il nostro antenato Abraamo abbia ottenuto secondo la carne? 2 Poiché se Abraamo fosse stato giustificato per le opere, egli avrebbe di che vantarsi; ma non davanti a Dio; 3 infatti, che dice la Scrittura? «Abraamo credette a Dio e ciò gli fu messo in conto come giustizia». 4 Ora a chi opera, il salario non è messo in conto come grazia, ma come debito; 5 mentre a chi non opera ma crede in colui che giustifica l'empio, la sua fede è messa in conto come giustizia.
6 Così pure Davide proclama la beatitudine dell'uomo al quale Dio mette in conto la giustizia senza opere, dicendo:
7 «Beati quelli le cui iniquità sono perdonate
e i cui peccati sono coperti.
8 Beato l'uomo al quale il Signore non addebita affatto il peccato».
9 Questa beatitudine è soltanto per i circoncisi o anche per gl'incirconcisi? Infatti diciamo che la fede fu messa in conto ad Abraamo come giustizia. 10 In quale circostanza dunque gli fu messa in conto? Quando era circonciso, o quando era incirconciso? Non quando era circonciso, ma quando era incirconciso; 11 poi ricevette il segno della circoncisione, quale sigillo della giustizia ottenuta per la fede che aveva quando era incirconciso, affinché fosse padre di tutti gl'incirconcisi che credono, in modo che anche a loro fosse messa in conto la giustizia; 12 e fosse padre anche dei circoncisi, di quelli che non solo sono circoncisi ma seguono anche le orme della fede del nostro padre Abraamo quand'era ancora incirconciso.
Ga 3:8-18, 26-29; Eb 11:8-19
13 Infatti la promessa di essere erede del mondo non fu fatta ad Abraamo o alla sua discendenza in base alla legge, ma in base alla giustizia che viene dalla fede. 14 Perché, se diventano eredi quelli che si fondano sulla legge, la fede è resa vana e la promessa è annullata; 15 poiché la legge produce ira; ma dove non c'è legge, non c'è neppure trasgressione. 16 Perciò l'eredità è per fede, affinché sia per grazia; in modo che la promessa sia sicura per tutta la discendenza; non soltanto per quella che è sotto la legge, ma anche per quella che discende dalla fede d'Abraamo. Egli è padre di noi tutti 17 (com'è scritto: «Io ti ho costituito padre di molte nazioni») davanti a colui nel quale credette, Dio, che fa rivivere i morti, e chiama all'esistenza le cose che non sono. 18 Egli, sperando contro speranza, credette, per diventare padre di molte nazioni, secondo quello che gli era stato detto: «Così sarà la tua discendenza». 19 Senza venir meno nella fede, egli vide che il suo corpo era svigorito (aveva quasi cent'anni) e che Sara non era più in grado di essere madre; 20 davanti alla promessa di Dio non vacillò per incredulità, ma fu fortificato nella sua fede e diede gloria a Dio, 21 pienamente convinto che quanto egli ha promesso, è anche in grado di compierlo. 22 Perciò gli fu messo in conto come giustizia.
23 Or non per lui soltanto sta scritto che questo gli fu messo in conto come giustizia, 24 ma anche per noi, ai quali sarà pure messo in conto; per noi che crediamo in colui che ha risuscitato dai morti Gesù, nostro Signore, 25 il quale è stato dato a causa delle nostre offese ed è stato risuscitato per la nostra giustificazione.
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