Coronavirus, pronta denuncia di esperti contro il governo

Denuncia penale e ricorso all’Alta Corte di Giustizia Ue per valutare la gestione dell’emergenza Coronavirus da parte delle istituzioni italiane. Ad annunciarli è l’associazione L’Eretico, fondata dal professor Giulio Tarro, il magistrato Angelo Giorgianni, già sottosegretario agli interni alla fine degli anni ’90 e senatore de L’Ulivo durante la tredicesima legislatura, e il medico ricercatore Pasquale Mario Bacco, amministratore delegato di Meleam Spa. I quali fanno sapere che sono già pronti i modelli per l’assunzione di responsabilità dei datori di lavoro che fanno usare la mascherina ai dipendenti e dei medici che somministreranno il vaccino.

Le tesi di Tarro, recentemente intervistato da L’Eco del Sud, sebbene rivelatesi assolutamente fondate, sono state duramente contestate, con attacchi mirati perfino alla sua persona. Anche Bacco, che con la sua società ha svolto già tra febbraio e aprile test sierologici a campione capaci di ridimensionare gli effetti catastrofici attribuiti al Covid-19 dal ministero della salute, dall’Istituto superiore di sanità, dal comitato tecnico – scientifico governativo, ha subito una sorta di boicottaggio, rimanendo inascoltato. Un destino comune ai molti che, in questi mesi, hanno osato cantare fuori dal coro, come testimonia a sua volta la storia di Giuseppe De Donno, primario di pneumologia del Carlo Poma di Mantova e pioniere, per quanto attiene al Coronavirus, nel ricorsa alla plasmaterapia.

Il termine eretico richiama, per queste ragioni, l’aggettivo con il quale vengono apostrofati coloro che si discostano dalla dottrina religiosa. Uno dei casi più emblematici della storia è quello di Galileo Galilei, vissuto a cavallo tra il 1500 e il 1600 e ritenuto colpevole di avere smontato le teorie terrapiattiste fino ad allora imperanti e oggi derise dall’opinione pubblica, oltre che dalla scienza.

L’associazione ha evidenziato una serie di aspetti problematici nella gestione dell’emergenza Covid-19, in particolare sotto il profilo medico-scientifico, epidemiologico e giuridico. «Approcci diagnostici sbagliati, cure inappropriate, misure di contenimento del contagio e di sicurezza scriteriate, in vigore ancora oggi», dichiarano gli esperti de L’Eretico, secondo i quali «sono stati calpestati i diritti dei cittadini tutelati dalla Costituzione italiana e in sede internazionale».

Così, dopo un’istanza in autotutela inviata lo scorso maggio al governo, all’Iss e ai presidenti delle Regioni, l’associazione annuncia la presentazione, nelle prossime ore, di una richiesta di valutazione penale, con riferimento al mantenimento delle misure sopra indicate «nonostante i presupposti su cui esse erano fondate non abbiano trovato concorde la comunità scientifica e successivamente siano state smentite da studi e ricerche di carattere internazionale, nonché dalla stessa realtà dei fatti».

Rispetto all’operato del comitato tecnico – scientifico del governo, l’associazione rileva che «non ha approfondito le indicazioni e le evidenze scientifiche alternative suggerite da alcuni esperti», aggiungendo che chiederà «di verificare se sussistano condizioni di conflitto di interesse tali da influenzare le decisioni assunte». L’Eretico ha in programma, nei prossimi giorni, di attivare pure una procedura davanti all’Alta Corte di Giustizia dell’Unione Europea «affinché siano tutelati i diritti fondamentali che il governo italiano ha violato e continua tuttora a violare».

Sotto accusa anche l’uso delle mascherine, «per il quale lo stesso ministero della Salute prevede possibili controindicazioni, e la somministrazione del vaccino». Il comitato legale de L’Eretico, fanno sapere Tarro, Bacco e Giorgianni, «ha già predisposto il modulo che i cittadini potranno utilizzare per chiedere al proprio datore di lavoro (o al direttore scolastico, in caso di scuole) di assumersi la responsabilità civile e penale per gli eventuali danni alla salute derivanti dall’uso del dispositivo». Un modulo analogo è stato preparato per l’assunzione di responsabilità del medico o del pediatra di libera scelta nei confronti del paziente (e dell’Asl nei confronti del medico) laddove sia disposta la somministrazione di un vaccino obbligatorio.

«Il consenso informato del paziente – concludono i fondatori dell’associazione – è richiesto per legge: eventuali controindicazioni derivanti dalla cura devono essere indicate dal medico perché il paziente possa decidere se accettare o meno la cura e i suoi possibili danni. I moduli sono disponibili sul sito www.leretico.org e saranno inviati entro 7 giorni a tutti gli addetti ai lavori, tra cui i medici di libera scelta e gli uffici di pertinenza delle Asl».

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