Colao: Iniettare sostanze mediche in remoto
E’ possibile utilizzare la tecnologia 5G per iniettare medicinali a distanza, istantaneamente, sulle persone? E’ una delle sorprendenti, e sotto alcuni aspetti terrificanti, dichiarazioni pronunciate da Vittorio Colao, ex amministratore delegato di Vodafone, ora designato dal governo italiano per guidare la task force della cosiddetta “Fase 2”.
Il video con le dichiarazioni di Colao sta ora facendo il giro dei social, provocando molta curiosità e preoccupazione. Se infatti fosse possibile somministrare a distanza un farmaco su una persona, cos’altro potrebbe essergli somministrato, magari a sua insaputa? Come è noto, persino le scoperte scientifiche all’avanguardia possono essere utilizzate da organizzazioni criminale.
Da tempo sulla tecnologia 5G circolano notizie contrastanti, alcune gonfiate ad arte al limite del complottismo, anche se molte accuse sui presunti danni alla salute non sono ancora state smentite con prove inequivocabili. Sta di fatto che il 5G, considerando la sua fascia di operatività che può avvenire nella banda di spettro corrispondente alle microonde da 3 GHz a 300 GHz, il sospetto che il nostro organismo non possa sopportare senza alcun rischio tali frequenze pare più che legittimo.
Le dichiarazioni di Vittorio Colao sul 5G
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