DDL Zan e l’assassinio della Libertà di parola e della Verità

Il governo PDM5S spinge sul DDL Zan, c’è infatti tanta fretta di voler approvare la legge bavaglio sulla cosiddetta “trasnfobia”. Una legge liberticida, che mira a cancellare una volta per tutte la famiglia tradizionale eliminando la parola madre e padre. Vogliono cancellare le radici che sono alla base della nostra società e della nostra Nazione; per proiettarci in quel mondo Radical-Chic e senza radici che tanto piace alle grandi corporation d’oltremare.

Non ne abbiamo mai fatto un mistero, e ne abbiamo parlato spesso: LGBT, movimento Trans, e tengono in ostaggio non solo cinema, televisione, accademia ed università, ma anche la politica mondiale.

Le Università, da Yale ad Harvard ad esempio, ma tutte le grandi University anglosassoni sono obbligate a tenere corsi a tema LGBT su personaggi o la “storia degli omosessuali“. Il cinema americano e inglese ormai è obbligato a inserire personaggi omosessuali in ogni nuova pellicola. O quanto meno a fare propaganda gender.  Hollywood guadagna fior fior di quattrini grazie a questa sua svolta pro-lgbt, perchè? semplicemente perché su internet siti, movimenti, blog e i social sono inondati dai messaggi d’odio o d’approvazione dei cosiddetti “militanti” LGBT. Persone che non vedono l’ora di piagnucolare e piangere alla prima presunta offesa e sono pronti a fare la guerra, boicottare e rovinare con la loro bile qualsiasi cosa propagandi la famiglia tradizionale.

La dittature LGBT e il DDL Zan

Basta dire una parola sbagliata e da eroina diventi il bersaglio numero 1. Ne sa qualcosa la famosissima scrittrice di Harry Potter che, dopo aver forzatamente detto che Silente era omosessuale – tanto per accontentare questi leoni da tastiera LGBT- si è trovata nel centro della polemica. Il problema?! ha sostenuto che solo le donne hanno il ciclo. Ma vi sembra normale che uno venga attaccato per aver detto la Verità?! nel mondo distorto LGBTQ si.

J.K. Rowling di nuovo nel mirino del mondo Lgbt per le sue posizioni sui transessuali. Come riporta l’agenzia Adnkronos, Sembra non avere fine la polemica sulle affermazioni di J. K. Rowling giudicate “transfobiche”.

L’autrice della saga di Harry Potter è tornata sull’argomento dopo che due dei più grandi siti di fan del maghetto hanno preso le distanze dai suoi commenti defininendoli “dannosi e fuorvianti”.

I due siti (The Leaky Cauldron e MuggleNet), che insieme totalizzano circa un milione di utenti, hanno anche annunciato di non voler più pubblicare link al sito web della Rowling e nemmeno sue foto, sottolineando che avrebbero scritto di lei solo per il suo ruolo di creatrice del mondo di Harry Potter. La Rowling non aveva commentato la presa di posizione fino ad oggi, quando ha rotto il silenzio dopo che il fondatore di MuggleNet, Emerson Spartz, le ha espresso sostegno pubblicamente.

A fare propaganda LGBT non sono solo cinema, accademia, politica e i Social come Facebook o Instagram, ma anche piattaforme come Netflix. Alla propaganda si può però resistere, basta pensare con la propria testa, leggere, informarsi e non lasciarsi condizionare dalle falsità e dai messaggi subliminali che ci passano sotto gli occhi ogni giorno.

Ma quello che fa davvero paura è la messa in gioco della nostra libertà. Un articolo come questo, ad esempio, se dovesse passare il DDL Zan, sarebbe a rischio. E cosa rischierebbe chi lo scrive? La galera. Si, non è uno scherzo. Perché è questo ciò a cui stiamo andando incontro.

Si rischia la galera, una multa astronomica, il ritiro dei documenti, della patente di guida, della carta d’identità e del passaporto. Vogliono distruggerti e piegarti alla propaganda e alla loro malata ideologia nello stile del Grande Fratello e del Partito di 1984.

Opposizione al DDL Zan

Dire la Verità, sostenere che solo un uomo e una donna possono fare figli naturalmente, diventerà reato. Eppure c’è chi si oppone a questa legge bavaglio, c’è chi combatte contro la tirannia del politicamente corretto. In Primis l’Onorevole Pillon della Lega, che ha attirato su di sè l’odio e gli insulti di tutto il panorama LGBT italiano ma che, come uno scoglio di fronte alla tempesta, continua a combattere ed è disposto a tutto pur di non fare passare la legge.

C’è chi combatte, chi vuole rimanere in piedi, chi si oppone a questa follia. Bisogna far sentire la loro voce, perché se no andremo davvero incontro alla Dittatura dell’ideologia gender.




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