We are Q
L’apparizione del “patriota Q”
Alla fine di Ottobre 2017, su 4chan, un sito originariamente pensato per postare immagini con commenti ma comunemente usato come un forum per utenti anonimi, iniziava a postare un anonimo che si definiva “Q Clearance Patriot“, cioè Patriota con accesso al livello di classificazione Q, corrispondente a Top Secret in alcuni dipartimenti dell’amministrazione Usa. I post di Q, definiti “drop” (gocce), hanno continuato fino ad oggi, passando da 4chan a un’altra board, 8chan, che ora è diventata 8kun.net.
Considerato inizialmente con curiosità, ma anche ridotto da molti utenti ad una sorta di scherzo, con il procedere dei mesi (e degli anni, ora) è risultato sempre più evidente che Q è legato all’amministrazione Trump e allo stesso Presidente. Tramite un susseguirsi di “coincidenze” (che chiaramente non possono più essere tali, in quanto ormai sono letteralmente centinaia) che risultano in concordanze di argomenti e tempi con i tweet di Trump, anticipazioni di mosse del governo Usa, sviluppi futuri poi verificatisi di eventi in corso o persino non ancora accaduti al momento del post, si è capito che Q ha un legame con Trump, e che potrebbe essere espressione di un piano estremamente ben congegnato e che sta effettivamente venendo implementato.
Cosa dice Q?
Cosa dice Q? In pratica descrive una realtà che alcuni già sostenevano da anni: gli Stati Uniti in primo luogo, e con loro praticamente quantomeno tutte le Nazioni occidentali e i loro satelliti, e vari altri Paesi al mondo, sarebbero ostaggio di una mafia internazionale globalista, con ramificazioni tra politici, grandi famiglie imprenditoriali, persone dello spettacolo, e soprattutto tra i media di ogni Paese.
Chi ha in mano le redini starebbe ben più in alto di questi soggetti, ed è legato alle grandi famiglie che in questi ultimi due secoli detengono principalmente il potere bancario e finanziario, ad altri gruppi di potere di lungo corso (es. alcune famiglie reali) e alle centinaia di organizzazioni e soggetti influenti che sono espressione di costoro. Questo potere disprezzerebbe visceralmente il resto della popolazione umana che considera bestiame (pecore), ritenendosi una razza a parte e superiore, e il suo obiettivo sarebbe quello di sfruttare il mondo per arricchirsi e mantenere il potere per sé ed i propri discendenti. Tra le loro pratiche ci sarebbe la pedofilia, e non esiterebbero a usare il loro potere per scatenare guerre al fine del profitto e del trionfo dello spargimento di sangue.
Il mezzo principale tramite il quale questa Organizzazione (chiamata nel gergo dei QAnon – ossia i soldati anonimi di Q – “Qabal”) starebbe attualmente esercitando il proprio potere, a parte il controllo della finanza mondiale (manipolazione degli stock market) e delle politiche monetarie (tramite le Banche Centrali) è anche il controllo di alcune delle principali agenzie di intelligence occidentali, in primis la Cia, che verrebbero utilizzate come veri e propri eserciti illegali, come hub dei traffici di esseri umani e della droga, e come mezzi di collegamento tra le varie propaggini nazionali del potere. Queste ultime si relazionerebbero principalmente tramite grossi gruppi, tutti interconnessi, di funzionari pubblici non eletti, politici, persone dello spettacolo, e soprattutto, i media mainstream. Questi gruppi di potere costituirebbero quello che Donald Trump ha sempre detto – sin dalla sua discesa in campo nel 2015 – di voler combattere: “il Deep State“.
Il dominio del Deep State
l Deep State eserciterebbe così reale dominio in ogni Paese per conto dei loro padroni, e, soprattutto tramite l’azione dei media, creerebbero agli occhi della gente una realtà fittizia, condizionandone profondamente il comportamento e le azioni. L’esercizio della democrazia diviene così meramente formale, in quanto le persone vengono condizionate, e la loro sovranità individuale viene disattivata e svuotata.
Secondo i QAnon, questa situazione perdura da decenni, e forse da secoli. Dopo aver spadroneggiato in Europa ed averla distrutta con la Seconda Guerra Mondiale, questi poteri avrebbero aumentato la loro presenza negli Stati Uniti, infiltrandone ogni recesso del potere, fino alla Presidenza. Alcuni presidenti se ne accorsero ma non poterono far nulla, molti altri si inchinarono a questo potere o ne furono persino diretta espressione, alcuni tentarono di resistere. John Fitzgerald Kennedy iniziò ad opporvisi e pagò la conseguenza estrema, sempre secondo i QAnon. Barack Obama sarebbe stato nient’altro che un burattino di questi poteri, e gli Usa e il mondo intero – con la sua presidenza – stavano rapidamente procedendo verso quel baratro paventato durante i peggiori momenti della Guerra Fredda. In quell’abisso saremmo probabilmente precipitati tutti – secondo Q – con la presidenza di Hillary Clinton, esecutrice di alto livello degli ordini del Deep State.
Tuttavia, il piano del Deep State sarebbe stato fermato da Donald Trump, da quando entrò nell’arena politica, e, in modo del tutto imprevisto da parte dei media (ma non del tutto inaspettato da parte di certi che avevano intuito cosa stesse accadendo) divenne Presidente. QAnon afferma di capire che Trump venne cooptato da un gruppo di patrioti americani, sostanzialmente la parte non comandata dal Deep State e ancora patriottica dei militari: principalmente la Marina militare, la NSA allora comandata dall’Ammiraglio Rogers, e le varie branche dell’intelligence militare. Essi avrebbero saputo cosa stava accadendo, opponendosi al Deep State almeno sin dai tempi dell’assassinio di Kennedy, e ovviamente volendo evitare l’annichilimento del loro Paese, avrebbero escogitato e messo in atto un Piano di una complessità spaventosa. L’obiettivo: impedire alla “Cabal / DeepState” di prendere nuovamente il potere, dopodiché estrometterli dal dominio dell’amministrazione americana, e (necessariamente, perché si tratta di una piovra internazionale) eliminarla anche dagli altri Paesi dove essa risiede e prospera. Trump vinse le elezioni; Q ha affermato che, se questo non fosse successo, i Patrioti americani erano pronti a misure drastiche per evitare il disastro, tra cui un colpo di Stato.
La “pulizia” di Trump
Dal momento in cui Trump ha prestato giuramento come il quarantacinquesimo Presidente degli Stati Uniti, i patrioti – chiamati nel gergo Qanon “White Hats”,
cappelli bianchi – avrebbero preso il controllo dell’America, e starebbero procedendo a una radicale opera di pulizia, principalmente negli Usa ma anche in moltissimi altri Paesi del mondo, tramite i cappelli bianchi locali collegati con loro. Q avvisa il proprio pubblico che queste operazioni devono essere svolte in modo non palese, sotterraneo (questo modo di procedere in gergo Q è chiamata SilentWar, la Guerra Silenziosa) e solo una piccola frazione di quello che sta accadendo emerge e diviene pubblica.
Insomma staremmo assistendo ad una sorta di guerra “segreta”, al momento caratterizzata dalle “purghe” di Trump. Q e i QAnon motivano questa segretezza con la necessità di agire con metodi occulti in quanto il pubblico, ancora per la grande maggioranza indottrinato e rispondente agli stimoli dei media, rischierebbe di non comprendere la situazione e di essere condotto dai media controllati dalla “Cabala”, ad opporsi e persino a reagire con violenza. Il controllo mentale esercitato dai “FakeNewsMedia” – come li chiama anche Trump – è tale che i cittadini probabilmente combatterebbero per salvare i loro carcerieri, sempre secondo i seguaci di Q. Per superare questa situazione, a fianco della SilentWar, verrebbe quindi portata avanti l’operazione Q.
Un bellissimo, coraggioso mondo nuovo attende. Faremo questo viaggio insieme. Un passo alla volta. WWG1WGA” – Q. WWG1WGA è il motto reso celebre proprio da Q: “Where We Go One, We Go All“, cioè “Dove Va Uno Di Noi, Andiamo Tutti” ( tutti per uno, uno per tutti).
I drop di Q sono pubblicati in originale su una sezione di 8kun.net, e poi vengono raccolti in automatico e pubblicati sui siti qmap.pub e qanon.pub. Il primo consente una traduzione in italiano il secondo è più spartano, ma contiene i “timestamp”(giorno e ora) originali dei drop. I drop sono scritti a volte in modo abbastanza chiaro, a volte in modo criptico e con un linguaggio tipico dell’intelligence.
Per i media maistream si tratta di una assurda e anche spaventosa tesi cospirazionista di estrema destra e messa sopra dai fanatici trumpiani, per creare un humus psichico adatto ad atti di violenza e di intimidazione verso gli avversai del POTUS. Il 6 agosto 2018, BuzzFeed ha segnalato che sembra plausibile che “QAnon sia uno scherzo della sinistra ai danni dei sostenitori di Trump”. La teoria vuole che il vero scopo di chiunque abbia cominciato a postare questi contenuti su 4chan fosse capire cosa si sarebbero bevuti i supporter di Trump e le destre statunitensi, per farli passare come dei pazzi furiosi e persone instabili di mente. Questa idea che QAnon sia un trollaggio della sinistra è dovuto al fatto che nel 1999 viene pubblicato un romanzo intitolato “Q”, il cui autore è Luther Blissett, pseudonimo con cui era noto il collettivo di scrittori italiani ora conosciuto come “Wu Ming”.
Il romanzo parla di un personaggio anonima senza identità che viaggia per l’Europa subito dopo la Riforma protestante del seicento, che studia i diversi movimenti radicali e tipi di ribellione. Nel frattempo, una spia del Vaticano di nome Q lo insegue e gli consegna messaggi criptici firmati solo con questo pseudonimo. È stato un best-seller in Europa, ma non in America. Addirittura Open sostiene che il vero avvelenatore dei pozzi sarebbe Donald Trump stesso, in quanto lo stesso Trump condivide i tweet di molti utenti QAnon, alcuni di questi sono stati sospesi da Twitter per i loro contenuti. Uno di questi ritraeva gli oppositori di Trump – Obama, Clinton e tanti altri – dietro le sbarre.
Infine c’è che pensa che QAnon non sia altro che una strategia del Deep State per rinnovarsi e fare in modo che uno dei suoi uomini non incriminabile né compromesso con la pedofilia delle élite democratiche, come Donald Trump, possa portare avanti il progetto del Nuovo Ordine Mondiale, indisturbato, facendo credere che lo stia combattendo; e la strategia Q sarebbe utile a questo scopo, ossia deviare l’attenzione della massa su altri soggetti obsoleti e non più utili, incanalando la protesta negli Usa, verso obiettivi sterili, secondo la strategia della cosiddetta “opposizione controllata“.
In Italia, a destra e non solo, c’è chi prende la questione molto seriamente. Sono nate molte pagine che spiegano la teoria QAnon, tra cui la pagina Facebook QAnon Italia, e su siti di informazione alternativa di YouTube, iniziano ad essere intervistati i più noti sostenitori di Q, tra cui Alessandro Sieni di Padova dove in un secondo recente video intitolato “La Notte di Q: fantasia o realtà?” ci spiega perché ritiene vera la strategia Q. Per il momento, quindi, non resta che farsi una propria idea su questa complicata vicenda, ed eventualmente aspettare che i piani di Q si rivelino, eventualmente, esatti.
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