Remdesivir per il trattamento del covid19

Via libera della Ue al Remdesivir. La Commissione europea ha autorizzato il medicinale Remdesivir per il trattamento contro Covid-19. L'autorizzazione ha seguito una procedura accelerata, arriva una settimana dopo la raccomandazione dell'Agenzia europea per i medicinali (Ema), e l'approvazione da parte degli Stati membri. Si tratta di tempi record, in periodi normali ci vogliono oltre due mesi perché si passi dalla domanda all'autorizzazione Ue.


FONTE





Il Remdesivir (codice di sviluppo GS-5734) è un farmaco antivirale della classe degli analoghi nucleotidici. È stato sviluppato da Gilead Sciences come trattamento per la malattia da virus Ebola e le infezioni da virus Marburg,sulla base della tecnologia ProTide precedentemente sviluppata da Chris McGuigan all'Università di Cardiff. È stato poi dimostrato che possiede attività antivirale contro altri virus a RNA a singolo filamento come il virus respiratorio sinciziale umano, virus Junin (Argentinian mammarenavirus), virus della febbre da virus Lassa, virus Nipah, virus Hendra e i coronavirus (compresi i virus che causano la MERS e SARS


Test di laboratorio suggeriscono che remdesivir è efficace contro un'ampia gamma di virus, tra cui SARS-CoV e MERS-CoV. Il farmaco è stato usato per curare l'epidemia di virus Ebola nell'Africa occidentale del 2013-2016.


Remdesivir è stato sottoposto a test clinici durante l'epidemia del virus Ebola del 2013-2016. I risultati preliminari si sono dimostrati promettenti e il farmaco è stato usato in situazioni di emergenza durante l'epidemia di Ebola di Kivu iniziata nel 2018. Ad agosto 2019 i funzionari sanitari congolesi hanno annunciato che il farmaco è meno efficace dei trattamenti con anticorpi monoclonali come mAb114 e REGN-EB3.I test sono stati utili per capire il profilo tossicologico del FARMACO.


Alla fine di gennaio 2020, in risposta alla pandemia di coronavirus 2019-2020, Gilead ha avviato test di laboratorio sul remdesivir al fine di curare il SARS-CoV-2, affermando che il farmaco si era dimostrato attivo contro SARS e MERS in modelli animali di infezione da CORONAVIRUS. Gilead ha fornito remdesivir per il trattamento di un piccolo numero di pazienti in collaborazione con le autorità mediche cinesi.[16] Alla fine di gennaio 2020, remdesivir è stato somministrato al primo paziente americano con polmonite da SARS-CoV-2, nella contea di Snohomish, Washington. Sebbene non si possano trarre grandi conclusioni sulla base del singolo trattamento, le condizioni del paziente sono migliorate notevolmente il giorno successivo e alla fine è stato dimesso.Sempre alla fine di gennaio 2020, i ricercatori medici cinesi hanno riferito che remdesivir e altri due farmaci, l'idrossiclorochina e il favipiravir, sembravano avere "effetti inibitori abbastanza buoni" su SARS-CoV-2,dopo di che sono state presentate le richieste per iniziare i test clinici.

Per l'Organizzazione mondiale della sanità, l'antivirale della Gilead è il miglior candidato per combattere il coronavirus SARS-CoV-2;il farmaco è stato impiegato come terapia antivirale sperimentale all'Istituto nazionale per le malattie infettive "Lazzaro Spallanzani" di Roma per curare una coppia di turisti cinesi colpita da COVID-19.

Il 17 marzo 2020 Matteo Bassetti, primario della clinica di Malattie infettive del Policlinico San Martino di Genova, ha annunciato nel punto stampa sull’emergenza coronavirus, di avere il primo vero guarito trattato con il farmaco sperimentale Remdesivir.

Nel 2019 la forma attiva di remdesivir, GS-441524, ha mostrato di avere possibile attività nel trattamento della peritonite infettiva felina causata da un coronavirus.


Remdesivir è un profarmaco, nello specifico un ProTide, che viene metabolizzato nella sua forma attiva GS-441524, analogo dell'adenosina. Interferisce con l'azione dei virus a RNA polimerasi. Non è noto se funga da terminatore delle catene di RNA o causi mutazioni.Sappiamo che l'RNA polimerasi RNA-dipendente del virus dell'ebola è inibita per la maggior parte dalla terminazione della catena.

Nel 2018 sono state identificate mutazioni dell'RNA del virus dell'epatite di topo che causano una resistenza parziale a remdesivir. Queste mutazioni rendono i virus meno efficaci in natura. FONTE WIKIPEDIA


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