RIVOLUZIONE :POPOLO IN RIVOLTA ASSEDIA IL PARLAMENTO: SALVINI E MELONI I GRANDI ASSENTI

 Da VOX e RadioRadio 



La protesta per la riapertura divampa nel cuore della politica italiana. Esplode la rabbia per il lockdown perenne e prolungato e la tensione da parte di tutti i commercianti e i ristoratori ha trovato sfogo nel pomeriggio di fronte alla Camera dei deputati. I partecipanti provenienti da diversi luoghi del Paese e appartenenti alle più disparate categorie rimaste chiuse e senza “sostegni” hanno dato vita a una manifestazione attiva e partecipata. Nonostante alcuni scontri con la polizia, subito condannati dagli stessi organizzatori dell’iniziativa, ma che velocemente hanno catturato l’attenzione dei media.

Tra i manifestanti anche Paolo Bianchini, Presidente MIO Italia, che si trova di fronte al Parlamento a Roma e afferma ai nostri microfoni: “Noi stiamo contestando fortemente chi ha preso fino ad oggi delle decisioni sulle nostre aziende e sul nostro futuro e ci continua a tener chiusi, nonostante abbia sbagliato il 99% delle decisioni prese”.

Ecco il suo intervento completo in diretta a “Lavori in corso”.


La situazione è stata gestita bene dalle forza dell’ordine e soprattutto da noi che abbiamo messo in disparte chi era venuto per rovinare la manifestazione. La situazione è degenerata nel momento in cui qualche imbecille ha utilizzato la nostra piazza per prendersela con le forze dell’ordine mentre stavano qui semplicemente per presidiare e fare il loro dovere.


Il tema è un altro. Alcune trasmissioni televisive hanno dato notizia solo del fatto che in piazza c’erano i fascisti. Di questo ne prendiamo atto e da questo punto di vista abbiamo fatto un comunicato stampa e rispostato l’attenzione su quello che è il tema che è economico. Noi stiamo contestando fortemente chi ha preso fino ad oggi delle decisioni sulle nostre aziende e sul nostro futuro e ci continua a tener chiusi, nonostante abbia sbagliato il 99% delle decisioni prese. Qui noi ci siamo sentiti ripetere spesso che siamo in guerra però a comandare questo esercito abbiamo mandato una persona che non ha nemmeno fatto il militare. Il Ministro Speranza non è in grado e lo ha dimostrato. 

La variante imprese che ha contagiato le nostre aziende ha un unico vaccino: il lavoro. Se questo non viene messo in pratica da noi, perché se aspettiamo che le decisioni le prende la politica che ha sbagliato tutto fino ad oggi, e il piano vaccinale sta dando dimostrazioni di questa roba. Stiamo ad aspettare l’immunità di gregge? Arriverà nel 2063 continuando così. E’ naturale che contestiamo chi prende decisioni sul nostro futuro avendo il cu** al caldo con la garanzia di uno stipendio che arriva a fine mese. Qui arrivano sfratti esecutivi, bollette che non si possono pagare, le convocazioni in tribunale per liberare i locali. Non ci stiamo rendendo conto che l’Italia sta andando verso una deriva importante. E se questi signori che stanno nel palazzo alle mie spalle pensano che noi imprenditori andiamo dagli usurai per farci dare i soldi per pagare gli affitti, i mutui e le bollette se lo scordano. Questo è il punto cruciale della manifestazione di oggi.

Quali condizioni ci saranno domani? Tantissimi imprenditori liberi sceglieranno di aprire le aziende e di fare accomodare i clienti che hanno dato solidarietà. Questo lo faremo con coscienza. Il lockdown ha dato un messaggio di deresponsabilizzazione e lo vediamo in questi giorni dove migliaia di italiani hanno preso un aereo per andare alle Canarie e io magari non potevo andare nel paese vicino a Viterbo a portare un fiore a mia nonna. Sappiamo che le nostre aziende sono chiuse in un momento dove le persone poi si riuniscono a casa.

C’è una sorta di lockdown cognitivo, dove le menti sono state bombardate per 13 mesi da questa comunicazione asfissiante sul tema della paura e dei morti. Basta. Sta arrivando la bella stagione, i tavoli all’aperto potevano tranquillamente lavorare.

Io aprirò venerdì a Viterbo. So che altri colleghi lo faranno. E’ naturale che non tutti se la sentano o abbiano il coraggio di andare a sfidare dei verbali. I nostri avvocati sono pronti per contestare i verbali e proteggere i clienti. Non si dà certezza a milioni di imprenditori che non hanno quasi più speranza e, oggi, questa manifestazione spero abbia dato tanto forza.

Stiamo parlando con i partiti che sono al Governo, dal M5S alla Lega. Ora siamo in prossimità della stesura del decreto imprese e siamo in proposizione di alcune nostre richieste. Ora siamo al punto di non ritorno, dobbiamo capire chi utilizza e strumentalizza le nostre proteste e richieste da chi invece cerca di portare a casa un risultato. La critica che posso fare al Governo Draghi è di aver speso male i 32miliardi che gli ha lasciato Conte”.


Paragone supporta la protesta di Roma ▷ “Hanno raccontato alla gente bugie su soldi inesistenti”

Giornata di manifestazione a Roma il 6 aprile 2021. Migliaia di persone sono scese in Piazza Montecitorio per protestare contro le restrizioni e le chiusure che attanagliano l’Italia da oltre un anno per far fronte al Covid. Partite Iva e imprenditori hanno voluto esprimere il loro grido di disperazione contro un Governo che sembra essersi dimenticato dei suoi cittadini, che li ha costretti a non lavorare e li ha privati degli aiuti necessari a sopravvivere.

Tante promesse in questi dodici mesi, pochi – pochissimi – i fatti.

A supporto della protesta di Roma si è schierato il senatore e fondatore di ItalExit Gianluigi Paragone. Ecco cosa ha detto a ‘Lavori in Corso’ nell’intervista di Luigi Luciani e Stefano Molinari.

“Quante volte mi avete sentito dire che il paese si sarebbe girato quando meno lo si aspettava? Adesso purtroppo è così. Se per un anno gli operatori economici sono stati illusi, sedotti e abbandonati, questa è la risposta. C’è qualcuno che addirittura arriva a suicidarsi. Noi siamo andati con le bandiere. Quando ci sono stati gli scontri con le forze dell’ordine ovviamente abbiamo abbassato le bandiere perché non appoggiavamo quel tipo di distorsione della protesta, però il contenuto della protesta c’è e ci sarà. Se qualcuno pensa di anestetizzare la protesta anestetizzando il malcontento, ha sbagliato i conti. Pensare di esaurire la narrazione della manifestazione di oggi sullo scontro vuol dire non aver capito cosa succederà domani…

Dentro quella piazza c’erano persone che arrivavano da province diverse, accomunate soltanto dal dramma di vivere una situazione assolutamente difficile da un punto di vista della liquidità. C’è stata una narrazioni insistente sull’arrivo di soldi che poi non sono arrivati. Come fai a rimanere in piedi? Noi non ce ne rendiamo conto però ci sono dei tunnel neri che vengono imboccati drammaticamente. Quando vedi tutto buio è già depressione. In questo anno i soldi che sono stati promessi non sono stati dati, però hanno pagato fior di anticipi per le mascherine e ci sono procure che stanno indagando, Cassa Depositi e Prestiti dà più del dovuto ai Benetton cioè ad Atlantia. Ci sono tante vicende per cui i soldi veri non arrivano da dove dovrebbero arrivare e invece vanno a finire in pezzi di economia che ormai è più finanziaria che economia reale.Quello che vedi è questa grande ammucchiata che regge un Governo Draghi che il cambio di passo non lo ha ancora prodotto o reso visibile. Secondo me Draghi, da qui ai prossimi mesi, andrà avanti con le privatizzazioni e con la sua filosofia, di un uomo che è espressione della finanza e dei grandi volti bancari, e quindi non riesce a capire cosa è e cosa significhi economia reale. I piccoli imprenditori? Lui è un banchiere centrale, non li ha mai visti.

Che Draghi non vede l’economia reale è data dalla logica con cui ha fatto il suo piano ristori. La logica del piano ristori è una logica che non ti dà nulla e quello che devi fare è tarato su un pregresso, che magari era già debole, diviso per 12 mensilità. La gente legge certe cose sui titoli dei giornali e poi è tutta un’altra cosa dal commercialista. Alla fine non è che ti fai il pieno di chiacchiere e stai apposto. La cassa integrazione, ad esempio, l’hanno dovuta anticipare i datori di lavori”.

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Il nemico del popolo è nel Palazzo.

Nella giornata di rivolta contro le politiche del governo che chiude gli italiani e spalanca le frontiere, si è notata l’assenza dei due leader populisti che, evidentemente, tanto populisti non sono. E se il primo ne aveva ben donde, visto che avrebbe significato manifestare contro il ‘suo’ governo, l’assenza della seconda è fuori da ogni logica. Dove cazzo era Meloni, mentre fuori dal Parlamento si faceva un piccolo pezzo di storia?

MIGLIAIA ASSEDIANO IL PARLAMENTO: “BUTTIAMO GIÙ QUESTO PALAZZO DI MERDA” – VIDEO DIRETTA


I manifestanti hanno sfondato le transenne e sono stati respinti dalle forze dell’ordine. Lancio di fumogeni e oggetti. “Buffoni” e “libertà” le urla dalla piazza

Tensione in piazza Montecitorio dove oggi si stava svolgendo un sit-in di protesta dei ristoratori e di altre categorie sull’emergenza chiusure per il Covid. La situazione è degenerata e si è arrivati ad uno scontro tra manifestanti e forze dell’ordine, con lancio di fumogeni e oggetti. Alcuni manifestanti sono stati identificati e fermati.

“Buffoni” e “libertà”, le urla partite dalla piazza, dove i manifestanti hanno sfondato le transenne venendo respinti dalle forze dell’ordine.

Proteste dei lavoratori a #Milano, #Torino, #Genova, #Napoli, #Bari... Piazze occupate. Strade e autostrade bloccate. In marcia direzione #Roma per manifestazione in piazza #Montecitorio h15 #IoApro


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