Sara Cunial spara a zero alla Camera
L’intervento dell’Onorevole Sara Cunial alla Camera nel corso della seduta di martedì 27 aprile, giorno del voto in Parlamento sul Pnrr presentato dal Premier Draghi.
“Grazie, Presidente. Giovanni Falcone disse: “La mafia non è un cancro proliferato per caso su un tessuto sano, vive in perfetta simbiosi con la miriade di protettori, complici, informatori, debitori di ogni tipo, grandi e piccoli maestri cantori, gente intimidita o ricattata che appartiene a tutti gli strati della società. Questo è il terreno di coltura della mafia, con tutto quello che comporta di implicazioni dirette e indirette, consapevoli o no, volontarie o obbligate, che spesso godono del consenso della popolazione”. Allora chi è, che cos’è mafia? La mafia trasforma i diritti in privilegi, rinchiude le persone, tortura i suoi figli, ghettizza i suoi cittadini. La mafia è ricatto occupazionale, è l’accordo di guadagno e la promessa di protezione a chi esegue bene gli ordini. La mafia è corruzione, è oppressione, è omertà, è patto con le lobby finanziarie. La mafia compra competenze ai professionisti per sostenere la sua verità. La mafia è quella che ti deruba dei diritti fondamentali e te li rivende come generosi privilegi. La mafia sequestra le persone per ricattarle e usarle per riscuotere i suoi riscatti. La mafia è resistente e resiliente quanto più le istituzioni sono incompetenti e colluse. La mafia ti toglie il respiro, ti imbavaglia, perché il silenzio è mafia. La mafia si compra i garanti della Costituzione e attacca la magistratura per denigrarla e screditarla quando fa il suo lavoro e omaggiarla quando, zitta, zitta, si fa zerbino.
La mafia è quella che ti crea un’emergenza e poi ti vende le soluzioni che peggiorano il problema. La mafia è emergenza, perché nell’emergenza la mafia si arricchisce, sempre. La mafia compra e svende i territori ai migliori offerenti con la scusa di difenderci dai nemici. La mafia traffica con gli esseri umani, vivi e morti. La mafia invoca e usa la guerra e il terrore per giustificare se stessa, cancella le democrazie e obbliga i suoi Parlamenti a stare dalla parte sbagliata della storia, affamando il suo popolo. La mafia è paura, è riverenza, è compiacenza, omertà sociale e intellettuale. È quella che ti regala i soldi provenienti da accordi con altre mafie per migliorare la tua vita, dice, ma solo secondo i suoi canoni: un prestito che dovrai pagare con i debiti dei tuoi figli e che ti farà schiavo ogni giorno di più. La mafia impone trattamenti sanitari con farmaci sperimentali inutili e dannosi. Sono i morti senza nesso di causalità, dice la mafia, perché i morti per mafia devono essere dimenticati, sempre. La mafia sono numeri truccati per continuare a lucrare sulla pelle degli uomini e di questa terra. La mafia distrugge i sogni e le speranze delle persone per sostituirli con ricatti e sacrifici. La mafia è tutto ciò che mette uomo contro uomo, lavoratore contro lavoratore, genitori contro figli, uomo contro natura, perché si nutre di odio e di delazione.
La mafia è la sanità pubblica stremata, le persone malate e abbandonate, le cure negate, le vigili attese. La mafia è menzogna, fa sparire le carte per farti credere che ciò che viviamo sia una questione di salute piuttosto che dirti la verità, che si tratta di controllo e il controllo si regge sulla paura, non sulla cultura e sulla conoscenza. La mafia giustizia i deboli, gli innocenti e gli onesti e libera i criminali, invocandone i diritti umani. La mafia è terrore che rende inermi e immobili le persone che, per la paura di difendere la propria libertà, svendono persino la vita dei propri figli. La mafia è patto sporco tra mafia e Stato, come dice Di Matteo. E proprio di Giulietto Chiesa, al convegno dal titolo “Io sto con Di Matteo” del novembre 2015, vi riporto le parole: “Tutto si tiene. Dobbiamo esserne tutti consapevoli. Per esempio, si tiene la banda di lanzichenecchi che ha occupato il Parlamento italiano e che ci sta portando via la Costituzione. Noi avremo contro tutto il sistema dei media, tutte le televisioni, tutti i giornali, perché questi lanzichenecchi hanno in mano tutta l’informazione. E allora vuol dire che la nostra bocca, il nostro cervello, le nostre orecchie, i nostri amici e la nostra famiglia devono diventare gli strumenti della controffensiva popolare, democratica e unitaria. Non bisogna avere paura. L’unico modo possibile per difenderci è dire loro che ci siamo e che non ci potranno portare via i nostri diritti, la nostra libertà, la nostra possibilità di incidere sul futuro del Paese, perché ci difenderemo, ci difenderemo a tutti i costi e in tutti i modi”.
Signori, presto arriverà la condanna da parte del più libero e giusto giudice di tutti i tempi, il popolo italiano, per questa emergenza COVID, che è mafia, e chi la sostiene è il suo mandante“.
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