AADI DENUNCIA FALSO DOC SUI VACCINI

 

AADI DENUNCIA FALSO DOC SUI VACCINI 28 aprile 2021

L’Associazione Avvocatura Degli Infermieri ha denunciato alla Procura di Roma tutto lo staff della Prevenzione della ASL di Latina e il direttore generale per falsità ideologica aggravata.

Per indurre il personale a vaccinarsi, hanno dichiarato il falso nel documento valutazione rischi ovvero che la vaccinazione impedisce la trasmissione del virus, alterando il Report ministeriale pubblicato dal Comitato tecnico Scientifico che afferma esattamente il contrario.

Ora il prof. Avv. Luca Ripoli patrocinerà la costituzione di parte civile in sede penale chiesta dall’Associazione.

Queste condotte manipolatorie dimostrano la povertà argomentativa che sorregge l’obbligo vaccinale e che l’Associazione denuncia apertamente senza ritrattare e con coraggio, ricordando che TUTTI i sindacati tacciono.



AADI DENUNCIA ASL ROMA 2: GRAVE DISCRIMINAZIONE CONTRO I NON VACCINATI 23 maggio 2021 

ASL Roma 2

All’ANAC – Autorità Anticorruzione

 

  Oggetto: Diffida – Discriminazione ex D.Lgs. 16 aprile 2013 n. 62 – COVID-19.

  La scrivente Associazione, esaminato il provvedimento dell’11 marzo 2021 con prot. n. 54634 a firma del direttore P.O. Sant’Eugenio – C.T.O., Dott. Ermete Gullo, che prevede la calendarizzazione dei tamponi diagnostici per SARS-COV-2 per i non vaccinati ogni 7 giorni e per i vaccinati ogni 15 giorni, considerato che il Report del C.T.S. del Ministero della Salute n. CTS 0010154-15/03/2021-DGPRE-DGPRE-P ha precisato che il vaccinato deve essere considerato alla stregua di un non vaccinato e che il vaccinato continua a diffondere il virus; visto, inoltre, che la Risoluzione n. 2361 del 27 gennaio 2021 emessa dalla Commissione Europea prevede, all’art. 7, co. 3, par. 2) che: “Ogni Stato membro deve garantire che nessuno sia discriminato per non essere stato vaccinato”; ritenuto che l’art. 3, D.P.R. 16 aprile 2013 n. 62 impone la correttezza e la buona fede, anche in virtù dei canoni ermeneutici di cui agli artt. 1175 e 1375 C.C. e, nel contempo, vieta ogni forma di abuso e arbitrarietà, imparzialità e irragionevolezza, nel senso che ogni azione amministrativa deve essere adeguatamente motivata su richieste dell’interessato e che, quindi, la scrivente, con la presente, chiede alle SS.LL. la motivazione sottesa a tale decisione,

CONTESTA

il provvedimento di cui sopra perché manifestamente discriminatorio e, perciò, ne chiede la reiezione; contestualmente, chiede all’ANAC di accertare e perseguire nei termini di legge la condotta qui denunciata, con richiesta di essere informati su quanto provveduto.

Si allega la lettera della ASL Roma 2, auspicando un significativo riscontro.

Il Dirigente                                            

 Dott. Mauro Di Fresco



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