Vaccinati tracciati: 4mila cittadini vaccinati sono stati inconsapevolmente tracciati attraverso il loro cellulare

 

Secondo quanto riportato dal noto quotidiano britannico, a febbraio scorso migliaia di cittadini vaccinati sono stati inconsapevolmente tracciati attraverso il loro cellulare

Vaccinati tracciati: Lo portiamo sempre con noi, in tasca, nella borsa, in mano. È una finestra sul mondo ma anche, ormai soprattutto, un occhio vigile che spia i nostri movimenti. Il cellulare connesso a internet si sta trasformando giorno per giorno in quel Grande Fratello che George Orwell ha descritto così bene in 1984.

Leggi sulla privacy, addio, con l’era del Covid tutto è permesso: anche accedere ai dati dei singoli cittadini senza che loro ne sappiano nulla. Succede nel Regno Unito, dove un’inchiesta del Telegraph ha portato alla luce un inquietante studio.

Sono stati sottoposti circa 4mila cittadini senza esserne informati.

Vaccinati tracciati: migliaia di cittadini vaccinati inconsapevolmente tracciati attraverso il loro cellulare

Secondo quanto riportato dal noto quotidiano britannico, a febbraio scorso migliaia di cittadini che si erano sottoposti al vaccino sono stati inconsapevolmente tracciati attraverso il loro cellulare. Questo per vedere come le loro abitudini cambiavano dopo aver ricevuto la dose. I dati sono stati utilizzati dai ricercatori dell’Università di Oxford, che effettuano studi per la Independent Scientific Pandemic Insights Group on Behaviours.

Si tratta di un organo molto importante perché  fornisce consulenza scientifica comportamentale indipendente al Scientific Advisory Group for Emergencies (SAGE). Che a sua volta consiglia ministri e funzionari di tutto il governo. Si tratta, dunque, di una catena alla cui testa c’è nientemeno che il Governo britannico.

Analizzando i dati di mobilità del telefono del 10% della popolazione, gli esperti di Oxford hanno scovato poco più di 4mila individui vaccinati. Questi cittadini sono stati a loro volta tracciati e monitorati ogni giorno. Hanno poi messo a paragone i dati relativi alla settimana precedente la vaccinazione con quella successiva.

Il Governo britannico sta trasformando il Paese in uno stato Grande Fratello in nome del Covid.

Associazioni contrarie alle forme sempre più stringenti di controllo sulla popolazione, sono insorte una volta scoperto che i cittadini ignari erano stati controllati in ogni loro movimento. La sensazione comune è che tra passaporti Covid incombenti e la sorveglianza “vaccinale”, il Governo britannico stia trasformando il Paese in uno stato Grande Fratello in nome del Covid. “Questo dovrebbe essere per tutti noi un monito a risvegliarci”, ha chiosato Silkie Carlo, avvocato attivista per la tutela dei diritti umani fondamentali.

Se il Regno Unito ha agito “col favore delle tenebre”, per usare una citazione d’autore, l’Europa ha intenzione di impostare sì un controllo vaccinale, ma tramite web app. La notizia in questi giorni è passata sotto silenzio, ma l’Agenzia Europea dei Medicinali ha appena finanziato un progetto in 11 paesi della durata di due anni per monitorare le reazioni avverse a breve e lungo termine.

Nonché l’efficacia dei vaccini anti COVID-19 in categorie speciali di pazienti, come le donne in gravidanza, i bambini e gli adolescenti, i pazienti immunocompromessi e le persone con storia di allergia o pregressa infezione da SARS-COV-2.

Creare un grande database per monitorare come in effetti stanno evolvendo le sperimentazioni sulla popolazione europea.

Tutte categorie, queste, che sono state escluse da gran parte degli studi preliminari sui vaccini anti coronavirus. E che però vengono a tutt’oggi compresi nelle campagne vaccinali. Parliamo soprattutto di bambini e adolescenti, visto che in molti Paesi europei compreso il nostro si è dato ufficialmente il via alla vaccinazione sui ragazzi dai 12 anni in su.

L’obiettivo sembrerebbe creare un grande database per monitorare come in effetti stanno evolvendo le sperimentazioni sulla popolazione europea. Non solo, l’Italia che in quanto a obblighi e vaccinazioni è apripista in Europa, sembrerebbe avere un ruolo centrale nel progetto.

E’ stato costituito un apposito network italiano coordinato dall’Università di Verona che coinvolge diversi centri vaccinali, centri accademici e centri regionali di Farmacovigilanza.

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