La Cina raddoppierà il suo arsenale nucleare. Blinken: molto preoccupato

 Gli Usa sono profondamente preoccupati per la la rapida crescita dell’arsenale nucleare cinese. Lo ha detto venerdì il segretario di Stato americano Antony Blinken, parlando a un gruppo di ministri degli Esteri.

Il Dipartimento di Stato riporta che Blinken lo ha detto durante un incontro virtuale con il forum regionale dell’Associazione delle nazioni del sud-est asiatico, nel contesto del quale ha invitato la Cina a fermare il suo comportamento «provocatorio» nel Mar Cinese Meridionale, oltre a sollevare preoccupazioni per le violazioni dei diritti umani in Tibet, Hong Kong e Xinjiang: «Il segretario ha anche evidenziato profonda preoccupazione per la rapida crescita dell’arsenale nucleare [della Repubblica Popolare Cinese, ndr], che evidenzia come Pechino abbia deviato nettamente dalla sua strategia nucleare decennale basata sulla deterrenza minima», ha affermato il Dipartimento.

Secondo quanto affermato dalla Federation of American Scientists (Fas) in un rapporto pubblicato il 26 luglio, la Cina avrà circa 250 nuove strutture sotterranee per lo stoccaggioe il lancio di missili balistici intercontinentali (Icbm), una volta terminata la loro costruzione. Questo numero, secondo il think tank, è più alto di quello di tutti gli Icbm nei silo gestiti dalla Russia ed è circa la metà della forza Icbm americana. «Il programma di silos missilistici cinesi costituisce la costruzione di silos più estesa dalla […] Guerra Fredda».

Gli Stati Uniti e la Russia hanno tentato a lungo di far partecipare la Cina ad un accordo sulle armi nucleari, ma senza riuscirvi.

Il Dipartimento della Difesa americano ha stimato nel 2020 che le scorte di testate nucleari della Cina sono «inferiori a 200». Il rapporto stima che le scorte raddoppieranno man mano che la Cina espanderà le sue forze nucleari. Secondo le stime degli analisti, gli Stati Uniti possederebbero 3.800 testate.

Durante un’audizione al Congresso ad aprile, l’ammiraglio della Marina degli Stati Uniti Charles Richard ha dichiarato al Congresso che le scorte nucleari della Cina stavano subendo una «espansione senza precedenti» e che Pechino stava operando «al ritmo necessario per raddoppiare le scorte nucleari entro la fine del decennio».

In risposta alla nuova scoperta dei silos cinesi, il comando strategico degli Stati Uniti ha dichiarato su Twitter: «il pubblico ha scoperto ciò che abbiamo sempre detto sulla crescente minaccia che il mondo deve affrontare e sul velo di segretezza che la circonda».

Pechino afferma che il suo arsenale è sminuito da quello di Stati Uniti e Russia ed è pronta a condurre dialoghi bilaterali sulla sicurezza strategica «sulla base dell’uguaglianza e del rispetto reciproco».


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