MAZZONINEWS : il racket dei vaccini
Parte 1
Parte 2
Parte 3
Nei due video precedenti abbiamo visto come il business dei vaccini sia stato utilizzato, in particolare da Pfizer, come strumento per porre pressioni di natura anche politica e militare su vari governi mondiali. In questo terzo video andremo più a fondo esaminando una prospettiva storica che dimostra l’abitudine dell’industria farmaceutica a creare malattie inesistenti al fine di sottomettere intere popolazioni a cure infinite che provocano a loro volta nuove malattie.
In primo luogo continuano ad accumularsi evidenze dell’inadeguatezza dei vaccini nel bloccare la diffusione della cosiddetta pandemia.
Un recente studio condotto dal Mayo Clinic Health System sull’efficacia dei vaccini Pfizer e Moderna dal gennaio al luglio 2021 mostra che il vaccino Pfizer è stato efficace sono nel 42% dei casi in luglio quando la variante Delta era predominante, mentre il vaccino Moderna nel periodo di luglio è stato efficace solo nel 76% dei casi.
Nel complesso, durante l’intero periodo (gennaio-luglio) Pfizer ha avuto un’efficacia del 76% contro l’infezione e dell’85% contro il ricovero in ospedale, mentre Moderna è stato efficace all’86% contro l’infezione e al 92% contro il ricovero.
Venky Soundararajan, coordinatore primario dello studio, ha dichiarato: “Il vaccino di Moderna ha una probabilità molto alta di essere più efficace di Pfizer nelle aree dove la variante Delta è dominante, mentre Pfizer appare avere minore efficacia e durata”.
Entrambi i vaccini usano la tecnologia mRNA in due dosi, ma le dosi di Moderna sono più forti e più ravvicinate.
Nel febbraio 2021, Pfizer aveva già anticipato ai propri investitori che avrebbe sviluppato vaccini fatti su misura per le singole varianti attese, con iniezioni regolari sui pazienti al fine di mantenere la protezione.
Finora entrambi i vaccini sono stati autorizzati in regime di emergenza e a titolo sperimentale, ma Pfizer e Moderna hanno già richiesto alla Food and Drug Administration statunitense un’approvazione definitiva dopo un periodo di sperimentazione enormemente più breve di qualsiasi altro vaccino nella storia.
Anthony Fauci ha dichiarato che si auspica che l’approvazione venga concessa entro agosto 2021, mentre il New York Times pubblica che la piena approvazione arriverà a settembre. L’uso del booster, vale a dire la terza dose di Pfizer e Moderna, è già stato autorizzato per persone che siano immuno-compromesse, senza disporre di test clinici che ne validino l’efficacia.
Booster a ripetizione e su misura
In Israele, hanno già cominciato a iniettare il booster ai pazienti dai 50 anni in su dal 12 di luglio. A un mese di distanza, il 12 agosto, 14 israeliani che avevano ricevuto il booster sono risultati infetti e due sono stati ricoverati.
Anthony Fauci ha dichiarato: “Nessun vaccino, per lo meno in questa categoria, offrirà una protezione indefinita. Arriverà inevitabilmente il momento in cui sarà necessario iniettare i booster”.
Quest’anno Pfizer conta d’incassare $ 33,5 miliardi dalle vendite di vaccini. Nel solo 2021, Pfizer e Moderna hanno raccolto ordini per $ 60 miliardi di vaccini. I booster dovrebbero portare cumulativamente $6,6 miliardi per Pfizer e $ 7,6 miliardi per Moderna.
Pfizer ha già dichiarato che, qualora il booster non fosse efficace contro la variante Delta, è pronta a produrre una quarta iniezione fatta su misura entro 100 giorni.
Nel frattempo, le tre aree con il maggiore tasso di vaccinazione al mondo: Islanda, Gibilterra e Israele, stanno soffrendo di un’impennata nei contagi e nei ricoveri ospedalieri.
Gibilterra ha un tasso di vaccinazione del 99% tra gli adulti mentre l’Islanda ha un tasso del 98% per la fascia di età sopra i 70 anni, e del 90% dai 40 ai 70 anni.
In meno di un anno dall’inizio delle vaccinazioni negli USA, il VAERS, il sistema di segnalazione americano per gli effetti avversi dei vaccini, ha registrato 500.000 casi di danni dovuti alla vaccinazione COVID, circa un terzo del totale dei casi riportati nei 30 di vita del sistema. In passato, con un numero di casi molto inferiore altri vaccini sono stati ritirati dal mercato.
La frode vaccinale dell’influenza suina
Nel 1976, ad esempio, un vaccino per l’influenza suina distribuito in fretta e furia e inoculato in più di 46 milioni di americani grazie a una massiccia operazione di propaganda avviata dal governo statunitense (circa il 25% della popolazione dell’epoca).
La base della propaganda erano 5 soldati contaminati a Fort Dix nel News Jersey, di cui uno solo era morto a seguito di eccessivo affaticamento. Aveva partecipato a marce forzate quando era malato. Gli altri 225 soldati che erano stati isolati inizialmente, sono risultati affetti dalla normale influenza e persino il sergente che aveva fatto la respirazione artificiale al soldato durante la marcia non era stato contagiato.
Il vaccino è stato precipitosamente ritirato dopo solo due mesi e dopo aver registrato 4.000 casi negativi. Di questi, circa 450 svilupparono una malattia rara del sistema nervoso chiamata Sindrome di Guillain-Barré che induce la paralisi, blocco respiratorio e anche la morte, e che è associata con i vaccini influenzali. 30 di queste persone morirono per danni dichiaratamente causati dal vaccino e anche alcuni ventenni divennero paraplegici. Le vittime fecero causa al governo americano per un totale di $3,2 miliardi. Il governo buttò via oltre 150 milioni di fiale di vaccino che aveva già acquistato.
La cosa curiosa fu che il vaccino somministrato agli americani non era lo stesso su cui erano state fatte le prove.
Vediamo un documentario della trasmissione 60 minutes pubblicato il 4 novembre 1979 con il giornalista Mike Wallace.
Il presidente dell’epoca era Gerald Ford che era stato vice-presidente di Richard Nixon e si era sostituito a quest’ultimo dopo le sue dimissioni a seguito dello scandalo Watergate.
Nel 1971, Nixon aveva provocato una mostruosa alterazione del sistema monetario mondiale sganciando il dollaro dal valore dell’oro e ancorandolo al petrolio. Quello fu anche un periodo di forte inflazione, di austerity mondiale e di forti tensioni internazionali. Fu anche in periodo in cui l’America aprì le porte al regime comunista cinese.
George Bush ci riprova con l’aviaria
Nel 2005, sotto George Bush junior e dopo il fiasco della guerra in Iraq, tentarono di replicare il terrore del contagio usando l’argomento dell’aviaria, generata dal virus H5H1, che il presidente dichiarò tanto pericolosa da poter determinare la morte di 2 milioni di americani.
All’epoca la mossa fu denunciata come un grossolano tentativo d’instillare il terrore negli americani e di riempire il portafoglio delle case farmaceutiche e dei loro amici. Tuttavia, un effetto duraturo della propaganda fu che l’Organizzazione Mondiale della Sanità adottò una procedura accelerata per lo sviluppo e l’autorizzazione dei vaccini pandemici.
Tale procedura è stata utilizzata in Europa per condurre studi preventivi usando vaccini simulati che contengono un ingrediente attivo per un tipo di influenza che non è circolato di recente. Durante le prove su questi vaccini sperimentali, è facile mettere in circolazione vecchi virus per i quali non c’è più immunità e quindi generare un nuovo filone influenzale che altrimenti non sarebbe esistito.
Barak Obama: l’epidemia di laboratorio e la crisi del Pandemrix
Un altro tentativo fu la frenesia per la nuova influenza suina del 2009. Si era da poco insediato Barak Obama e l’America era nel pieno della più grave crisi economica degli ultimi ottant’anni. In quel caso i mass media parteciparono alla propaganda affermando che 90.000 americani sarebbero morti e 2 milioni sarebbero stati ricoverati in ospedale. Ancora una volta la CDC raccomandò vaccini per tutti, benché l’influenza si fosse dimostrata molto mite. Il vaccino Pandemrix approvato a ritmo accelerato per il mercato europeo fu un disastro. Nel 2011 venne collegato all’improvvisa esplosione di casi di narcolessia (addormentarsi senza controllo durante la giornata) tra i bambini.
Sono emerse evidenze che anche la suina del 2009 sia stata il risultato di sperimentazioni di laboratorio sfuggite dal controllo. Nell’aprile del 2009, il New England Journal of Medicine pubblicò questa dichiarazione: “Uno studio attento dell’origine genetica del virus mostra che è strettamente correlato con un ceppo del 1950 ma dissimile dall’influenza A (H1N1) del 1947 e del 1957. Questa scoperta suggerisce che il ceppo che ha portato all’epidemia del 1977 sia stato conservato già dal 1950. Il fatto che sia riemerso indica una probabile fuga accidentale dal laboratorio in corrispondenza al ridursi dell’immunità naturale della popolazione nei confronti degli antigeni H1 ed N1 (gli antigeni sono quelle componenti del virus che scatenano la reazione del sistema immunitario)”.
Da notare che il ceppo H3N2 dell’influenza A, anche conosciuta come influenza di Hong Kong, aveva imperversato nel mondo uccidendo oltre 1 milione di persone nel mondo e più di 100.000 americani. E’ stata la terza pandemia in ordini di gravità dopo l’asiatica del 1957-1958 e la spagnola del 1918-1920. Tra le vittime eccellenti troviamo il capo della CIA Allen Dulles. Lo stesso presidente Lyndon Johnson fu contagiato, ma sopravvisse. Un astronauta dell’Apollo, Frank Borman, si ammalò dell’influenza mentre era nello spazio. Eppure non ci furono lockdown. Un vaccino fu reso disponibile nell’agosto del 1969, ma non fu reso obbligatorio né propagandato particolarmente.
La vita continuò come sempre e, durante la pandemia, si tenne persino il famoso concerto di Woodstock senza distanziamento sociale e senza mascherine. Nemmeno nelle tre influenze successive, dove il vaccino fu propagandato energicamente, ci furono lockdown, mascherine e distanziamento sociale.
Pfizer e Moderna: assalto ai giovani
Torniamo al presente e vediamo come oggi vengono propagandati i vaccini anti-COVID 19. Il video di WION che segue mostra come Pfizer abbia creato una vera e propria moda negli USA da cui sta ricavando ampi profitti. Tenete presente che WION rispecchia la posizione del governo di Nuova Dehli che è fortemente pro-vaccinazione e che attribuisce alla carenza di vaccini i problemi del sistema sanitario nazionale.
Per Pfizer è quindi soprattutto una questione di soldi e di status. L’azienda continua rifiutare di condurre un breve test aggiuntivo in India su un campione della popolazione locale, il che è altamente sospetto.
Se non temesse l’emergere di un vasto numero di reazioni avverse non avrebbe motivo di rifiutarsi. Ma forse vedremmo risultati molto diversi rispetto ai test che la stessa Pfizer ha realizzato per conto proprio.
Nel frattempo, sia il Canada sia gli Stati Uniti hanno approvato l’uso di Pfizer per gli adolescenti, citando uno studio a cui hanno partecipato 2.000 adolescenti dove nessuno è stato poi ricoverato, il che non dimostra niente visto che il numero di ricoverati tra gli adolescenti era già bassissimo senza vaccino e il numero di morti durante la pandemia è stato infinitesimale.
L’80% dei giovani coinvolti nello studio del vaccino Pfizer ha sofferto di effetti collaterali come febbre alta, spossatezza, tremore, diarrea, vomito, dolori ai muscoli e alle giunture, mal di testa già dopo la prima iniezione e che si sono ripetuti dopo la seconda.
Più avanti nel video c’è la testimonianza di una dodicenne che è rimasta totalmente handicappata dopo la seconda dose della sperimentazione di Pfizer.
Pfizer e Moderna dichiarano che, in generale, i loro vaccini provocano effetti collaterali nello 0,08 – 0,04% dei casi. Considerando che la mortalità per COVID nel mondo occidentale (escludendo India e Brasile) è intorno allo 0,2% vediamo che la cura è grave quasi quanto la malattia che dovrebbe curare.
Negli Stati Uniti al momento ci sono circa 82 milioni di giovani tra 0 e 19 anni. Questo vorrebbe dire avere effetti collaterali seri e immediati su almeno 300.000 di loro, a fronte di un totale di 517 morti durante l’intera pandemia.
In realtà la CDC aveva già comunicato in passato che le maschere e i vaccini non sarebbero stati necessari per i più giovani e che le scuole potevano riaprire in autunno senza pericoli nemmeno con l’arrivo della variante Delta. Ma recentemente ha invertito direzione cedendo alle pressioni politiche del sindacato degli insegnanti statunitensi che costituisce una base elettorale importante per Joe Biden. Il sindacato, la cui appartenenza è obbligatoria per gli insegnanti in vari stati, pretende assolutamente che i bambini e i ragazzi portino la maschera fino a quando non siano stati vaccinati e al contempo lascia liberi gli insegnanti di vaccinarsi o meno.
La CDC è anche arrivata al punto di inventarsi statistiche secondo cui i ricoveri di giovani sarebbero in aumento in seguito alla diffusione del COVID per giustificare la vaccinazione dei più giovani.
Tra l’altro, Pfizer non riesce a consegnare vaccini nel resto del mondo, e il Canada e gli USA si preparano a vaccinare chi ne ha meno bisogno.
Livelli allarmanti degli effetti avversi
I media mainstream continuano a sottolineare la relativa sicurezza dei vaccini, ma gli ultimi dati che provengono dal database VAERS (Vaccine Adverse Event Reporting System) del governo statunitense indicano a oggi 543.337 persone danneggiate dalla somministrazione di uno dei vaccini e 12.366 morti il che è un numero molto maggiore di tutti i morti per tutti gli altri vaccini nell’intera storia degli Stati Uniti. I ricoveri in ospedale per effetto dei vaccini COVID sono stati 46.036 e le visite al pronto soccorso, 68.040. I casi di shock anafilattico sono stati 4.759 e i casi di paralisi facciale di Bell, 4.044.
Diverse testimonianze indicano che i dati del VAERS sono in difetto visto che solo alcuni medici riportano gli effetti avversi negli Stati Uniti, inoltre dipende dai pazienti segnalare il problema. Non c’è nessun controllo attivo da parte dei medici com’è avvenuto nel caso di altri vaccini.
Una giovane vita distrutta
Vediamo la testimonianza di una giovane cavia che ha partecipato alla fase iniziale della sperimentazione. E’ stata rilasciata alla presenza del senatore repubblicano Ron Johnson insieme a quella di varie altre cavie anch’esse danneggiate durante la sperimentazione e ignorate di proposito.
E’ importante notare che non solo i medici che hanno seguito la ragazzina si sono rifiutati di affrontare il problema e di segnalarlo come conseguenza della sperimentazione vaccinale. Tanto l’establishment medico quanto le aziende farmaceutiche coinvolte non vogliono ascoltare, vedere e credere a nessuno.
La giovane Maddie è stata persino accusata di essere malata di mente cercando di attribuire le sue sofferenze a fattori psicologici del tutto inesistenti. Sorte che è toccata a molte altre persone e che sembra un modus operandi per il futuro per chi ha dubbi in materia di COVID e dei relativi trattamenti.
In chiusura penso di farvi cosa gradita fornendo un riepilogo sulle norme da osservare il Italia per il green pass.
Roberto Mazzoni
Altre fonti
https://www.medrxiv.org/content/10.1101/2021.08.06.21261707v1
Parte 4
Pfizer è il principale produttore di vaccini per COVID-19 ed è anche una delle più grandi case farmaceutiche al mondo. In origine, ha fatto la sua fortuna con la fornitura di penicillina ai militari americani e alleati durante la seconda guerra mondiale.
Il contratto standard di Pfizer per i vaccini del COVID-19, di cui ci siamo procurati una copia non ufficiale, indica chiaramente che qualsiasi dose acquistata dai governi non è rimborsabile. Che Pfizer non risponderà di qualsiasi danno alle persone derivato dai suoi vaccini e specifica anche di non garantire minimamente il risultato positivo della vaccinazione sul lungo periodo.
Ecco un brano tradotto:
“L’acquirente prende atto del fatto che gli sforzi condotti da Pfizer per sviluppare e produrre il Prodotto sono di natura “aspirational” e soggetti a rischi e incertezze significativi”.
Aspirational in questo caso significa: che sono particolarmente ambiziosi e che potrebbero anche non essere raggiunti, ma che servono da motivazione per provarci e cercare di fare meglio.
“L’acquirente prende atto che gli effetti sul lungo termine e l’efficacia a lungo termine del vaccino non sono al momento conosciuti e che ci possono essere effetti avversi del vaccino che al momento sono sconosciuti”.
Il contratto vincola i governi all’acquisto di vaccini anche nel caso in cui nel frattempo venissero scoperte cure efficaci per il COVID-19.
Già sappiamo dal video precedente che Pfizer si è impegnata a produrre nuovi vaccini per le nuove varianti del virus alla base del COVID-19 e che queste verranno imposte da alcuni governi anche a chi è sano oppure è già guarito dalla malattia.
La strategia di malattie anche fasulle al fine soggiogare i sani al consumo abituale di farmaci è ben conosciuta e sviluppata dall’industria farmaceutica. Il programma “C’era una volta” del giornalista Silvestro Montanaro trasmesso su RAI 3 nel 2009 ha affrontato questi temi in modo approfondito.
Ve lo riproponiamo qui in versione integrale perché delinea i meccanismi che ci hanno portato dove siamo ora e che verranno utilizzati anche nelle prossime fasi.
Vediamo quindi che i terreno più fertile per creare malattie inesistenti è quello psichiatrico. Si prende un sintomo, un atteggiamento, una difficoltà, una particolarità dell’individuo e lo si trasforma in una malattia o disturbo.
L’elenco di tali disturbi è in continua espansione e viene compilato Nella scuola, se un bambino è troppo vivace si parla di iperattività, se non sa fare di conto si parlare di disturbo del calcolo o discalculia, se sbaglia a leggere ha un disturbo della lettura o dislessia, per chi non sa scrivere c’è la disgrafia, per chi no conosce l’ortografia c’è la disortografia, e continua all’infinito.
Come descritto nel video, le definizioni di questi “disturbi” sono elencate nel Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali (DSM) che viene espanso di continuo semplicemente in base alle opinioni dei membri di un comitato di psichiatri, per lo più statunitensi, e delle richieste che provengono naturalmente dall’industria farmaceutica.
Per ogni disturbo c’è un farmaco, ma la nozione stessa di disturbo significa che ci dovrebbe essere un modello di comportamento standard e di struttura mentale pre-ordinata rispetto al quale il disturbo è una deviazione. Seguendo questa logica qualsiasi tratto della personalità sarebbe un disturbo e l’educazione sarebbe superflua perché l’incapacità di leggere o scrivere verrebbero risolte con un farmaco.
La prima edizione del DSM compilata nel 1952 aveva 106 disturbi mentali. L’ultimo DSM, pubblicato nel 2013, ne aveva già 312 con l’aggiunta di sottocategorie.
Persino qualsiasi comportamento dissidente rispetto a un regime politico verrebbe classificato come disturbo alla pari di quel che accadeva in Unione Sovietica.
Roberto Mazzoni
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