Europa costretta a rettificare regolamento green pass
Un’erronea omissione nella traduzione. Questo il motivo per cui l‘Unione europea è dovuta correre ai ripari per rettificare il regolamento 2021/953. Il testo, votato dal Parlamento UE il 14 giugno del 2021, disciplina il quadro per il rilascio, la verifica e l’accettazione di certificati di vaccinazione, di test e di guarigione in relazione alla COVID-19. Ad essere omessa dalla traduzione italiana pubblicata Gazzetta ufficiale dell’Unione europea un intero periodo. L’enunciato cancellato assume importanza fondamentale.
La frase omessa modificherebbe infatti in modo sostanziale il senso complessivo del regolamento sottolineando l’impossibilità di attuare discriminazioni non solo verso coloro che non hanno potuto vaccinarsi per motivi medici o per opportunità ma anche verso coloro che hanno scelto di non vaccinarsi. La corretta versione del regolamento UE cancellerebbe dunque ogni forma di discrezionalità tra vaccinati e non vaccinati, decretando l’impossibilità di attuazione del Green Pass.
Antonio Rinaldi, eurodeputato della Lega, ne parla ai microfoni di Fabio Duranti e Stefano Molinari.
"Sulla Gazzetta ufficiale europea c’è stata un’omissione nella traduzione in italiano, noi abbiamo deliberato un testo mentre nella traduzione ufficiale pubblicata sulla Gazzetta il testo era diverso. Avevano omesso l’ultima frase in cui veniva riportato “o hanno scelto di non essere vaccinati”. Noi abbiamo votato quel testo proprio perché era c’era scritto “l’opportunità di essere vaccinati o hanno scelto di non essere vaccinati”. Il testo lasciava uno spazio di libertà e non discriminazione. Io vorrei fare un’ interrogazione alla commissione, scusatemi perché non andiamo a ricontrollare tutti i regolamenti, le risoluzioni e tutto quello che è stato pubblicato e tradotto se è conforme veramente. L’omissione è gravissima perché prima il testo diceva nero ed ora dice bianco. L’omissione cambia tutto. Sicuramente è qualcosa d’intollerabile!”.
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